
(AGENPARL) – Mon 25 August 2025 “Come Regione, abbiamo rappresentato tutta la nostra preoccupazione per
le lavoratrici, i lavoratori e le loro famiglie, e abbiamo chiesto prima di
tutto di ristabilire corrette relazioni che rispettino il ruolo delle
organizzazioni sindacali, per gestire insieme questo momento di grande
difficoltà. Abbiamo confermato la nostra volontà di mettere in campo
tutti gli sforzi e gli strumenti possibili per assicurare sostegno a
lavoratrici e lavoratori, come facciamo in ogni situazione di crisi
aziendale”.
Così Alessandra Nardini, assessora regionale al lavoro, a commento del
tavolo di crisi sulla conceria Pegaso Spa di Ponte a Cappiano (Fucecchio) a
cui ha partecipato con Valerio Fabiani, consigliere per le crisi aziendali
del presidente Eugenio Giani, le strutture dell’unità di crisi regionale e
quelle di Arti. Alla riunione erano presenti l’amministrazione comunale di
Fucecchio, con la sindaca Emma Donnini ed il vicesindaco Fabio Gargani, le
organizzazioni sindacali e il curatore giudiziale.
La Regione ha chiesto al curatore la disponibilità a valutare la
possibilità di attivare la cassa integrazione per cessazione, così da
dare un primo sostentamento ai dipendenti (attualmente senza stipendio), da
fare seguire a misure di politiche attive del lavoro (formazione e
incentivi) da parte della Regione e in modo anche da poter lavorare a
ipotesi di possibili alternative per la reindustrializzazione se ci fossero
realtà interessate. Da parte del liquidatore c’è stata un’apertura a
valutare la possibilità di attivare l’ammortizzatore sociale.
La Regione si era già occupata della conceria Pegaso, che è una delle
storiche realtà industriali del distretto conciario di Santa Croce
sull’Arno: nel novembre 2021 la società, che all’epoca occupava 40
dipendenti, aprì una procedura di licenziamenti collettivi per una parte
di questi. Dopo vari incontri, sia tecnici che nell’ambito del tavolo
istituzionale, a gennaio 2022 la società comunicò il ritiro della
procedura.
Ad oggi le lavoratrici e i lavoratori in forza sono 42 e il 6 agosto scorso
è stata dichiarata l’apertura della liquidazione giudiziale.