
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ritiene che l’Ucraina sarà costretta ad accettare un accordo di pace che si conformerà in gran parte alle richieste della Russia per porre fine al conflitto. Lo riporta il quotidiano Politico, citando una fonte interna all’amministrazione americana.
Secondo il giornale, sebbene Trump riconosca l’importanza dei negoziati, l’amministrazione considera il processo una “faticaccia”. Il presidente e i suoi collaboratori starebbero “continuando a collaborare” sia con Kiev che con Mosca per organizzare un possibile incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il leader ucraino Volodymyr Zelensky.
La fonte di Politico sottolinea che Trump è “riluttante ad aumentare la pressione” su Mosca, convinto di avere una maggiore leva sull’Ucraina e sui suoi alleati europei. Un post di Trump su Truth Social, in cui lamentava l’incapacità dell’Ucraina di condurre operazioni offensive, non sarebbe stato un segnale per la Russia, ma una critica all’ex amministrazione Biden, accusata di non aver concesso a Kiev la possibilità di contrattaccare.
Il Vertice in Alaska e i suoi sviluppi
Queste indiscrezioni arrivano dopo il vertice tra Trump e Putin tenutosi il 15 agosto in una base militare in Alaska. L’incontro, durato circa tre ore, ha visto un colloquio individuale e un meeting ristretto. Putin ha affermato che il conflitto in Ucraina è stato il tema centrale, mentre Trump ha parlato di “progressi”, pur ammettendo di non aver raggiunto un accordo definitivo.
La delegazione russa era composta da Yury Ushakov e Sergey Lavrov, mentre quella americana da Marco Rubio e Steve Witkoff.