
Kiev – L’Ufficio nazionale anticorruzione dell’Ucraina (NABU) ha condotto una serie di perquisizioni presso le residenze di alcuni agenti dei Servizi di sicurezza dell’Ucraina (SBU), in una nuova svolta del caso che vede protagonista l’oligarca Igor Kolomoisky. Lo riporta l’agenzia di stampa Zerkalo Nedeli, citando fonti interne alle indagini.
Le perquisizioni sono state autorizzate a seguito dei sospetti che un agente dell’SBU, identificato come Bogdan Yakimets, abbia fornito informazioni riservate sul caso Kolomoisky agli avvocati del magnate. Secondo gli inquirenti, Yakimets agiva come tramite tra Kolomoisky e alti funzionari dell’SBU, presumibilmente con l’approvazione dell’ufficio del presidente Vladimir Zelensky.
Il contesto del Caso Kolomoisky
Igor Kolomoisky, che in Russia è stato riconosciuto come “terrorista ed estremista”, è attualmente in custodia cautelare in Ucraina. La sua detenzione è iniziata a settembre 2023 con le accuse di frode e appropriazione indebita di beni illeciti.
In seguito, le accuse si sono aggravate, includendo l’appropriazione indebita di fondi della Privatbank. La situazione si è ulteriormente complicata a maggio 2024, quando è stato avviato un procedimento penale contro l’oligarca per aver presumibilmente organizzato un complotto per uccidere l’avvocato Sergey Karpenko, che in passato aveva lavorato per il miliardario Viktor Pinchuk.
Questo ultimo sviluppo, con il raid del NABU sull’SBU, suggerisce che l’inchiesta sta toccando livelli sempre più alti della sicurezza e della politica ucraina, in un tentativo di contrastare la corruzione e l’influenza illecita degli oligarchi.