
(AGENPARL) – Mon 01 September 2025 MONDIALI PARACICLISMO – 14 MEDAGLIE E 7 TITOLI PER L’ITALIA
RONSE (01/09) – Si chiudono i Mondiali di paraciclismo a Ronse con un bilancio estremamente positivo per la Nazionale italiana: 14 medaglie complessive, di cui 7 titoli mondiali, e terzo posto nel medagliere. Lo stesso bottino dello scorso anno, ma con un dato che fa la differenza: a Zurigo 2024 gli ori erano stati 3, mentre questa volta i successi si sono più che raddoppiati.
Grandi conferme e altrettanti exploit hanno reso speciale la trasferta iridata: Giorgio Farroni, Fabrizio Cornegliani e Roberta Amadeo hanno conquistato una doppietta d’oro ciascuno, dimostrando di essere ancora punti di riferimento assoluti delle rispettive categorie. Accanto a loro, il tandem di Federico Andreoli e Francesco Di Felice ha firmato una vittoria storica, riportando l’Italia sul gradino più alto del podio a distanza di 11 anni.
Al di là dei numeri, il Mondiale di Ronse ha messo in luce un altro aspetto fondamentale: la capacità del gruppo azzurro di correre come vera squadra. Le strategie collettive, sempre più frequenti e concrete, sono diventate la normalità. Si è creato un gruppo affiatato, capace di lavorare in un clima disteso e positivo, correndo insieme per un unico obiettivo e non ciascuno per sé.
L’ultima giornata ha offerto emozioni intense: l’Italia è tornata a brillare nel tandem maschile con Federico Andreoli e Francesco Di Felice che riportano la Nazionale sul primo gradino del podio a distanza di 11 anni, trionfando nella prova in linea dei Mondiali di Ronse. Non c’è solo una medaglia, dentro questo oro: c’è pazienza, la scommessa di un progetto e la scelta coraggiosa di rimettersi in gioco.
È il simbolo di un percorso che il CT Pierpaolo Addesi, insieme al suo staff, ha voluto e costruito mattone dopo mattone. Gli ultimi a conquistare la maglia iridata erano stati i fratelli Luca e Ivano Pizzi, nel 2014, con la cronometro di Greenville (USA), protagonisti anche alle Paralimpiadi di Londra 2012 con l’oro nella prova in linea. Da allora il tandem azzurro aveva faticato a ritrovare il vertice, fino alla volata di Ronse, dove Andreoli e Di Felice hanno spezzato l’attesa.
Alle loro spalle, la Spagna di Sanso Riera e Teruel Rovira ha conquistato l’argento, regolando in volata la coppia francese De Carvalho – Guichard. Una gara intensa, che ha certificato il livello sempre più alto di una disciplina tornata a occupare un ruolo centrale grazie al lavoro dello staff azzurro. Un successo non certo casuale, che conferma un percorso strutturato e una visione chiara. A dimostrarlo sono anche i piazzamenti degli altri tandem della Nazionale: quarto posto per Lorenzo Bernard e Paolo Totò, così come per Marianna Agostini e Noemi Eremita nella prova femminile, coppie nate da pochi mesi e già competitive a livello mondiale. La loro performance conferma la solidità del progetto e la capacità del team di coinvolgere guide esperte, costruendo una perfetta sinergia di coppia.
Il sipario è calato con un altro podio: il bronzo nel Team Relay grazie a Davide Cortini, Luca Mazzone e Mirko Testa, protagonisti di una staffetta gestita con precisione e collaborazione fino all’ultimo metro. Con questa medaglia l’Italia ha fissato a 14 il bottino finale (7 ori, 2 argenti e 5 bronzi), con il terzo posto nel medagliere iridato.
Gli altri piazzamenti hanno confermato la solidità del gruppo: Andrea Tarlao ottavo tra gli MC5 (davanti a Salvalaggio e Stacchiotti), Michele Pittacolo ottavo tra gli MC4 (con Cadei e Giorgio in top ten), la coppia Colombo-Bissolati nona nel tandem femminile. Sfortuna invece per Claudia Cretti, fermata da un problema meccanico.
Il bilancio del CT Pierpaolo Addesi: “E’ stata una trasferta molto positiva per la nostra squadra. Giorgio Farroni ha conquistato l’oro sia nella crono sia nella prova su strada: nonostante sia un veterano della categoria continua comunque a portare a casa risultati importanti. Amadeo è tornata campionessa del mondo, riconquistando una maglia persa negli ultimi anni. La squadra H3 ha ottenuto un ottimo risultato, con i ragazzi che hanno collaborato perfettamente per raggiungere un terzo e un secondo posto, dimostrando grande spirito di squadra. Anche Vitelaru, Mazzone e Cornegliani hanno confermato il loro livello competitivo. Abbiamo avuto qualche sfortuna: Cretti ha avuto un problema meccanico alla partenza, mentre il gruppo dei C5 e il tandem femminile (quarto posto finale) sono stati penalizzati da forature nel momento decisivo, perdendo medaglie che avrebbero meritato.
I tandem maschili hanno invece brillato: quello di Andreoli e Di Felice è un oro molto importante, il primo dopo 11 anni, con Totò e Bernard che hanno coperto la fuga e permesso anche un quarto posto. Considerando che il progetto tandem è iniziato a gennaio 2023, ottenere risultati così in così poco tempo è davvero significativo. Abbiamo chiuso in bellezza con il Team Relay, sfiorando l’argento per appena 3 centimetri.