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Comunicato Stampa
28 agosto 2025
Save the Children: cibo terapeutico a rischio esaurimento nei prossimi tre mesi in almeno 4 Paesi africani a causa dei tagli agli aiuti umanitari
Almeno quattro paesi africani, Nigeria, Kenya, Somalia e Sud Sudan, rischiano di esaurire le scorte di cibo terapeutico pronto all’uso (RUTF) nei prossimi tre mesi a causa dei tagli agli aiuti umanitari. È l’allarme lanciato da Save the Children[1], l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per salvare le bambine e i bambini a rischio e garantire loro un futuro. Senza interventi che colmino il gap prodotto dai tagli, la vita di migliaia di bambini gravemente malnutriti sarà dunque messa a rischio.
Il cibo terapeutico pronto all’uso (RUTF) è una pasta ad alto contenuto energetico e ricca di micronutrienti, tipicamente a base di arachidi, zucchero, latte in polvere, olio, vitamine e minerali, confezionata in sacchetti di alluminio con una lunga durata di conservazione e che non necessita di refrigerazione. Negli ultimi 30 anni[2] ha salvato la vita a milioni di bambini affetti da malnutrizione acuta. Un bambino gravemente denutrito ha una probabilità nove volte maggiore di morire a causa di infezioni comuni rispetto a chi invece è nutrito a sufficienza[3].
In tutta la Nigeria, si stima che 3,5 milioni di bambini sotto i cinque anni soffrano di malnutrizione acuta grave: se non ricevono cure tempestive e sostegno nutrizionale, la loro vita è a rischio. Sono in particolare le aree del nord-est e il nord-ovest del Paese le più colpite. Complessivamente in Nigeria sono necessari almeno 629mila pacchi di RUTF per curare i bambini gravemente denutriti – o pericolosamente magri rispetto alla loro altezza – durante la stagione magra tra giugno e novembre, tra un raccolto e l’altro, ma finora ne sono stati assicurati solo il 64%.
Nel Kenya settentrionale, in particolare nella contea di Turkana, le ripetute siccità e inondazioni hanno reso i bambini e le bambine sempre più vulnerabili a malnutrizione e insicurezza alimentare. Secondo i dati dell’IPC[4], durante la stagione delle piogge in Kenya (da marzo a maggio) si prevedeva un peggioramento della situazione: circa 2,8 milioni di persone avrebbero potuto soffrire di gravi livelli di insicurezza alimentare, con un aumento del 6% della popolazione classificata in crisi o in condizioni ancora peggiori.
In Kenya, sono necessari circa 105mila pacchi di RUTF per curare i bambini gravemente malnutriti fino alla fine del 2025. Tuttavia, solo circa 79mila, ovvero il 77% del fabbisogno, sono stati consegnati e le scorte dovrebbero esaurirsi nel mese di ottobre.
Suor Winnie, che gestisce una clinica sanitaria sostenuta da Save the Children in Turkana, racconta che la sua clinica è stata gravemente colpita dai tagli agli aiuti statunitensi:
“Abbiamo cercato di procurarci cibo terapeutico da altre strutture, in modo da poter fornire pieno sostegno ai nostri bambini gravemente malnutriti. Se non riceveranno assistenza, so che molto presto li perderemo”.
In Somalia, circa 1,8 milioni di bambini (quasi la metà di tutti i minori al di sotto dei 5 anni) sono a rischio malnutrizione, e un bambino su 8 tra i minori di 5 anni soffre della forma più grave che richiede un trattamento con RUTF o addirittura il ricovero in un centro di stabilizzazione per ricevere cure salvavita[5].
Nonostante le necessità, solo il 39% dei fondi necessari per la nutrizione per il 2025 è stato ricevuto: secondo le Nazioni Unite, settembre segnerà una svolta critica e la maggior parte delle agenzie umanitarie si troverà probabilmente ad affrontare interruzioni significative dei loro programmi nutrizionali o saranno costrette a ridimensionare il loro sostegno[6].
I bambini che soffrono di malnutrizione stanno cominciando a sentire l’impatto della diminuzione dei fondi.
Dalmar* ha quindici mesi ed è vulnerabile alle malattie essendo nato prematuramente. È stato ricoverato d’urgenza in un centro sostenuto da Save the Children, che cura gratuitamente i bambini sotto i cinque anni affetti da malnutrizione, dopo essere stato sottoposto a screening a casa di Hafsa*, un’operatrice comunitaria dell’Organizzazione.
A causa dei recenti tagli ai finanziamenti, il centro ha dovuto somministrare a Dalmar* un latte terapeutico sostitutivo al posto di quello che normalmente viene distribuito e che, grazie alla pasta di arachidi terapeutica contenuta, consente un recupero rapido delle forze. Di conseguenza, Dalmar è stato dimesso dopo otto giorni di permanenza nel centro di stabilizzazione.
In Nigeria sono necessari almeno 3mila pacchi di RUTF al mese per i programmi di lotta alla malnutrizione di Save the Children, ma i significativi tagli ai finanziamenti nel 2025 hanno aggravato i bisogni e limitato l’accesso al sostegno salvavita.
Nel Sud Sudan, il numero di bambini sotto i 5 anni che soffrono di malnutrizione acuta è aumentato quest’anno del 10,5%, passando da 2,1 milioni a 2,3 milioni, mentre circa 714mila bambini sono a rischio di malnutrizione acuta grave[7].
Tuttavia, solo un terzo dei bambini che necessitano di cure per la malnutrizione acuta grave ha ricevuto cure tra gennaio e luglio, a causa della chiusura del 15% delle strutture nutrizionali causata dai tagli ai finanziamenti e dal passaggio a un modello di erogazione dei servizi di prima linea guidato dal governo.
“Immaginate di essere genitori di un bambino gravemente malnutrito. Ora immaginate che l’unica cosa che potrebbe aiutare vostro figlio a riprendersi dall’abisso della morte sia un alimento terapeutico e che questo alimento, un tempo disponibile, ora sia esaurito”, ha dichiarato Yvonne Arunga, direttrice regionale di Save the Children per l’Africa orientale e meridionale.
“La fame non conosce confini né limiti ed è una forza che prosciuga le energie dei bambini e mette a tacere i loro giochi e i loro sogni. In un momento in cui la fame nel mondo sta aumentando vertiginosamente, i finanziamenti che potrebbero salvare la vita dei bambini sono stati tagliati, provocando una carenza globale di cibo terapeutico pronto all’uso”.
Si prevede che il crollo dei finanziamenti globali per la nutrizione causerà l’interruzione delle cure per 15,6 milioni di persone in 18 paesi, tra cui oltre 2,3 milioni di bambini gravemente malnutriti nel 2025, e che la situazione continuerà a peggiorare nel 2026.
Save the Children fornisce da oltre 100 anni sostegno nutrizionale salvavita ai bambini, ma questo sostegno è ora a rischio. L’Organizzazione chiede alla comunità internazionale di garantire che i bambini gravemente malnutriti possano ricevere il sostegno urgente di cui hanno bisogno, aumentando i finanziamenti flessibili per trattare la malnutrizione acuta grave e rafforzando le catene di approvvigionamento nazionali e globali.
*I nomi sono stati modificati per motivi di protezione
[1]RUTF and Therapeutic Milk Pipeline Update for Key Humanitarian Contexts – 30th July 2025
[2]https://www.savethechildren.net/stories/secret-power-peanuts-life-saving-treatment-malnourished-children
[3]Health-and-nutrition | Save the Children’s Resource Centre
[4]Kenya: Acute Food Insecurity Situation for February – March 2025 and Projection for April – June 2025 (ASAL) | IPC – Integrated Food Security Phase Classification
[5] Ultimi dati IPC dell’Unità di analisi della sicurezza alimentare e nutrizionale (FSNAU), gestita dalla FAO
[6] Secondo l’ultima analisi dell’UNICEF sulle forniture alimentari e sui finanziamenti nell’agosto 2025
[7]IPC Country Analysis | IPC – Integrated Food Security Phase Classification