
(AGENPARL) – Tue 02 September 2025 AVVIATA IERI LA TERZA ANNUALITÀ DEL SERVIZIO
DI EDUCATIVA DI STRADA
419 I MINORI PRESI IN CARICO NEI PRIMI DUE ANNI
Ha preso il via ieri la terza annualità del servizio di Educativa di strada del Comune di Bari, gestito dal consorzio Servizi Sanitari di Capitanata cooperativa sociale (associate esecutrici San Giovanni di Dio e Crescita e Sviluppo) e finanziato dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari. Si tratta di un intervento attivo di educazione itinerante, di durata quadriennale, realizzato su tutto il territorio comunale e, in particolare, nei quartieri maggiormente a rischio di esclusione sociale. Il programma, finanziato ogni anno con 333.230,40 euro, nasce per entrare in contatto, conoscere e coinvolgere giovani che scelgono luoghi informali come spazi privilegiati per sviluppare relazioni e trascorrere il proprio tempo libero.
“L’Educativa di strada – commenta l’assessora alla Giustizia e al Benessere sociale e ai Diritti civili Elisabetta Vaccarella – è uno di quei servizi e progettualità del welfare che lavora sotto traccia, spesso nei quartieri più periferici, lasciando un segno tangibile nelle vite dei bambini e dei ragazzi che riesce ad “agganciare”. Sono quasi 420 gli utenti presi in carico nelle prime due annualità, il che dimostra la validità di un intervento che nasce proprio per intercettare, fuori dai contesti formali, il disagio vissuto da tanti minori a rischio di esclusione sociale. Un lavoro prezioso e capillare nelle aree più complesse del nostro territorio, mirato a dare ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze coinvolti una possibilità concreta per una crescita sana e più consapevole. Per questo desidero ringraziare i professionisti che ogni giorno percorrono strade e aree pubbliche della città mettendo a servizio della comunità le proprie competenze”.
Il progetto, avviato il 1 settembre 2023 e che terminerà il 31 agosto 2027, prevede interventi di tipo educativo in tutti i luoghi in cui si svolge in modo significativo la vita sociale e relazionale dei ragazzi. Il servizio si avvale di una coordinatrice territoriale e una psicologa/psicoterapeuta, mentre sono quattro le equipe itineranti composte da un educatore professionale e due animatori sociali. Sono proprio questi ultimi a fare da mediatori e facilitatori nelle relazioni con gli utenti, rilevando i loro problemi, criticità e bisogni e accompagnandoli verso una quotidianità più consapevole in tutti i contesti di riferimento, soprattutto per strada, in modo da mutarla da luogo di disagio a spazio d’incontro e crescita.
I destinatari del progetto sono gruppi naturali di pre-adolescenti e adolescenti a rischio di devianza ed esclusione sociale, anche di origine straniera (prima o seconda generazione), d’età compresa tra i 10 e i 21 anni, e bambini e ragazzi con disabilità e sindrome autistica tra gli 8 e i 25 anni.
Allo stato attuale l’Educativa di strada ha in carico 419 minori ì, di cui 5 provenienti da altri Paesi: 113 sono residenti nel Municipio I, 43 nel Municipio II, 108 nel Municipio III, 92 nel Municipio IV e 63 nel Municipio V. Dal punto di vista territoriale, quindi, il servizio è articolato in maniera da garantire la massima accessibilità, garantendo in ogni caso una presenza capillare in aree specifiche di intervento, quali i quartieri Libertà, San Girolamo, Japigia, Sant’Anna, Santa Rita, Ceglie del Campo, San Paolo, San Pio, Catino, Palese, Carbonara, Loseto, Picone, Carrassi, San Pasquale e infine Poggiofranco. Le equipe presenziano sui diversi territori, secondo un calendario specifico, dal lunedì al venerdì, dalle ore 15.30 alle 19.30 e, in via sperimentale da questo mese, il martedì e giovedì mattina, dalle ore 9 alle 13.
Le equipe si avvalgono di strumenti di animazione e mezzi attrezzati con giochi.
Di seguito le fasi progettuali.
MAPPATURA
Prima dell’intervento diretto su un gruppo, una volta scelto il territorio, l’equipe osserva le aggregazioni giovanili informali presenti su quel contesto territoriale. Lo scopo di questa prima fase è quello di individuare le prime caratteristiche evidenti delle aggregazioni e scegliere la modalità con cui agganciarle. In questo modo gli operatori di strada possono anche individuare risorse ed elementi positivi che il territorio può riservare agli utenti. In questa fase l’equipe scende in strada in orari diversi per osservare dall’esterno le modalità di comportamento dei gruppi (es. numero dei componenti, sesso, età, mezzi di locomozione, modalità d’interazione, comunicazione verbale e non verbale, ecc.).
AGGANCIO
Viene così scelto un gruppo: l’equipe aggancia in via informale i giovani attraverso diverse strategie e, al termine, del primo contatto, fissa un nuovo incontro.
CONSOLIDAMENTO DELLA RELAZIONE
Per un certo lasso di tempo educatori e adolescenti si conoscono al fine di aumentare stima e confidenza reciproca. Durante questa fase (di approfondimento dei significati), dunque, gli educatori stanno con i ragazzi e condividono con loro esperienze, ascoltandoli e dialogando, aiutandoli a maturare le proprie domande di vita. Gli educatori, portando i propri valori, aiutano il gruppo a confrontarsi. Concretamente le tematiche affrontate non provengono dagli educatori ma dal gruppo stesso, a cominciare dai bisogni.
PROGETTUALITÀ
Condividendo la quotidianità, educatori e adolescenti stabiliscono una relazione che ha in sé una certa valenza affettiva. Gli educatori diventano un punto di riferimento per i ragazzi, che diventano protagonisti del rapporto attraverso una sana interazione con il proprio ambiente e la sperimentazione di valori profondi. Si tratta di una fase delicata, in quanto il gruppo prende coscienza delle proprie potenzialità, cominciando a realizzare la possibilità di portare a compimento i propri sogni e progetti. Gli educatori in questa fase rivestono il ruolo di facilitatori del gruppo piuttosto che di guida.
DISTACCO
Fase critica in cui i ragazzi e le ragazze acquistano consapevolezza delle proprie risorse e si proiettano in avanti, verso progetti e altre interazioni, prendendo spunto e forza da quanto realizzato assieme agli educatori.