
(AGENPARL) – Thu 28 August 2025 In vista di ViOro. Le imprese pagano l’incertezza geopolitica e il costo (alto) dell’oro.Nel I trimestre 2025 Vicenza ancora in positivo con l’export. Marangon: “Il brand dei nostri prodotti, sempre ricercati, può fare la differenza
serve però intercettare a aprire nuovi canali nel mercato europeo”
In vista di ViOro, in scena dal 5 al 9 settembre, Confartigianato traccia un quadro del comparto a fronte anche delle diverse vicende che, a livello geo politico ed economico, hanno caratterizzato fin qui il 2025. Si parte dalle imprese: a giugno 2025, il comparto Orafo della provincia di Vicenza conta 601 aziende che occupano 4.900 addetti. Di queste 350 sono artigiane, con una incidenza dell’artigianato pari al 58,2%, e danno lavoro a 1.511 addetti, pari al 30,8% dell’occupazione del settore. Rispetto a fine 2024, le imprese del comparto sono calate del 2,8% (-17 unità), mentre nell’artigianato, la contrazione è stata leggermente più contenuta, pari a -2% (-7 unità). Questi i dati analizzati dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Vicenza. Il settore, continua l’indagine, presenta una marcata specializzazione distrettuale, con una forte concentrazione nelle province di Arezzo, Vicenza e Alessandria (che complessivamente rappresentano il 75,4% delle vendite italiane all’estero nel 2024. In particolare, nel 2024 la provincia di Vicenza ha esportato prodotti orafi per quasi 2 miliardi e mezzo di euro, con un aumento del 14,9% rispetto all’anno precedente. I primi dati relativi al I trimestre 2025 segnano per Vicenza un +5% rispetto al I trimestre 2024, unica tra le principali 4 province esportatrici a mostrare una dinamica espansiva. A livello nazionale, infatti, le esportazioni orafe segnano una contrazione pari a -9,5% (-32,1% Milano; -22,8% ad Arezzo; -14,4% Alessandria).
“Le imprese vicentine sono posizionate sul lusso, un mercato che soffre meno la concorrenza di fascia medio-bassa -spiega Piero Marangon, presidente degli Orafi di Confartigianato Vicenza-. Ciò di cui risente l’export, trasversalmente al prodotto realizzato, è la fluttuazione dei prezzi e lo è a maggior ragione in questi ultimi anni di aumenti delle materie prime e commodities energetiche. A maggio 2025 per l’oro è stato raggiunto un nuovo apice di 93,78 euro al grammo, pari a +32,1% rispetto al dato medio del 2024 e ampiamente più del doppio (+134,2%) rispetto al valore medio del 2019. Ben si capisce quindi perché aumentino i prezzi alla produzione: i dati relativi ai primi 5 mesi del 2025 mostrano una crescita pari a +10,8% rispetto allo stesso periodo del 2024”.
“L’instabilità geopolitica — in particolare in aree come Medio Oriente e Ucraina — continua a pesare sugli scambi commerciali e sulle filiere. Le nostre esportazioni orafe restano fortemente orientate ai mercati extra-UE (78,9%), mentre l’Unione Europea pesa solo per il 21,1%. La Turchia ha introdotto una nuova imposta del 6% sui semilavorati orafi importati, che colpisce non solo il metallo prezioso ma anche il valore della lavorazione: un aggravio che penalizza ulteriormente le nostre imprese. Da agosto 2025, inoltre, gli Stati Uniti hanno applicato un’aliquota unica del 15% su tutti i prodotti orafi provenienti dall’Europa. Queste misure, sommandosi, creano un contesto difficile per le esportazioni italiane di gioielli e mettono sotto forte pressione il comparto vicentino. Per questo è ora fondamentale rafforzare la presenza nel mercato europeo e aprire nuovi canali distributivi. Proprio a questo tema dedicheremo la due-giorni del 24 e 25 settembre”, aggiunge Marangon.
Guardando ai dati annuali del 2024, il primo mercato di destinazione dei prodotti orafi vicentini sono stati gli Stati Uniti d’America con il 16,8% dell’export, seguono gli Emirati Arabi Uniti con il 13,6%, Turchia (11%), Sudafrica (5,1%) e Romania (5,0%). Questi 5 mercati da soli rappresentano oltre la metà (51,6%) delle esportazioni orafe di Vicenza.
Nei primi tre mesi del 2025 le maggiori dinamiche di esportazioni si osservano verso Malaysia (+40,9%), dove proprio nel 2025 Confartigianato ha organizzato una missione imprenditoriale esplorativa, che sale così al 5° tra i principali mercati di destinazione, guadagnando 3 posizioni rispetto al 2024, Francia (+39,0%), Sudafrica (+16,9%) ed Emirati Arabi Uniti (+16,2%). Meno bene invece esportazioni in Turchia (-47,9%), Messico (-9,3%) e Paesi Bassi (-1,4%).
Quanto all’occupazione nel settore i dati relativi ai primi tre mesi del 2025 rilevano un saldo occupazionale pari a +10 unità, in rallentamento rispetto al saldo di +45 registrato nel I trimestre 2024 e al +115 del I trimestre 2023.
Tra le iniziative promosse da Confartigianato Imprese Vicenza in occasione di VicenzaOro, rientra quella organizzata da ViArt e dal Raggruppamento di Vicenza in occasione del VIOFF – Golden Bloom, il fuori salone che anima il centro storico durante la manifestazione fieristica. All’interno del programma, sabato 6 settembre è previsto un tour guidato dedicato al patrimonio dell’artigianato artistico locale: un percorso che porterà i partecipanti a scoprire due botteghe orafe vicentine, espressione di saperi tramandati e alta qualità manifatturiera, per poi proseguire con una visita a Palazzo Leoni Montanari, sede museale delle Gallerie D’Italia di Vicenza.
Qui sarà possibile ammirare sia le collezioni permanenti che la mostra temporanea “Ceramiche e Nuvole”, in un contesto che unisce cultura, tradizione e creatività. Inoltre, sabato 6 e domenica 7 settembre le attività artigianali e commerciali del centro cittadino saranno interessate da un’altra iniziativa nell’ambito di VIOFF, il ““Golden Bloom – Edicola Vivo”.
Comunicato 112 – 28 agosto 2025