
(AGENPARL) – Thu 28 August 2025 Comune di Rimini
Ufficio Stampa
Rimini 28 agosto 2025
comunicato stampa
In 6 anni, Rimini incrementa la percentuale di laureati del 9,5 per cento
Rimini si conferma tra le città più dinamiche dell’Emilia Romagna per crescita del capitale umano qualificato. Secondo un’elaborazione di “Openpolis”, la città si piazza al secondo posto in regione per incremento di giovani laureati negli ultimi sette anni e al quarto posto per percentuale di laureati con titolo di studio terziario su residenti tra i 25 e 39 anni.
I dati dell’elaborazione Openpolis evidenziano una crescita significativa nel territorio riminese, dove la percentuale di residenti 25-39 anni con titolo di studio terziario è passata dal 26,2% del 2018 al 35,7% del 2024, registrando un incremento di 9,5 punti percentuali negli ultimi sette anni.
Nel contesto regionale, Rimini si posiziona dietro solo a Ravenna per incremento complessivo (+18,5 punti), mentre nella classifica per percentuale assoluta di laureati nel 2024 occupa la quarta posizione. Bologna guida con il 48,8%, seguita da Ravenna (40,3%) e Modena (35,8%), con Rimini al 35,7%. Queste ultime due separate da appena uno 0,1 punti percentuali, che evidenzia una sostanziale parità nel livello di formazione terziaria.
Questi risultati assumono particolare rilevanza nel contesto nazionale ed europeo. Come evidenzia l’elaborazione Openpolis, l’Italia rimane infatti agli ultimi posti in Europa per quota di giovani laureati, con il 31,6% dei giovani tra 25 e 34 anni in possesso di un titolo terziario nel 2024, ben al di sotto della media europea del 44,1%. Il nostro Paese si colloca al penultimo posto nell’Unione Europea, precedendo solo la Romania. Un‘analisi, quella di Openpolis (visibile al link: https://bit.ly/4mAdIaO ), che sottolinea inoltre come l’origine familiare e le disparità sociali continuino a incidere significativamente sull’accesso all’università. Quando i genitori non hanno il diploma, quasi un giovane su quattro abbandona precocemente gli studi e solo il 12% raggiunge la laurea, fenomeno che si accentua durante le crisi economiche nelle famiglie più fragili.