
(AGENPARL) – Mon 25 August 2025 COMUNICATO STAMPA
25 e 26 agosto a Venezia convegno sulle tecnologie biomediche frutto della partnership tra Ca’ Foscari e Kansai Medical University
Il 27 agosto sarà presso l’Istituto San Camillo IRCCS al Lido di Venezia e il 28 agosto presso l’Università degli Studi di Ferrara
APERTO IL CONVEGNO BIOMED 2025: A VENEZIA SBARCA LA RICERCA BIOMEDICA FRA INGEGNERIA, INFORMATICA E MEDICINA
La Rettrice Tiziana Lippiello: “questa importante partnership fra l’Ateneo e la Kansai Medical University di Osaka è simbolo di amicizia e di coraggio di innovare”
VENEZIA – L’Università Ca’ Foscari Venezia e la Kansai Medical University di Osaka hanno aperto oggi nell’Aula Magna di Ca’ Dolfin a Venezia “BioMed 2025″. Il convegno rappresenta una tappa fondamentale della collaborazione tra le due istituzioni, concretizzata nella creazione del Biomedical Research Hub congiunto, diretto dai professori Flavio Rizzolio (Ca’ Foscari) e Giuseppe Pezzotti (KMU). Il convegno, organizzato dal Dipartimento di Scienze Molecolari e Nanosistemi di Ca’ Foscari e dalla Kansai Medical University, vede la presenza anche rappresentanti della Regione Veneto, dell’IRCCS Ospedale San Camillo e dell’ULSS 3 Serenissima, a testimonianza del forte legame tra ricerca accademica e territorio.
La Rettrice dell’Università Ca’ Foscari Venezia, Tiziana Lippiello, aprendo i lavori ha sottolineato come questa importante partnership fra l’Ateneo e la Kansai Medical University di Osaka sia “simbolo di amicizia e di coraggio di innovare”. La Rettrice ha inoltre evidenziato come questa collaborazione “abbia caratteristiche di unicità, poichè per la prima volta un’università giapponese partecipa ad un hub in Italia, e di interdisciplinarità; un ponte tra medicina e ingegneria per promuovere soluzioni innovative alle sfide contemporanee, oltre che essere un’importante opportunità per le nostre studentesse i nostri studenti”.
A seguire sono intervenuti Tatsuo Kinashi, Presidente della Kansai Medical University, Pier Franco Conte, Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale San Camillo, Mario Bassano, AD di IRCCS San Camillo, Edgardo Contato, Direttore Generale della ULSS 3 Serenissima, Francesca Russo, Direttrice del Dipartimento per la Prevenzione, Prevenzione, sicurezza alimentare, veterinaria
della Regione Veneto, Giuseppe Pezzotti e Flavio Rizzolio, Direttori del Biomedical Research Hub – Ca’ Foscari University of Venice and Kansai Medical University.
Il convegno proseguirà martedì 26 agosto 2025 nel campus Scientifico di Via Torino, con sessioni di lavoro in gruppo e approfondimenti di laboratorio, il 27 agosto sarà presso l’Istituto San Camillo IRCCS al Lido di Venezia e il 28 agosto presso l’Università degli Studi di Ferrara.
Sarà un’occasione unica per esplorare le frontiere della ricerca biomedica e sottolinea l’impegno congiunto nel migliorare la salute umana e la qualità della vita attraverso l’integrazione di medicina, ingegneria e informatica biomedica.
Il Dottorato congiunto: un ponte tra Italia e Giappone
Uno dei momenti salienti di BioMed 2025 sarà la presentazione ufficiale del programma di Dottorato a doppio titolo in Ingegneria Fisica e Materiali (Ca’ Foscari) e Bioingegneria e Scienze Mediche (Kansai Medical University) da parte dei rispettivi coordinatori Flavio Rizzolio e Hirofumi Hitomi. Questa iniziativa d’avanguardia permetterà agli studenti di trascorrere un periodo di ricerca di almeno sei mesi a Osaka, ottenendo una doppia qualifica riconosciuta a livello internazionale.
Come spiega Flavio Rizzolio, co-direttore dell’Hub e coordinatore del dottorato di Ca’ Foscari: “Questo dottorato congiunto è un esempio tangibile del nostro impegno a formare giovani ricercatrici e ricercatori in grado di affrontare le sfide globali della biomedicina, fornendo loro una prospettiva internazionale e competenze multidisciplinari uniche.”
Il professore di chiara fama della Kansai Medical University e direttore del Centro di Ingegneria Biomedica della Kansai Medical University Giuseppe Pezzotti, aggiunge: “La collaborazione con Ca’ Foscari ci consente di unire le forze e le eccellenze dei nostri atenei, offrendo agli studenti opportunità di ricerca senza precedenti in settori cruciali come la medicina rigenerativa, la diagnostica e l’ingegneria biomedica”.
Un evento di respiro internazionale