
(AGENPARL) – Mon 01 September 2025 COMUNICATO STAMPA
Nel corso della mattinata odierna, nella province di Caserta e Napoli, i carabinieri del
Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Caserta, hanno dato esecuzione
un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale e reale, emessa dal GIP del
Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, nei
confronti di 3 persone (una in carcere e due agli arresti domiciliari), ritenute gravemente
indiziate di concorso in riciclaggio e autoriciclaggio, aggravati dal metodo mafioso.
L’indagine, condotta dal citato Reparto, dal 2024 al 2025, attraverso attività tecniche,
accertamenti patrimoniali, analisi e studio di numerosi colloqui in carcere di detenuti
ristretti al regime speciale di cui all’art. 41 bis dell’O.P., nonchè riscontri a dichiarazioni
di collaboratori di giustizia, ha consentito di accertare che gli indagati – tra cui il fratello
di un noto esponente di spicco del clan dei Casalesi, avrebbero impiegato, sostituito e
trasferito denaro o altre utilità provenienti dai delitti commessi dalla consorteria
criminale, attraverso una serie di operazioni concretamente idonee a ostacolare
l’identificazione della loro provenienza delittuosa. E’ stato quindi svelato che un
esponente di vertice del clan dei casalesi, destinatario di numerosi provvedimenti
giudiziari nonché di confisca di beni, prima della sua cattura, avrebbe acquistato la piena
proprietà di un vasto appezzamento di terreno con annesso fabbricato rurale, lasciandolo
fittiziamente intestato al venditore e, alla sua morte, al figlio che lo avrebbe locato ad una
terza persona. Il fratello, in conclusione, avrebbe gestito i beni intestati fittiziamente a
terze persone per continuare a garantire una rendita per il sostentamento del fratello
detenuto e dei suoi familiari.
Il citato terreno ed il fabbricato rurale – il cui valore è stimato in € 500.000,00 – verranno
sottoposti a sequestro preventivo.
I provvedimenti eseguiti sono misure disposte in sede di indagini preliminari, avverso le
quali sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari delle stesse sono persone
sottoposte alle indagini e, quindi, presunti innocenti fino a sentenza definitiva.
Napoli, 1 settembre 2025