
(AGENPARL) – Thu 28 August 2025 teatromagazine
NUMERO 32
Periodico di informazione
Stagione di Prosa 2025/2026
PROSA
ALTRI PERCORSI
L’ALTRA SCENA
DANZA
direzione artistica
Diego Maj e Jacopo Maj
FONDAZIONE TEATRI DI PIACENZA
TEATRO GIOCO VITA
direzione artistica DIEGO MAJ e JACOPO MAJ
TEATRO GIOCO VITA
Telefono 0523.315578 (biglietteria)
0523.332613 (uffici)
http://www.teatrogiocovita.it
Teatro Filodrammatici
Telefono 0523.315578
Teatro Municipale
Biglietteria (attiva nei giorni di spettacolo dalle ore 19)
Via Verdi 41 – 29121 Piacenza
Telefono 0523.385721
Teatro Gioia
Officina delle Ombre
TEATROMAGAZINE | Anno 22 – n. 32
SOMMARIO
Edizioni TEATRO GIOCO VITA
PROGRAMMA
Prosa
Altri Percorsi
L’altra scena
Danza
http://www.teatrogiocovita.it
Direttore responsabile
Simona Rossi
Progetto grafico e realizzazione
Matteo Maria Maj
Redazione
Simona Rossi, Emma-Chiara Perotti
Stampa Luglio 2025
Aut. Tribunale di Piacenza n° 604 del
Fotografie:
Stefania Casellato (Magnifica presenza)
Simone Di Luca (Sior Todero Brontolon)
Flavia Tartaglia (La Grande Magia)
Filippo Manzini (Mein Kampf)
Federico Massimiliano Mozzano (Furore)
Laila Pozzo (Vicini di casa, Operaccia satirica,
Quando un musicista ride)
Giulio Monteverde, Angelo, monumento della
famiglia Oneto, cimitero di Staglieno, Genova,
1882 (L’angelo del focolare)
Masiar Pasquali (Il fuoco era la cura)
Luca Del Pia (Come diventare ricchi e famosi
da un momento all’altro)
Simon Wachter (Feste)
Daniele Borghello (Corvidae)
Tommy Ilai (The Doozies)
Davide Santinello (Grandi numeri)
Pietro Pingitore (Ilva Football Club)
Associazione Culturale Fabbrica Immagini
(Superstella)
Jack & Sly (Rhythm is a Dancer)
Margherita Mase (Miss Lala al Circo Fernando /
In a room)
SPETTACOLI PROSA
Magnifica presenza
Sior Todero brontolon
La Grande Magia
Mein Kampf
Furore
Le Nostre Donne
Vicini di casa
SPETTACOLI ALTRI PERCORSI
Operaccia Satirica
Quando un musicista ride
L’angelo del focolare
Il fuoco era la cura
Come diventare ricchi e famosi
da un momento all’altro
Feste
SPETTACOLI L’ALTRA SCENA
Corvidae
The Doozies
Grandi numeri
Ilva Football Club
SPETTACOLI DANZA
Superstella
Rhythm is a Dancer
Miss Lala al Circo Fernando / In a room
INFORMAZIONI
Biglietteria / Schema abbonamenti
Abbonamenti
Abbonamenti Studenti
Biglietti
Campagna abbonamenti
Prevendita bigietti
Biglietti “Last Minute”
Comunicazioni
prosa
11-12 novembre 2025
MAGNIFICA PRESENZA
Uno spettacolo di Ferzan Ozpetek
con Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino, Erik Tonelli
e con Toni Fornari, Luciano Scarpa,
Tina Agrippino, Sara Bosi, Fabio Zarrella
produzione Nuovo Teatro diretta
da Marco Balsamo
in coproduzione con Fondazione Teatro
della Toscana
25-26 novembre 2025
Franco Branciaroli
3-4 marzo 2026
Stefano Massini
MEIN KAMPF
di e con Stefano Massini
produzione Teatro Stabile di Bolzano,
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa
in collaborazione con Fondazione Teatro
della Toscana
11-12 marzo 2026
Massimo Popolizio
FURORE
dall’omonimo romanzo di John Steinbeck
ideazione e voce Massimo Popolizio
adattamento Emanuele Trevi
musiche eseguite dal vivo da Giovanni Lo Cascio
produzione Compagnia Umberto Orsini,
Teatro di Roma – Teatro Nazionale
SIOR TODERO BRONTOLON
di Carlo Goldoni
drammaturgia Piermario Vescovo
con Franco Branciaroli
e con Piergiorgio Fasolo, Stefania Felicioli,
Alessandro Albertin, Ester Galazzi,
Riccardo Maranzana, Valentina Violo,
Emanuele Fortunati, Davide Falbo,
Federica Di Cesare
in collaborazione con I Piccoli di Podrecca
regia Paolo Valerio
produzione Il Rossetti Teatro Stabile del Friuli
Venezia Giulia, Teatro de gli Incamminati,
Centro Teatrale Bresciano
17-18 febbraio 2026
Natalino Balasso Michele Di Mauro
LA GRANDE MAGIA
di Eduardo De Filippo
regia Gabriele Russo
con Natalino Balasso e Michele Di Mauro
e con in o/a Veronica D’Elia,
Christian di Domenico, Maria Laila Fernandez,
Alessio Piazza, Sabrina Scuccimarra,
Manuel Severino, Alice Spisa, Anna Rita Vitolo
e un attore in via di definizione
produzione Fondazione Teatro di Napoli Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo,
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro
Nazionale
30-31 marzo 2026
Luca Bizzarri Enzo Paci Antonio Zavatteri
LE NOSTRE DONNE
di Eric Assous
con Luca Bizzarri, Enzo Paci, Antonio Zavatteri
regia Alberto Giusta
produzione CMC/Nidodiragno,
Teatro Stabile di Verona
28-29 aprile 2026
VICINI DI CASA
dalla commedia Sentimental di Cesc Gay
traduzione e adattamento Pino Tierno
con Amanda Sandrelli, Gigio Alberti,
Alessandra Acciai, Alberto Giusta
regia Antonio Zavatteri
coproduzione CMC/Nidodiragno, Cardellino srl,
Teatro Stabile di Verona
in collaborazione con Festival Teatrale
di Borgio Verezzi
TEATRO MUNICIPALE
Inizio spettacoli ore 21
altripercorsi
l’altrascena
TEATRO FILODRAMMATICI
Inizio spettacoli ore 21
18 novembre 2025
12 febbraio 2026
2 dicembre 2025
24 febbraio 2026
Paolo Rossi
Sotterraneo
CORVIDAE
GRANDI NUMERI
Liberamente ispirato a FAHRENHEIT 451
di Ray Bradbury
di e con Marta Cuscunà
progettazione e realizzazione animatronica
Paola Villani | assistenza alla regia, esecuzione
dal vivo luci, audio e video Marco Rogante
dramaturg Giacomo Raffaelli
originariamente scritto per La Fabbrica del
Mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani, Rai 3
coproduzione Etnorama – Cultura per nuovi
ecosistemi, CSS Teatro stabile di innovazione
del Friuli Venezia Giulia, MUSE – Museo delle
Scienze, Piccolo Teatro di Milano – Teatro
d’Europa, Tinaos
OPERACCIA SATIRICA
Onora i padri e paga la psicologa
di e con Paolo Rossi
con Caterina Gabanella
con i musicanti Emanuele Dell’Aquila,
Alex Orciari
produzione AGIDI
29 gennaio 2026
QUANDO UN MUSICISTA RIDE
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
arrangiamenti musicali Paolo Silvestri
con Alberto Tafuri (pianoforte),
Martino Malacrida (batteria),
Pietro Martinelli (basso e contrabbasso),
Matteo Zecchi (sassofono),
Giulio Tullio (trombone)
produzione AGIDI, International Music and Arts
3 febbraio 2026
Emma Dante
L’ANGELO DEL FOCOLARE
testo e regia di Emma Dante
con Leonarda Saffi, Ivano Picciallo,
David Leone, Giuditta Perriera
coproduzione Piccolo Teatro di Milano /
Teatro di Napoli / Châteauvallon-Liberté,
scène nationale / Les Célestins Théâtre
de Lyon / Comédie de Clermont-Ferrand /
La Scène Nationale d’ALBI-Tarn / Le Cratère,
Scène nationale Alès / L’Estive scène nationale
de Foix / Théâtre + Cinéma Narbonne /
Théâtre de l’Archipel Perpignan / Théâtre
Molière, Sète / Le Parvis, scène nationale
Tarbes-Pyrénées / Compagnia Sud Costa
Occidentale / Carnezzeria
TEATRO MUNICIPALE
Inizio spettacoli ore 21
IL FUOCO ERA LA CURA
creazione Sotterraneo
ideazione e regia Sara Bonaventura,
Claudio Cirri, Daniele Villa
con Flavia Comi, Davide Fasano,
Fabio Mascagni, Radu Murarasu,
Cristiana Tramparulo
produzione Teatro Metastasio di Prato,
Sotterraneo, Piccolo Teatro di Milano – Teatro
d’Europa, Emilia Romagna Teatro ERT /
Teatro Nazionale
9 aprile 2026
COME DIVENTARE RICCHI
E FAMOSI DA UN
MOMENTO ALL’ALTRO
testo e regia Emanuele Aldrovandi
con Tomas Leardini, Silvia Valsesia,
Serena De Siena, Luca Mammoli
aiuto regia Luca Mammoli
produzione Associazione Teatrale Autori Vivi,
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale,
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
21 aprile 2026
Familie Flöz
FESTE
un’opera di Andres Angulo, Björn Leese, Hajo
Schüler, Johannes Stubenvoll,
Thomas van Ouwerkerk, Michael Vogel
con Andres Angulo, Johannes Stubenvoll,
Thomas van Ouwerkerk
regia Michael Vogel coregia Bjoern Leese
maschere Hajo Schüler
coproduzione Familie Flöz, Theaterhaus
Stuttgart, Theater Duisburg, Theater Lessing
Wolfenbüttel
con il supporto di Hauptkulturfond
Sguardi di specie
Uno spettacolo di slam poetry, stand-up
comedy e analisi dei dati personali
di e con Lorenzo Maragoni
produzione Teatro Metastasio di Prato/
Trentospettacoli | con il sostegno di Fondazione
Caritro/Provincia Autonoma di Trento
24 marzo 2026
evento speciale in
collaborazione con
ILVA FOOTBALL CLUB
di e con Marta Dalla Via e Silvia Gribaudi
produzione Associazione Culturale Zebra
coproduzione di Teatro Stabile del Veneto Teatro Nazionale, La Corte Ospitale
una creazione di Usine Baug & Fratelli Maniglio
con Fabio Maniglio, Luca Maniglio,
Ermanno Pingitore, Stefano Rocco,
Claudia Russo
luci e tecnica Emanuele Cavalcanti
produzione Campo Teatrale
con il supporto di IDRA Teatro e TRAC – Centro
di residenza pugliese
16 gennaio 2026
17 aprile 2026
16 dicembre 2025
THE DOOZIES
Eleonora Duse, Isadora Duncan e noi
danza
SERATA GIOVANE
DANZA D’AUTORE
SUPERSTELLA
di e con Vittorio Pagani
coproduzione CODEDUOMO ETS,
Festival Danza in Rete – Fondazione Teatro
Comunale Città di Vicenza
MISS LALA AL CIRCO FERNANDO /
IN A ROOM
in scena Marigia Maggipinto storica interprete
del Tanztheater di Wuppertal
ideazione e regia Chiara Frigo
produzione Associazione Culturale Zebra
(rappresentazioni a pubblico limitato ore 20, 21 e 22)
20 marzo 2026
RHYTHM IS A DANCER
di e con Mattia Quintavalle e Giacomo Turati
produzione Escape Dance Project, APS &
Boombox Squad
TEATRO FILODRAMMATICI
Inizio spettacoli ore 21
Dopo il successo di Mine vaganti, Ferzan Ozpetek torna in teatro
con un nuovo adattamento scenico di uno dei suoi capolavori
cinematografici.
Magnifica presenza
Uno spettacolo di Ferzan Ozpetek
con Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino,
Erik Tonelli
e con Toni Fornari, Luciano Scarpa,
Tina Agrippino, Sara Bosi, Fabio Zarrella
scene Luigi Ferrigno
costumi Monica Gaetani
luci Pasquale Mari
produzione Nuovo Teatro diretta
da Marco Balsamo
in coproduzione con
Fondazione Teatro della Toscana
TEATRO MUNICIPALE
martedì 11 novembre 2025
mercoledì 12 novembre 2025
durata: 1h 30’
l regista Ferzan Ozpetek, tra i più
amati del nostro cinema, prosegue il
percorso inaugurato con Mine vaganti,
e fa rivivere in teatro Magnifica presenza,
uno dei suoi film cult portando con sé in
questa avventura una compagnia di attori
straordinari.
Si racconta la storia di Pietro, un ragazzo
con aspirazioni d’attore che si trasferisce
a Roma. La sua esistenza nella nuova
abitazione viene tuttavia turbata da strane
presenze, che solo lui può vedere; si tratta di
una bizzarra compagnia teatrale con cui poi
instaura un rapporto d’amicizia. Compatito
dalla cugina, che cerca di guarirlo da queste
continue allucinazioni, Pietro tenterà invece
di andare a fondo della storia, cercando
di capire le ragioni che trattengono nel
presente questa sorta di fantasmi. Una
commedia tra illusione e realtà, sogno e
verità, amore e cinismo, cinema, teatro e
incanto.
PROSA
PROSA
Il talento di Franco Branciaroli
e la regia di Paolo Valerio rileggono un classico del teatro
italiano, che molto ancora può
suggerire alla sensibilità contemporanea.
Sior Todero Brontolon
l mondo di Goldoni, il mondo delle marionette: due universi che si incontrano nel microcosmo di un luogo reale e immaginario.
Una rilettura di una commedia della maturità
goldoniana, condotta con rigoroso rispetto filologico per il testo e per la straordinaria bellezza di quella lingua unica che è già di suo
poesia, ma anche con una originale intuizione
che vede le marionette in scena accanto agli
attori, come loro alter ego. Anche oggi non è
raro incappare in un “brontolòn” come il Todero di Carlo Goldoni, che la trama vuole avaro,
imperioso, irritante con la servitù, opprimente
con il figlio e la nipote, diffidente e permaloso verso il mondo. Sembrerebbe impossibile
empatizzare con una simile figura e lo stesso
autore si stupiva di come un lavoro incentrato su un personaggio tanto odioso e negativo potesse aver ricevuto dal pubblico un tale
successo. Eppure il capolavoro di Goldoni – e
la figura di Todero, scritta in modo magistrale
– sono stati molto ambiti dai teatri e dai più
grandi attori. Ora questo indifendibile “brontolòn” attira un maestro del palcoscenico contemporaneo come Franco Branciaroli, che diretto da Paolo Valerio – ne offre una nuova
straordinaria e inaspettata interpretazione.
di Carlo Goldoni
drammaturgia Piermario Vescovo
con Franco Branciaroli
e con Piergiorgio Fasolo,
Stefania Felicioli, Alessandro Albertin,
Ester Galazzi, Riccardo Maranzana,
Valentina Violo, Emanuele Fortunati,
Davide Falbo, Federica Di Cesare
in collaborazione con
I Piccoli di Podrecca
regia Paolo Valerio
scene Marta Crisolini Malatesta
costumi Stefano Nicolao
luci Gigi Saccomandi
musiche Antonio Di Pofi
movimenti di scena Monica Codena
produzione Teatro Stabile
del Friuli Venezia Giulia,
Teatro de gli Incamminati,
Centro Teatrale Bresciano
TEATRO MUNICIPALE
martedì 25 novembre 2025
mercoledì 26 novembre 2025
durata: 2h 15’ compreso intervallo
foto Filippo Manzini
Stefano Massini, unico drammaturgo italiano ad aver
vinto un Tony Award, porta in
scena un’indagine lucidissima e spietata sul potere delle
parole e le loro conseguenze.
La Grande Magia
di Eduardo De Filippo
regia Gabriele Russo
con Natalino Balasso e Michele Di Mauro
e con in o/a Veronica D’Elia,
Christian di Domenico,
Maria Laila Fernandez, Alessio Piazza,
Sabrina Scuccimarra, Manuel Severino,
Alice Spisa, Anna Rita Vitolo
e un attore in via di definizione
scene Roberto Crea
luci Pasquale Mari
costumi Giuseppe Avallone
musiche e progetto sonoro
Antonio Della Ragione
produzione Fondazione Teatro
di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Biondo
Palermo, Emilia Romagna Teatro ERT /
Teatro Nazionale
TEATRO MUNICIPALE
martedì 17 febbraio 2026
mercoledì 18 febbraio 2026
PROSA
PROSA
Natalino Balasso e Michele Di Mauro diretti
da Gabriele Russo sono i protagonisti di una
commedia nera, a tratti drammatica, sospesa
fra realtà e finzione.
durata: 2h
alogero Di Spelta, marito tradito,
con la sua mania per il controllo
e la sua incapacità di amare e
fidarsi, diventa uno specchio delle sfide e
delle difficoltà dell’uomo contemporaneo
nell’ambito delle relazioni. Un uomo mosso
da un sentimento ossessivo, smarrito in un
mondo che sembra altrettanto confuso,
con la costante esigenza di aggrapparsi a
certezze granitiche, a costo di rinchiuderle
simbolicamente in una scatola. Dall’altro
lato, Otto Marvuglia, mago e manipolatore:
il Marvuglia/illusione, il Marvuglia/realtà,
il Marvuglia/impostore sono le facce
sempre diverse ed interscambiabili che
modificano il contesto e la percezione della
realtà di Girolamo Di Spelta. Ne consegue
un continuo cortocircuito che confonde il
piano dell’illusione con quello della realtà,
destabilizzando i personaggi stessi e gli
spettatori. Cosa è vero? Cosa è falso? Un
testo complesso che offre sfumature nere
della nostra umanità e tratti psicologici
oggi più che mai contemporanei. Un
testo intriso di profondità e potenzialità
per raccontare oggi le nostre emozioni, le
nostre incertezze e le nostre ossessioni.
STEFANO MASSINI
Mein Kampf
ra il 1924, anno di nascita di Mein Kampf
dettato dal giovane Hitler nella cella
del carcere di Landsberg. Nel 2016 la
Germania ne consentì la diffusione dopo anni
di divieto, ritenendo che solo la conoscenza
potesse evitare il ripetersi della catastrofe.
Oggi Massini consegna al palcoscenico uno
spettacolo duro ma necessario, in cui Mein
Kampf emerge in tutta la sua sconcertante
portata. Perché queste parole hanno ipnotizzato
le masse? Perché la Storia ha mutato direzione
su queste pagine? E noi, spettatori di oggi,
saremmo davvero impermeabili all’ascesa dal
basso di questo profeta della rabbia? Mein
Kampf è l’agghiacciante Verbo del Novecento
più distruttivo, camuffato dentro la paranoica
autobiografia di un invasato. Dal primato della
razza all’apoteosi del condottiero, dalla smania
per il riscatto alla febbre per la propaganda, va
in scena l’impalcatura del nazionalsocialismo,
offerto senza filtri da Massini con lo stile ossessivo,
barocco ed enfatico del testo originario, in un
millimetrico studio teatrale di ritmi, toni e affondi
verbali del dittatore: perché la comprensione del
meccanismo è l’unico antidoto al suo replicarsi.
di e con Stefano Massini
da Adolf Hitler
scene Paolo Di Benedetto
luci Manuel Frenda
costumi Micol Joanka Medda
ambienti sonori Andrea Baggio
aiuto regia Serena Fornari
produzione Teatro Stabile di Bolzano,
Piccolo Teatro di Milano Teatro d’Europa
in collaborazione con
Fondazione Teatro della Toscana
TEATRO MUNICIPALE
martedì 3 marzo 2026
mercoledì 4 marzo 2026
durata: 1h 25’
Raccontando la più devastante migrazione
di contadini della storia moderna, Massimo
Popolizio darà vita a un one man show epico
e lirico, realista e visionario, sempre sorprendente per la sua attualità.
MASSIMO POPOLIZIO
LUCA BIZZARRI ENZO PACI ANTONIO ZAVATTERI
Furore
dall’omonimo romanzo
di John Steinbeck
ideazione e voce Massimo Popolizio
adattamento Emanuele Trevi
musiche eseguite dal vivo da
Giovanni Lo Cascio
suono Alessandro Saviozzi
luci Carlo Pediani
assistente alla regia Giacomo Bisordi
creazioni video Igor Renzetti
e Lorenzo Bruno
produzione Compagnia Umberto Orsini,
Teatro di Roma – Teatro Nazionale
TEATRO MUNICIPALE
mercoledì 11 marzo 2026
giovedì 12 marzo 2026
durata: 1h 20’
PROSA
PROSA
Luca Bizzarri, Enzo Paci e Antonio Zavatteri sono i protagonisti di una commedia comica e
intelligente, dal ritmo inarrestabile, che gioca con il ribaltamento dei ruoli e con i colpi di scena.
Le Nostre Donne
ell’estate del 1936, il San Francisco
News chiese a John Steinbeck di
indagare sulle condizioni di vita
dei braccianti sospinti in California dalle
regioni centrali degli Stati Uniti, soprattutto
dall’Oklahoma e dall’Arkansas, a causa
delle terribili tempeste di sabbia e dalla
conseguente siccità che avevano reso sterili
quelle terre coltivate a cotone. Il risultato
di quell’indagine fu una serie di articoli da
cui l’autore americano generò, tre anni
dopo, nel 1939, il romanzo Furore. Quello
a cui assisterete è il racconto di come
John Steinbeck trasformò quella decisiva
esperienza giornalistica, umana e politica in
grande letteratura.
Forse non c’è un attore, nel panorama
teatrale italiano, più in grado di Massimo
Popolizio di prestare a questo potentissimo,
indimenticabile «story-teller» un corpo e
una voce adeguati alla grandezza letteraria
del modello. (…). Il controcanto è affidato
al caleidoscopio di suoni realizzati dal vivo
dal percussionista Giovanni Lo Cascio.
(Emanuele Trevi)
ax (Luca Bizzarri), Paul (Enzo Paci) e
Simon (Antonio Zavatteri) sono amici da
trent’anni. Un’amicizia vera, inossidabile
e gioiosa. La loro vita professionale è un successo,
il bilancio della loro vita privata un po’ meno.
Una sera, i tre amici si ritrovano a casa di Max
per il loro consueto poker. Ma Simon arriverà con
quasi un’ora di ritardo dando ai due amici una
motivazione sconvolgente. La partita di poker
non avrà mai inizio e noi assisteremo a una serie
di scontri verbali che potrebbero portare a una
rottura definitiva della loro consolidata amicizia.
E le donne saranno le assolute protagoniste di
tutti i conflitti che si creeranno.
Le Nostre Donne è una commedia francese
dell’autore contemporaneo franco-tunisino
Eric Assous (Premio Molière 2010 come miglior
autore francofono) in cui si sono cimentati i
mostri sacri del cinema e del teatro d’oltralpe.
Una commedia magistralmente dosata, raffinata
e dissacrante, leggera e spietata al tempo stesso.
Una prova d’attore tutta al maschile, in cui le
donne del titolo non ci sono fisicamente, ma
invadono comunque la scena: amate, odiate,
rimpiante, assenze materializzate dai discorsi dei
loro uomini in crisi.
di Eric Assous
con Luca Bizzarri, Enzo Paci,
Antonio Zavatteri
regia Alberto Giusta
coproduzione CMC/Nidodiragno,
Teatro Stabile di Verona
TEATRO MUNICIPALE
lunedì 30 marzo 2026
martedì 31 marzo 2026
Paolo Rossi con la sua satira
pungente e incisiva prende
spunto dai grandi classici, da
episodi della vita quotidiana e
dal repertorio, rileggendoli in
chiave comica.
Vicini di casa
dalla commedia Sentimental
di Cesc Gay
traduzione e adattamento Pino Tierno
con Amanda Sandrelli, Gigio Alberti,
Alessandra Acciai, Alberto Giusta
regia Antonio Zavatteri
regista assistente Matteo Alfonso
scene Roberto Crea
costumi Francesca Marsella
luci Aldo Mantovani
coproduzione CMC/Nidodiragno,
Cardellino srl, Teatro Stabile di Verona
in collaborazione con Festival Teatrale
di Borgio Verezzi
TEATRO MUNICIPALE
martedì 28 aprile 2026
mercoledì 29 aprile 2026
durata: 1h 10’
nna e Giulio stanno insieme da
molti anni. Hanno un lavoro, una
bambina, qualche interesse e molte
frustrazioni. Una coppia come tante, al
confine fra amore e abitudine, in equilibrio
precario. Ma pur sempre in equilibrio. A
scardinare questa apparente stabilità ci
pensano Laura e Toni, i vicini di casa, che,
invitati per un aperitivo, irrompono nel loro
appartamento e nella loro vita. Così, fra un
bicchiere di vino e una fetta di Pata Negra,
le due coppie si confrontano, sempre meno
timidamente, sul terreno scivolosissimo
della sessualità. Laura e Toni si rivelano
molto più spregiudicati del previsto; Anna
e Giulio finiscono per confessare fantasie,
vizi e segreti che non avevano mai avuto il
coraggio di condividere. Forte del successo
riscosso in due fortunate stagioni, torna in
Italia Vicini di casa, adattamento della pièce
del catalano Cesc Gay. In scena, affiancati dai
talentuosissimi Alessandra Acciai e Alberto
Giusta, due fra gli interpreti più versatili e
sensibili della scena non soltanto teatrale
italiana: Amanda Sandrelli e Gigio Alberti. Un
quartetto affiatato e irresistibile, che invita lo
spettatore a riflettere su pregiudizi e tabù.
ALTRI PERCORSI
PROSA
Una commedia, libera e provocatoria, che indaga con divertita
leggerezza inibizioni e ipocrisie del nostro tempo.
PAOLO ROSSI
Operaccia Satirica
Onora i padri e paga la psicologa
n comico in terapia con la sua psicologa e i due
fidi musicanti – che gli fanno dal vivo da colonna
sonora sia nella vita che sul palco – confessa i suoi
lati oscuri e onora il ricordo romanzato e l’eredità dei suoi
maestri. Tutto davanti al suo pubblico. Improvvisando il
suo passato, per ricordarsi il suo e l’altrui presente. (…)
Le operacce satiriche sono creazioni stravaganti che
nascono da diverse ispirazioni: la lettura dei grandi
classici letterari che vengono trasformati in buffe
composizioni, episodi “rubati” dalla vita vissuta e dal
mio personale repertorio poi rielaborati e trasformati
in poesie comiche che, grazie all’accompagnamento
musicale, si tramutano in una canzonaccia popolare.
Il linguaggio è scorretto, variegato, ricco di storpiature,
parole e suggestioni strane, ma facilmente comprensibili per tutti. Rimangono fondamentalmente delle
storie: noi ci sforziamo di raccontarle al meglio per
combattere il senso di disorientamento e smarrimento
che proviamo pensando a come è governato il mondo
che viviamo. Se si smarrisce la strada, l’unica direzione
è perdersi nelle nostre storie… Cantando, ridendo,
ballando e ridendo ancora, e sarà proprio così che ci
ritroveremo. Ad ogni modo, si ride. Tanto.
Paolo Rossi
di e con Paolo Rossi
con Caterina Gabanella
con i musicanti
Emanuele Dell’Aquila,
Alex Orciari
produzione AGIDI
TEATRO MUNICIPALE
martedì 18 novembre 2025
durata: 1h 30′
EMMA DANTE
Quando un musicista ride
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
arrangiamenti musicali Paolo Silvestri
con Alberto Tafuri pianoforte,
Martino Malacrida batteria,
Pietro Martinelli basso e contrabbasso,
Matteo Zecchi sassofono,
Giulio Tullio trombone
scenografie Lorenza Gioberti
costumi Elisabetta Menziani
luci Andrea Violato
produzione AGIDI,
International Music and Arts
durata: 1h 15’
opo il grande successo di Ci
vuole orecchio (presentato al
Teatro Municipale nel novembre
2022) Elio e la sua band si divertono ora
a esplorare e reinventare quell’immenso
repertorio seriamente comico ai confini
tra canto e disincanto che, soprattutto
intorno agli anni ‘60, ha percorso la
musica, la canzone, il cabaret ed il teatro
italiano.
Da Fo a Gaber, da Jannacci a Cochi
e Renato, da I Gufi a Felice Andreasi,
più tantissimi altri, una generazione di
artisti eccentrici e controcorrente che
hanno sorpreso e divertito tutti, dagli
sperimentalisti al grande pubblico
reinventando un genere musicale ricco
di stravaganti e divertenti “canzoni
scanzonate”.
È quello che questo spettacolo si propone
di fare, ritrovando e rinnovando oggi quegli
spunti geniali, innovativi, anticonformisti,
e anche quella libertà creativa. Perché è
bello essere lì “quando un musicista ride”.
ALTRI PERCORSI
ALTRI PERCORSI
TEATRO MUNICIPALE
giovedì 29 gennaio 2026
Emma Dante con il suo stile diretto,
potente, provocatorio indaga sulla
condizione femminile e affronta il
tema della violenza domestica e
del femminicidio.
Giocare e ridere con la musica e le canzoni:
impresa facile per Elio e la sua band di
giovanissimi virtuosi.
L’angelo del focolare
entro una famiglia, un giorno, l’abituale violenza del marito sulla moglie
si trasforma in un femminicidio. L’uomo la uccide spaccandole la testa con un
ferro da stiro. La donna giace a terra, morta,
ma la sua morte non è sufficiente: nessuno
le crede. Così che la donna, come l’angelo
del focolare nella cui grottesca immagine
si ritrova incastrata, sarà costretta ad alzarsi
e a rientrare nella stessa routine, pulendo
la casa, occupandosi del lavoro domestico,
preparando da mangiare al figlio e al marito,
accudendo l’anziana suocera. Ogni mattina,
i familiari la trovano morta e non le credono. Ogni mattina lei si rialza, apre la moka,
chiusa troppo stretta, e ricomincia a subire la
violenza del marito, la depressione del figlio,
l’impotenza della suocera che anziché condannare il figlio brutale e dispotico, lo compatisce. Ogni sera la moglie muore di nuovo,
come in un girone dell’inferno in cui la pena
non si estingue mai. Nella penombra di una
casa addormentata, l’angelo scuote i lembi
della vestaglia e prova a volare ma le è concesso soltanto l’intenzione del volo.
Emma Dante
testo e regia Emma Dante
con Leonarda Saffi la moglie,
Ivano Picciallo il marito,
David Leone il figlio,
Giuditta Perriera la suocera
elementi scenici e costumi
Emma Dante
luci Cristian Zucaro
coproduzione Piccolo Teatro di Milano
/ Teatro di Napoli / ChâteauvallonLiberté, scène nationale / Les
Célestins Théâtre de Lyon / Comédie
de Clermont-Ferrand / La Scène
Nationale d’ALBI-Tarn / Le Cratère,
Scène nationale Alès / L’Estive scène
nationale de Foix / Théâtre + Cinéma
Narbonne / Théâtre de l’Archipel
Perpignan / Théâtre Molière, Sète /
Le Parvis, scène nationale TarbesPyrénées / Compagnia Sud Costa
Occidentale / Carnezzeria
TEATRO MUNICIPALE
martedì 3 febbraio 2026
Emanuele Aldrovandi esplora con linguaggio tragicomico
il rapporto talvolta estremo e distruttivo che abbiamo
instaurato tra felicità e realizzazione personale
Il fuoco era la cura
Come diventare ricchi e
famosi da un momento all’altro
Liberamente ispirato a FAHRENHEIT 451 di Ray Bradbury
creazione Sotterraneo
ideazione e regia Sara Bonaventura,
Claudio Cirri, Daniele Villa
con Flavia Comi, Davide Fasano, Fabio Mascagni,
Radu Murarasu, Cristiana Tramparulo
scrittura Daniele Villa
luci Marco Santambrogio
abiti di scena Ettore Lombardi
suoni Simone Arganini
coreografie Giulio Santolini
oggetti di scena Eva Sgrò
produzione Teatro Metastasio di Prato, Sotterraneo,
Piccolo Teatro di Milano – Teatro d’Europa,
Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
con il sostegno di Centrale Fies / Passo Nord
residenze artistiche Centro di Residenza della Toscana
(Fondazione Armunia Castiglioncello – CapoTrave/Kilowatt
Sansepolcro), La Corte Ospitale, Centrale Fies / Passo Nord
Sotterraneo è Artista Associato al Piccolo Teatro di Milano,
fa parte del progetto Fies Factory ed è residente
presso Teatri di Pistoia
TEATRO MUNICIPALE
giovedì 12 febbraio 2026
ALTRI PERCORSI
ALTRI PERCORSI
Sotterraneo attraversa e rilegge liberamente Fahrenheit
451. Se Bradbury si fosse sbagliato solo di qualche anno, se
Fahrenheit 451 accadesse davvero, noi cosa faremmo?
durata: 1h 30’
ahrenheit 451 di Ray
Bradbury descrive un futuro
distopico in cui è vietato
leggere, schermi costantemente
accesi alienano il tempo libero
delle persone e il tentativo di
pensare causa malessere fisico. Il
libro è uscito circa 70 anni fa,
nel 1953, ma è ambientato nel
futuro, cioè negli anni ’20 del
XXI secolo – vale a dire oggi. Tu
però ti trovi nel XXI secolo e stai
leggendo questo testo, quindi
Bradbury si è sbagliato? Cinque
performer ripercorrono la storia
del romanzo, si identificano coi
personaggi, si muovono in senso
orizzontale mappando i coni
d’ombra, le cose che Bradbury
non ci spiega o non ci racconta,
creando linee narrative parallele,
deviazioni teoriche, costruendo
anche le cronache di un tempo
intermedio fra il nostro presente
e un futuro anticulturale in
cui l’istupidimento ci salva dal
fardello del pensiero complesso.
osa siamo disposti a fare per realizzare i sogni che abbiamo proiettato sugli altri?
Dopo una tournée in tutta Italia con oltre
settanta repliche, torna in scena Come diventare
ricchi e famosi da un momento all’altro, scritto e
diretto da Emanuele Androvandi. Al centro della
storia, una madre e il suo piano bislacco per aiutare la figlia, di soli sei anni, a diventare un’artista
di successo: per farlo è disposta a qualunque cosa.
Il racconto di Ferdinando, compagno riluttante
e voce narrante, è un viaggio tra ricordo e allucinazione che spinge dinamiche assolutamente
reali fino alle loro conseguenze più estreme. Una
commedia divertente e spietata sulla complessità dei legami affettivi, sull’ambiguità delle nostre
aspirazioni e su quanto siamo disposti a sacrificare, o a far sacrificare, in nome del successo. Senza moralismi né giudizi, lo spettacolo interroga il
nostro modo di intendere la felicità, l’educazione,
la realizzazione e soprattutto il rapporto con l’arte:
cosa significa essere “bravi” in un contesto nonoggettivo in cui il consenso definisce il valore?
testo e regia Emanuele Aldrovandi
con Tomas Leardini, Silvia Valsesia,
Serena De Siena, Luca Mammoli
aiuto regia Luca Mammoli
scene Francesco Fassone
costumi Costanza Maramotti
luci Antonio Merola
ambiente sonoro Riccardo Tesorini
movimenti Olimpia Fortuni
trucco Giorgia Blancato
realizzazione maschera Micol Russo
e Cristina Ugo
collaborazione realizzazione
scena Jessica Koba
collaborazione realizzazione
costumi Nuvia Valestri
grafiche Anna Resmini
produzione Associazione Teatrale
Autori Vivi, Teatro Stabile di Torino Teatro Nazionale, Emilia-Romagna
Teatro ERT / Teatro Nazionale
“Si ride un sacco e ci si commuove alla fine, si esce
divertiti, ma con qualche pensiero con cui fare i
conti poi, a sipario chiuso. E non è cosa da poco
per una serata a teatro.” (Nicola Arrigoni, «Sipario»)
TEATRO MUNICIPALE
giovedì 9 aprile 2026
durata: 1h 30’
Animato da Marta Cuscunà, uno stormo di corvi
osserva da una prospettiva diversa dalla nostra
i danni che abbiamo combinato al Pianeta e le
possibilità che abbiamo di rimediare.
TEATRO MUNICIPALE
martedì 21 aprile 2026
Corvidae
Feste
un’opera di Andres Angulo,
Björn Leese, Johannes Stubenvoll,
Thomas van Ouwerkerk, Michael Vogel
con Andres Angulo, Johannes Stubenvoll,
Thomas van Ouwerkerk
regia Michael Vogel
co-regia Bjoern Leese
maschere Hajo Schüler
set Felix Nolze, Rotes Pferd
costume Mascha Schubert
sound design Dirk Schröder
musica Maraike Brüning, Benjamin Reber
piano Maraike Brüning
cello Benjamin Reber, Majella Münz,
Marie-Louise Wundling
canzone “Hold on” Marlena Käthe
luci Reinhard Hubert
una produzione Familie Flöz
coproduzione Theaterhaus Stuttgart,
Theater Duisburg, Theater Lessing
Wolfenbüttel con il sostegno del Fondo
Culturale della Capitale
durata: 1h 35’
L’ALTRA SCENA
ALTRI PERCORSI
I Familie Flöz tornano a incantare
il pubblico di Piacenza. Un lavoro
interamente senza parole ma straordinariamente eloquente, grazie
alle grandi maschere che hanno
reso celebre la compagnia berlinese in tutto il mondo.
n una maestosa villa sul mare tutto
è pronto per la celebrazione di un
matrimonio e della conseguente festa.
Dietro la villa si nasconde un cortile, sporco
e caotico, dove il personale lavora senza
sosta per cucinare, preparare, sorvegliare,
pulire, riordinare. Dal custode al cuoco,
dalla donna delle pulizie al direttore,
tutti fanno del loro meglio per rendere la
festa nella casa padronale un’esperienza
indimenticabile. Condannati a passare
una vita in secondo piano, lottano per la
dignità e per il rispetto dei forti e dei ricchi.
Quando una donna fa la sua apparizione
nel cortile, questo ordine viene lentamente
ma inesorabilmente scardinato. Come
per magia, la sconosciuta tesse una fitta
rete di relazioni e la vita dei residenti e
del personale inizia a cambiare in modo
impercettibile. Mentre il matrimonio
viene celebrato nella villa con glamour,
feste e danze, nel cortile viene celebrata
la vita, con tutti i suoi abissi e le sue
contraddizioni. Feste è una favola senza
parole per adulti, in una poetica miscela
di tragedia e slapstick. Una storia sulla
ricerca della felicità individuale, ma dietro
la quale si nasconde ben altro.
Sguardi di specie
o stormo di corvi de La fabbrica
del Mondo, il programma di Rai 3
di Marco Paolini e Telmo Pievani,
esce dal piccolo schermo per arrivare
in teatro. Del format televisivo per cui
è nato, Corvidae conserva la struttura: una serie di tre stagioni, da quattro
episodi ciascuna, che si succedono davanti al pubblico tra una sigla e l’altra.
Il punto d’inizio di ogni narrazione è la
realtà contemporanea, ma gli sviluppi si
diramano in un domani cangiante, suggerito dalle riflessioni dei corvi. Il pubblico è coinvolto attivamente dai corvi,
è chiamato a comprendere e ricostruire
la complessità del nostro presente, a interpretare e a prendere posizione, a scegliere di intervenire al di là del dispositivo teatrale: Corvidae. Sguardi di specie
richiede al pubblico un atteggiamento
partecipativo perché parla di crisi climatica e di quell’azione collettiva urgente a
cui l’umanità è chiamata per arginarne
le conseguenze. Attraverso un sistema
di joystick e cavi di freni di biciclette,
l’installazione scenica permette di manovrare a vista le creature meccaniche.
di e con Marta Cuscunà
progettazione e realizzazione
animatronica Paola Villani
assistenza alla regia e direzione tecnica
Marco Rogante
dramaturg Giacomo Raffaelli
scenografie video Massimo Racozzi
graphic design Carlotta Amantini
costumi Chiara Venturini
esecuzione dal vivo luci,
audio e video Marco Rogante
consulenza scientifica MUSE – Museo delle
Scienze di Trento
originariamente scritto per La Fabbrica del
Mondo di Marco Paolini e Telmo Pievani, RAI 3
coproduzione Etnorama – Cultura per nuovi
ecosistemi, CSS Teatro stabile di innovazione
del Friuli Venezia Giulia, MUSE – Museo delle
Scienze, Piccolo Teatro di Milano – Teatro
d’Europa, Tinaos
TEATRO FILODRAMMATICI
martedì 2 dicembre 2025
durata: 1h 5’
Uno spettacolo difficile da etichettare, ispirato alla rivoluzione
artistica e umana di due eroine che hanno vissuto per e nella
danza, per e nel teatro.
The Doozies
Grandi numeri
Eleonora Duse, Isadora Duncan e noi
di e con Marta Dalla Via
e Silvia Gribaudi
disegno luci Roberto di Fresco
direzione tecnica Leonardo Benetollo
consulenza coreografica Chiara Frigo
costumi Sonia Marianni
ricerca materiale Eugenia Casini Ropa,
Franca Zagatti, Maria Pia Pagani
produzione Associazione Culturale Zebra
in coproduzione con Teatro Stabile
del Veneto – Teatro Nazionale,
La Corte Ospitale
con il sostegno di MiC – Ministero
Italiano della Cultura
residenze artistiche Fondazione
Armunia – Castello Pasquini
in collaborazione con Progetto Duse2024
del Comune di Asolo – Museo Civico
di Asolo – Teatro Duse
TEATRO FILODRAMMATICI
martedì 16 dicembre 2025
L’ALTRA SCENA
L’ALTRA SCENA
Quando ci saremo conosciuti del tutto,
quando saremo diventati dati, che cosa
rimarrà di imprevedibile, di inclassificabile?
Avrà a che vedere con l’amore? Avrà a che
vedere con la poesia?
durata: 55’
ssere doozy significa essere stupefacenti, essere fuori dall’ordinario. Eccezionalmente bravi o eccezionalmente
pessimi, in parole semplici: strambi. Esserlo
o non esserlo? Esserlo, perché, secondo noi,
è un complimento. Con questa convinzione
nel cuore ci siamo dedicate all’ideazione e
alla creazione di questo spettacolo. Le biografie di Isadora Duncan e di Eleonora Duse
sono un’appassionante fucina di spunti
narrativi e politici. Attraverso il loro esistere
anticonvenzionale sono state pioniere del
femminismo, del capocomicato, di un’arte
che si preoccupi del presente. Queste Doozies senza trucco, senza punte, giudicate
spesso fisicamente non conformi ai canoni