
(AGENPARL) – Tue 26 August 2025 COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
——– *LE TARTARUGHE MARINE ELENA E BABY SERENITY TORNANO IN MARE.
LIBERATE AGLI ALBERONI, DOPO LE CURE AL CENTRO DI PRIMO SOCCORSO AL
LIDO DI VENEZIA* —————————————————-
Grazie all’accordo tra l’Area Sviluppo, Promozione della Città e Tutela
delle tradizioni e del Verde pubblico del Comune di Venezia e i Musei Civici,
sono tornate a nuotare dopo le opportune cure due tartarughe Caretta caretta:
Elena di circa 5 anni anni e Serenity di soltanto uno.
Baby Serenity è per questo un caso eccezionale: di tartarughe così piccole
non ne erano mai arrivate, come testimoniano le cronache del Museo di Storia
Naturale Giacomo Ligabue. In generale dei baby esemplari di testuggine non si
conoscono le abitudini, persino nel frequentato e vissuto mare Adriatico,
finché non raggiungono almeno i tre centimetri di lunghezza. Quest’anno ben
6 esemplari di un anno erano approdati al Lido, per poi essere trasferiti al
centro di Riccione – eccetto Serenity – e da qui avviato uno studio, dal
momento che questo straordinario avvistamento ha coinvolto tutta la costa
adriatica.
Le due tartarughe sono state liberate in mare aperto da una barca della
Protezione civile del Comune di Venezia, questa mattina, accompagnate
dall’emozione di chi era agli Alberoni per permettere loro di tornare “a
casa”. Erano state prese in cura dall’Istituto Francesco Morosini del Lido,
centro di primo soccorso per tartarughe marine. La struttura opera
nell’ambito del progetto europeo “NetCet: rete per la tutela dei cetacei e
delle tartarughe marine nell’Adriatico”, di cui il Comune di Venezia è
coordinatore con il supporto tecnico del Museo di Storia Naturale, finanziato
dal programma di cooperazione Transfrontaliera Ipa Adriatico.
L’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia Massimiliano De Martin ha
ringraziato il personale del Museo di Storia Naturale, del Centro di primo
soccorso NetCet, del Centro Morosini oltre che i Servizi del Comune, per il
supporto, l’attenzione e le cure riservate agli esemplari di tartaruga
rinvenuti nel territorio, come nel caso di Elena e Serenity: “L’obiettivo
comune è quello di contribuire alla salvaguardia di specie sensibili come le
tartarughe marine, aiutando e sostenendo gli animali malati o feriti per poi
rimetterli in libertà una volta che sono guariti, come avvenuto questa
mattina al Lido di Venezia: sono tornate alla loro vita in natura due
esemplari di tartaruga Caretta caretta” ha spiegato l’assessore.
Proprio quest’anno l’Area Sviluppo, Promozione della Città e Tutela delle
tradizioni e del Verde pubblico del Comune, nella realizzazione
dell’obiettivo strategico dell’Ente “Tutela, cura e benessere degli animali”,
ha rinnovato, per ulteriori tre anni, il decennale accordo di collaborazione
con la Fondazione Musei Civici di Venezia, nello specifico proprio col Museo
Giacomo Ligabue, per il funzionamento del Centro di Primo soccorso NetCet.
Quello degli Alberoni è il primo e unico punto di raccolta degli esemplari
vivi in difficoltà e di quelli rinvenuti sul litorale veneziano. Si tratta
di un vero e proprio pronto soccorso, in grado di garantire una prima visita
veterinaria e una ragionevole stabilizzazione delle condizioni di salute
dell’animale, per permettergli di affrontare l’eventuale trasferimento in
una struttura di recupero adeguata o direttamente la liberazione, come nel
caso di Elena e Serenity.
Elena era stata trovata da una coppia a Sant’Erasmo, lo scorso 31 luglio: non
riusciva ad immergersi nelle acque. Al centro l’ha portata la Polizia
metropolitana. E’ stata reidratata, sottoposta ad esami del sangue,
radiografie e pulita dei balani, restando immersa in acqua dolce. Anche
Serenity, che ha preso il nome della barca che l’ha tratta in salvo, è stata
sottoposta a una serie di esami, faticava a deglutire ed è stata pian piano
svezzata. Da oggi sono entrambe di nuovo “a casa”, in mare. Resta in
convalescenza, al Centro Morosini, Giordana, arrivata qualche settimana fa
parecchio debilitata, con difficoltà respiratorie, ma in netto
miglioramento.
“Desidero ringraziare tutta la rete che ha permesso questo esito felice – ha
dichiarato Luca Mizzan, direttore del Museo di Storia Naturale di Venezia –
la Guardia Costiera, la rete NetCet, i colleghi della Fondazione Cetacea di
Riccione che curano gli animali più gravi che facciamo pervenire, la rete di
volontari che collabora con il recupero delle tartarughe, il Comune di
Venezia e la Protezione Civile, che ci sta ospitando in questa giornata per
il ritorno a casa di Elena e Serenity, il veterinario Alessandro Bellese,
responsabile veterinario del centro che ha curato gli animali, lo staff del
Museo di Storia Naturale, di Fondazione MUVE, e tutte le persone che
collaborano alla tutela e salvaguardia di questi splendidi animali”.
Luca Mizzan ha anche ricordato le buone pratiche da mettere in atto in caso
di ritrovamenti di tartarughe spiaggiate, non così rari nell’Adriatico: la
tartaruga marina, in particolare la Caretta caretta, è la specie più comune
nei nostri mari ed è una specie protetta. Se viene trovata in spiaggia o non
si muove stando in acqua, significa che l’animale si trova in difficoltà e
va sempre segnalata alle autorità competenti, ovvero la Guardia Costiera. E’
fondamentale non toccare l’animale, non tentare di rimuovere oggetti estranei
dal suo corpo, che sia plastica, parassiti o balani (cirripedi) perché ogni
intervento improvvisato può causare ulteriori danni.
La Fondazione Musei Civici è affidataria del servizio di supporto
scientifico e della gestione del Centro dal 2012, coordina i volontari locali
(CTLV – Coordinamento Tartarughe Litorale Veneto, Protezione Civile,
Associazioni locali) e i veterinari, nonché il trasferimento degli esemplari
più debilitati alla Fondazione Cetacea di Riccione e di altri centri di
recupero specializzati e autorizzati.
Il Comune provvede, attraverso il proprio servizio della Protezione Civile,
che già opera sul territorio in collaborazione con il CTLV, al recupero di
esemplari di tartarughe marine sul litorale veneziano e relativo trasporto al
Centro.
Maggiori informazioni sul progetto di studio e cura delle tartarughe
marine: https://msn.visitmuve.it/it/ricerca/settori/erpetologia-2/progetti/studio-tartarughe-marine/
Venezia, 26 agosto 2025
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