
Giuseppina Leone, presidente Consulta Regionale: «Finalmente un provvedimento utile per superare le criticità»
Soddisfazione per l’emanazione del decreto n°44 dell’1 settembre a firma di Alessandro Aricò, l’assessore Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità: «Il decreto Salva Casa – commenta Giuseppina Leone, presidente della Consulta Regionale degli Ordini degli Architetti – ha introdotto una serie di dispositivi per mettere in regola piccole difformità edilizie. Uno di questi riguarda l’art. 34 bis, comma 1 bis, che consente la regolarizzazione di piccole difformità rientranti tra le tolleranze costruttive per interventi eseguiti entro lo scorso 24 maggio 2024. Tuttavia, con nostra grande sorpresa, il legislatore aveva previsto che il tecnico incaricato, nei casi in cui gli interventi siano stati realizzati in zona sismica di alta e media intensità, deve redigere un progetto strutturale, da presentare al Genio Civile, per conseguire il deposito ed in alcuni casi addirittura un’autorizzazione postuma. Tutto ciò, per tolleranze costruttive che, prima dell’entrata in vigore del “Salva Casa”, venivano semplicemente descritte nella relazione a strutture ultimate, quali “modeste modifiche rientranti nella discrezionalità della Direzione dei Lavori. Le novità introdotte dall’art.34 bis segnavano di fatto un passo indietro nel processo di semplificazione da tutti noi auspicato – continua Leone – infatti lo scorso 30 luglio (prot.5667/2025) avevamo chiesto all’assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, l’emanazione di apposite direttive per superare le criticità e per consentire l’applicazione semplificata della norma in modo uniforme sull’intero territorio regionale, nel rispetto di norme già vigenti in Sicilia nell’ambito degli aspetti strutturali».
La risposta normativa non si è fatta attendere: l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla Mobilità Alessandro Aricò, con il decreto 44 dell’1 settembre, ha emanato apposite direttive sul tema delle tolleranze costruttive, che sono state disciplinate in modo differente. Per quelle di cui al comma 1 (contenute entro il 2%) non è necessario alcun adempimento, mentre per quelle di cui al comma 1 bis (sino al 5% per ciascuna unità immobiliare) basterà depositare al Genio Civile un certificato di idoneità sismica, redatto ai sensi dell’art.110 della Legge Regionale 4/2003. Gli uffici del Genio Civile procederanno al deposito del certificato, restituendone una copia all’utente e non segnaleranno l’intervento all’Autorità Giudiziaria in quanto le tolleranze di cui all’art. 34 bis non costituiscono, di fatto, violazione alle norme sismiche.
«La strada da fare per una radicale semplificazione delle procedure nell’ambito dell’edilizia è ancora lunga e irta di ostacoli – conclude la presidente Leone – esprimiamo la nostra soddisfazione per l’emanazione del nuovo decreto che ha di fatto confermato la proficua apertura nei confronti delle professioni tecniche, già dimostrata in occasione della redazione della Legge regionale 12/2023, con la quale è stato recepito in Sicilia il nuovo codice dei contratti, introducendo una serie di modifiche preziose per aprire il mercato dei lavori pubblici ai giovani ed alle strutture professionali medio-piccole».
