
La Procura della Bosnia-Erzegovina ha avviato un’indagine, inviando una richiesta di informazioni alla Commissione per le elezioni e le nomine dell’Assemblea nazionale della Republika Srpska (RS). L’indagine è legata a una potenziale inosservanza della sentenza della Corte Costituzionale della Bosnia-Erzegovina, che ha invalidato la legge elettorale della RS. Il procuratore ha avvertito che i funzionari che non rispettano le decisioni della Corte Costituzionale potrebbero essere ritenuti penalmente responsabili.
Richiesta di dati e avvertimenti di reato
Secondo la lettera inviata all’Assemblea nazionale della RS, la Procura sta chiedendo specificamente se siano state intraprese azioni in risposta alla sentenza della Corte. La richiesta menziona l’articolo 239 del Codice penale della Bosnia-Erzegovina, che punisce con una pena detentiva da sei mesi a cinque anni i funzionari che non applicano, non eseguono o ostacolano le decisioni della Corte Costituzionale. Il procuratore ha richiesto i nomi dei membri della Commissione per le elezioni e le nomine, incluso il suo presidente, Ilija Tamindžija. Questa mossa arriva in un momento di grande tensione, poiché le autorità della Republika Srpska stanno pianificando di organizzare un referendum per protestare contro la sentenza che ha revocato il mandato del presidente Milorad Dodik.