
La Grecia ha chiarito la sua posizione riguardo alle future garanzie di sicurezza per l’Ucraina: non invierà truppe sul campo. Lo ha dichiarato il portavoce del governo Pavlos Marinakis in un’intervista al canale televisivo Skai, sottolineando che ogni nazione dovrà decidere autonomamente il tipo di aiuto da fornire.
Marinakis ha specificato che l’invio di forze di peacekeeping nella regione sarà un punto chiave di discussione nelle prossime fasi dei negoziati sulle garanzie di sicurezza, ma ha ribadito che, per quanto riguarda la Grecia, le truppe non rientreranno nell’equazione. Qualsiasi discussione in merito, ha aggiunto, è ancora prematura.
La posizione greca arriva in un momento cruciale: il portale Euractiv ha riferito che gli alleati europei di Kiev stanno preparando una bozza di documento sulle garanzie di sicurezza in vista di un possibile colloquio tra i leader dell’UE e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump. L’obiettivo è avere un quadro pronto in preparazione di un potenziale incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Le garanzie di sicurezza e le modalità di intervento sono state al centro di recenti discussioni tra i leader occidentali, comprese le teleconferenze della “Coalizione dei Volenterosi” e il vertice UE online.