
(AGENPARL) – Tue 26 August 2025 Comunicato Stampa
Commissione di controllo per la rilevazione dei prezzi al consumo del Comune di Pordenone
Pordenone, 26/08/2025
Ieri si è riunita la Commissione di controllo per la rilevazione dei prezzi al consumo del Comune di Pordenone, presieduta dall’assessore alla statistica Walter De Bortoli e composta da Ispettorato del Lavoro di Pordenone, Camera di Commercio di Pordenone Udine, Confindustria Alto Adriatico, Confcommercio Ascom Pordenone, Confagricoltura, CISL UIL CGIL e ovviamente l’Ufficio di statistica del comune di Pordenone.
Commissione prezzi: cos’è e da chi è formata
Presso tutti i Comuni capoluogo che partecipano alla rilevazione dei prezzi al consumo dev’essere istituita la Commissione prezzi, avente compito di controllo sulle modalità di rilevazione dei prezzi, sulla corrispondenza tra prodotti indicati dall’Istat e quelli rilevati, sull’adeguatezza delle risorse utilizzate, sul rispetto delle indicazioni fornite da Istat. La Commissione, che ha anche il compito avanzare proposte per inserire nuovi prodotti nel paniere di rilevazione, occupa una posizione centrale nel sistema di rilevazione dei prezzi, rappresentando l’organo collegiale di garanzia della correttezza della rilevazione.
Presidente della Commissione Prezzi del Comune di Pordenone è l’assessore alla statistica Walter De Bortoli. L’attuale Commissione, in carica per il biennio 2024-2025, è costituita dall’ispettrice del Lavoro di Pordenone Paola Diana (e in sostituzione Michela De Lorenzi); dalla dirigente Fiorella Piccin dell’Ufficio di statistica della Camera di Commercio di Pordenone Udine; da Marco Veneziani di Confindustria Alto Adriatico, Silvia Gallai di Confcommercio Ascom Pordenone, Giancarlo Gaspardo di Confagricoltura; da Stefano Arnone di CISL, Pierantonio Rigo di UIL, Michela Papavero di CGIL e infine da Caterina Lorenzon, responsabile dell’Ufficio di statistica del Comune di Pordenone.
A cosa serve la rilevazione dei prezzi
La corretta rilevazione dei prezzi incide sulle tasche di tutti i cittadini ed è quindi di cruciale importanza: dall’indagine sulla variazione dei prezzi al consumo deriva il calcolo dell’inflazione misurato attraverso gli indici NIC (indice per l’intera collettività), FOI (famiglie operai e impiegati) e IPCA (indice armonizzato per i Paesi UE). Costituisce quindi la base per la rivalutazione monetaria di affitti e assegni di mantenimento. Il calcolo dell’inflazione è alla base delle politiche economiche del Paese, delle scelte di politica monetaria della BCE e delle azioni a sostegno delle famiglie, in particolare quelle a basso reddito.
Tutti abbiamo la percezione dell’inflazione quando andiamo a fare la spesa o paghiamo l’affitto. Ma una percezione non basta: occorre dare una misura corretta, affidabile e tempestiva, compito che l’ISTAT assegna anche a Pordenone, in particolare all’ufficio statistica. Pertanto la commissione prezzi del nostro Comune ha l’importante ruolo di garanzia per la collettività, riconosciuto fin dal lontano 1927, anno in cui nacque l’indagine sulla rilevazione dei prezzi.
Come illustrato dall’assessore Walter De Bortoli, per realizzare tale indagine il Comune di Pordenone mette in campo secondo le cadenze previste 6 rilevatori, i quali visitano oltre 500 esercizi commerciali della città e raccolgono dati di dettaglio riguardanti circa 5.000 prezzi. A tal proposito l’assessore ringrazia commercianti, albergatori, amministratori di condominio, studi medici, meccanici, liberi professionisti e molte altre categorie, per la disponibilità mostrata nel fornire ai rilevatori i prezzi di vendita di beni e servizi.
L’Istat agisce anche direttamente per la raccolta dei prezzi, al fine di garantire la migliore copertura della raccolta dei dati. Per esempio raccoglie digitalmente i prezzi dei prodotti di largo consumo venduti nelle catene dei supermercati, il canone di affitto delle abitazioni private (Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate), i carburanti per autotrasporto (MIMIT), i tabacchi (ADM Agenzia dogane e monopoli), l’energia elettrica (web scraping), alcuni medicinali di fascia A e C (Farmadati), automobili e moto (Quattroruote e Sanguinetti Editore) i trasporti (ferroviario, aereo, marittimo, bus extraurbano), i servizi di telefonia e postali, gli elettrodomestici e molti altri.
Riunione della Commissione
Durante l’assemblea svoltasi ieri, la Commissione ha preso atto della rilevazione dei prezzi raccolti nei mesi scorsi e ha affrontato il tema dei nuovi prodotti da inserire nel paniere di Istat dei beni da rilevare nel 2026. Ha inoltre avanzato nuove proposte che dovranno essere vagliate da Istat con lo scopo di garantire che l’insieme dei prezzi di beni e servizi rilevati risponda alle effettive scelte di consumo della tipica famiglia italiana: nel corso del tempo infatti, le abitudini cambiano anche in risposta a nuove esigenze, ai nuovi prodotti esistenti sul mercato e a nuovi stili di vita emergenti.
«Ringrazio i membri della Commissione prezzi – afferma il sindaco Alessandro Basso – per l’importante lavoro di controllo e garanzia che svolge per l’intero territorio. Mi complimento con i rappresentanti delle varie categorie presenti in Commissione per l’ottimo lavoro che svolge, in particolare per l’alta qualità delle proposte avanzate».
«««Come presidente della commissione – afferma l’assessore Walter De Bortoli – desidero che siano presi maggiormente in considerazione i servizi richiesti dalle famiglie come i centri estivi per bambini, attualmente non inclusi nella rilevazione. Nelle famiglie in cui i genitori lavorano e i nonni non possono garantire la loro collaborazione costante nell’accudire i nipoti durante l’estate, la scelta del centro estivo diventa essenziale. Quante ore al giorno, quante settimane, con quali servizi e a quali costi – conclude De Bortoli – sono tutte domande che i genitori cominciano a porsi già a fine aprile. In un attimo arriva giugno e occorre trovare una sistemazione che consenta ai bambini di divertirsi e agli adulti di portare avanti la vita professionale nel delicato equilibrio che è la conciliazione famiglia/lavoro».
«La commissione prezzi a Pordenone – sottolinea Stefano Arnone di CISL – ha mostrato di essere in linea con la situazione del resto d’Italia per quanto riguarda l’aumento dei prezzi. Nel contesto nazionale si registra un generale e spropositato aumento degli affitti, che porta con sé anche un notevole aumento del costo della spesa al supermercato. Attendiamo di vedere come andranno le cose con l’arrivo dell’inverno».
«I nostri associati – aggiunge Silvia Gallai di Confcommercio – stanno riscontrando che molti degli aumenti che si verificano sono dovuti all’aumento delle materie prime. Se da un lato c’è un incremento delle spese fisse come affitti o bollette, dall’altro è cresciuto il costo delle materie prime che loro utilizzano. Questo mette i nostri associati in serie difficoltà nell’andare avanti e mantenere personale».
Le fa eco Fiorella Piccin della CCIAA: «Anche noi siamo sensibili alle problematiche degli imprenditori. Sicuramente anche i piccoli imprenditori, proprio come i cittadini, subiscono la situazione attuale. Questa Commissione ci fornisce gli strumenti per conoscere la realtà dei fatti e ci consente di formulare delle proposte per affrontare la situazione attuale. Un lavoro tutt’altro che banale e per questo ringrazio la Commissione».
La stessa situazione è riscontrata da Giancarlo Gaspardo di Confagricoltura, che ammette: «Anche per l’agricoltura assistiamo ad un aumento dei prezzi e il settore è in netta sofferenza».
«Se alcuni anni fa i pensionati faticavano ad arrivare a metà mese – commenta Pierantonio Rigo di UIL – oggi fanno i salti mortali per giungere alla fine del mese. Con l’aumento dei prezzi e l’inflazione, le pensioni risultano sempre più esigue e insufficienti e ciò rappresenta un serio problema».
A conclusione interviene Michela De Lorenzi dell’Ispettorato del Lavoro: «La funzione sociale della commissione è sicuramente quella di garantire la qualità nella rilevazione dei prezzi. Solo con dati affidabili è possibile prendere decisioni e avviare iniziative che siano efficaci e rispondenti alle esigenze della popolazione».
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