
(AGENPARL) – Sat 23 August 2025 Oggetto: comunicato stampa
Si è spento Severo Ghidoni e con lui se ne va un pezzo di storia di Albinea
Ex operaio alla Lombardini Motori, aveva 96 anni.
Ha speso la sua vita aiutando la parrocchia e il mondo del calcio albinetano
ALBINEA (23 agosto 2025) Il 19 agosto, alletà di 96 anni, si è spento
Severo Ghidoni (detto Severino) e con lui se ne è andato un pezzo di storia
di Albinea.
Severino era molto conosciuto in paese, sia per quello che aveva fatto per
la comunità, sia per il suo carattere generoso, sorridente e sempre
disponibile verso chiunque incontrasse.
Nato e cresciuto ad Albinea, viveva in via Crocioni 1. Sposato il 14
novembre 1952 con Cesira Mazzacani, aveva avuto due figli: Mario ed Enrica,
che gli hanno dato due nipoti: Matteo e Stefano. Negli ultimi anni di vita
della moglie, segnati dalla malattia che ne aveva causato la morte nel 2021,
si era dedicato con amore alla sua cura, che era diventata la sua più
importante ragione di vita.
Figlio di contadini, Severino aveva iniziato lavorando nei campi per poi
diventare, fino alla pensione, operaio della Lombardini Motori di Reggio.
Suo padre Giuseppe era stato fondamentale nel far sì che la chiesa di San
Gaetano sorgesse dove la vediamo oggi. In quel luogo infatti prima cera un
terreno agricolo di proprietà di una famiglia modenese, di cui Giuseppe era
mezzadro. Fu il padre di Severino a convincerli a vendere la terra alla
curia e a permettere così la costruzione della chiesa.
Severino amava molto il mondo del calcio. Da ragazzo aveva calcato il
terreno di gioco e poi era rimasto a dare una mano alla costruzione del
tempio dello sport albinetano: il campo sportivo Picchi, creato tra chiesa
e la strada provinciale. Nel fare ciò aveva affiancato don Giuseppe Bassissi
e Guido Nasi, che ara anche suo cognato. Era sempre pronto a offrire aiuto
alla società di calcio dellUs Albinea, poi diventata United Albinea, di
cui, tra le altre cose, era stato lo storico gradalinee.
Dopo essere andato in pensione aveva dato una mano nelledicola del paese.
Aveva venduto migliaia di figurine a centinaia di ragazzi albinetani, ed era
solito portare il giornale in piazza agli operai di Albinea che dovevano
scendere in città a lavorare. La consegna avveniva al volo, per non far
perdere loro tempo prezioso. Un gesto questo che la dice lunga sullempatia
e la generosità che lo contraddistinguevano.
Frequentava il Circolo albinetano e, fino a qualche mese fa lo si poteva
vedere, la mattina molto presto sotto i portici di Fola, intento a fare
colazione con il suo quotidiano sottobraccio.
Il funerale di Severino si è svolto giovedì 21 agosto e il suo corpo riposa,
insieme a quello della moglie Cesira, nel cimitero di Caselline.
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Marco Barbieri