
(AGENPARL) – Fri 22 August 2025 Comunicato stampa
Aseop insieme al Policlinico di Modena per gestire l’inquinamento acustico e luminoso in Terapia intensiva
Donate cuffie e occhiali specifici per i pazienti ricoverati e vigili
Modena, venerdì 22 agosto 2025 – ASEOP, l’Associazione per il Sostegno dell’Oncoematologia Pediatrica ancora una volta vicina agli ospedali modenesi. In questo caso, ASEOP ha donato circa 1.500 euro all’AOU di Modena che hanno consentito l’acquisto di 10 cuffie per l’inquinamento acustico (8 per pazienti adulti 2 per pazienti pediatrici) e di 10 occhiali contro inquinamento visivo (sempre 8 per pazienti adulti e 2 per pazienti pediatrici) destinate alla Terapia Intensiva del Policlinico di Modena, diretta dal prof. Massimo Girardis. Si tratta di device sanificabili di volta in volta. Scopo della donazione, che rientra nei progetti di Umanizzazione delle cure promossi dall’AOU di Modena, è quello creare un ambiente più confortevole per i pazienti vigili ricoverati in Terapia Intensiva. Il progetto realizzato grazie ad ASEOP si chiama Gestione dell’inquinamento acustico e luminoso in Terapia Intensiva per il benessere del paziente.
La donazione è stata consegnata nei giorni scorsi nel corso di una piccola cerimonia alla presenza di Andrea Ziglio, Direttore sanitario AOU di Modena, di Erio Bagni, Presidente di ASEOP, Francesca Rebecchi, Consigliere ASEOP, di Massimo Girardis, Direttore della Terapia Intensiva, di Lucia Serio, Anestesista e rianimatrice del Policlinico, di Daniela Magnani, Coordinatrice infermieristica della TIPO, di Ilenia Doronzo, referente del Coordinamento, Gestione e Sviluppo dei Progetti di Umanizzazione delle Cure.
“A nome di tutta la Direzione desidero ringraziare ASEOP per la generosa donazione di cuffie e occhiali destinati a ridurre l’inquinamento acustico e luminoso nelle terapie intensive – ha dichiarato Andrea Ziglio, Direttore Sanitario dell’AOU di Modena – Si tratta di dispositivi che offrono protezione e comfort, senza però isolare completamente il paziente dall’ambiente circostante, contribuendo a ridurre lo stress e a rendere, per quanto possibile, più serena l’esperienza del ricovero. Questa iniziativa si inserisce pienamente nel percorso di umanizzazione delle cure che l’Azienda sta portando avanti, ponendo sempre al centro la persona ricoverata, con i suoi bisogni non solo clinici, ma anche bio-psicosociali“.
“Quando mi è stato chiesto di poter contribuire alla donazione di queste cuffie e di questi occhiali ho compreso subito l’importanza del progetto – ha confermato Erio Bagni, Presidente di ASEOP – 25 anni fa sono stato ricoverato in terapia intensiva per qualche tempo e ricordo bene il fastidio delle luci e dei rumori quando ci si trova all’interno di un reparto così delicato. Questi due presidi miglioreranno sicuramente la qualità di vita delle persone ricoverate in rianimazione, con l’augurio che possano presto farne a meno e tornare a casa. Per ASEOP è un progetto importante in quanto sappiamo che anche i nostri ragazzi a volte hanno usufruito delle amorevoli cure di questo reparto, che sono state rivolte anche ai loro genitori, aspetto molto importante in situazioni di così grande fragilità”.
“Cuffie e occhiali per ridurre il delirio e il distress, cioè l’ansia, rappresentano uno strumento importante per migliorare il comfort e ridurre il rumore e l’esposizione alla luce – ha spiegato Massimo Girardis, Direttore della Terapia Intensiva e – che ci aiuta a risolvere uno dei problemi più frequenti in Terapia intensiva che è quello del distress dei pazienti e del delirio. Ci sono diverse strategie per ridurre il delirio, ma una tra tutte è quella di diminuire il rumore e l’esposizione alla luce. Ridurre il rumore in terapia intensiva è molto complesso, perché c’è il rumore degli allarmi, dei ventilatori, dei monitor oltre che dall’attività dei sanitari. Queste cuffie poi hanno la possibilità anche di avere di ricevere all’interno delle informazioni, dei messaggi, della musica e questo chiaramente permette al paziente un miglior comfort e soprattutto una riduzione del delirio”.