
La Bosnia-Erzegovina si trova in una posizione di netto svantaggio nel panorama digitale dei Balcani, detenendo ufficialmente il primato per la connessione internet più lenta dell’intera regione, sia per le reti mobili che per quelle fisse. Questo dato, emerso dall’analisi di Speedtest di luglio 2025, evidenzia un significativo ritardo infrastrutturale e tecnologico rispetto ai Paesi vicini.
Dati a confronto
Secondo i dati riportati, la velocità media di download per l’internet mobile in Bosnia-Erzegovina si attesta a soli 29,65 Mbps. Un abisso se si confronta con la Macedonia del Nord (161,53 Mbps), l’Albania (104,11 Mbps) e persino la Serbia (71,70 Mbps).
La situazione non migliora per l’internet fisso, dove la Bosnia-Erzegovina raggiunge una media di appena 35,71 Mbps. Anche in questo caso, la differenza è notevole rispetto alla Serbia (92,21 Mbps) o al Montenegro (87,64 Mbps).
Le cause del ritardo
Il problema è multifattoriale. Tra le principali cause si annoverano la mancanza di investimenti significativi in infrastrutture moderne, a differenza dei Paesi limitrofi che stanno accelerando lo sviluppo delle reti 5G e della fibra ottica. A ciò si aggiungono ostacoli normativi e amministrativi che rallentano l’espansione del settore delle telecomunicazioni. Infine, una scarsa concorrenza sul mercato non spinge gli operatori a migliorare la qualità dei servizi o a ridurre i prezzi.
Le conseguenze per la società
Questa lentezza digitale non è solo un problema tecnico, ma ha ripercussioni concrete sulla vita quotidiana. Limita le opportunità nell’istruzione, ostacola lo sviluppo del business e incide negativamente sulla vita dei giovani, che si trovano svantaggiati in un mondo sempre più connesso.