(AGENPARL) - Roma, 20 Agosto 2025L’Istituto Professionale “Luigi Einaudi” di Varese si conferma una scuola d’eccellenza con il suo ambizioso progetto “Matrix 4+2”, che si è classificato al primo posto in Lombardia per la selezione delle proposte progettuali per la realizzazione di campus formativi (Allegato n. 9 – Graduatoria regione Lombardia – Area Centro-Nord). Questo prestigioso risultato premia una visione che mira a trasformare l’istituto in un vero e proprio ecosistema formativo, profondamente radicato nel territorio e proiettato verso le professioni del futuro.
Un campus all’avanguardia per le professioni del futuro
Il progetto “Matrix 4+2” nasce per dare nuova forma alla filiera tecnico-professionale nei settori della Cultura e Spettacolo e dei Servizi Commerciali. Il campus, che sorgerà nella sede centrale di Varese, è stato concepito per offrire un ambiente dinamico e altamente tecnologico. I sei laboratori immersivi previsti includono uno studio cinematografico e teatrale, una sala regia digitale, un laboratorio di postproduzione multimediale e uno spazio di smart retail & marketing.
Gli studenti avranno l’opportunità di imparare “facendo”, utilizzando tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, i visori VR e il green screen. Un elemento distintivo è l’Heritage Point & Hub Metaverso che valorizzerà in chiave digitale il sito UNESCO del Monte San Giorgio, grazie alla collaborazione con la Comunità Montana del Piambello.
Un modello di collaborazione e inclusione
L’Einaudi si distingue per la sua forte connessione con il territorio, attraverso collaborazioni con università, enti formativi e istituzioni come la Provincia di Varese e la Camera di Commercio. Il campus sarà un luogo aperto non solo agli studenti dell’istituto, ma anche ad altre scuole e realtà esterne, con l’obiettivo di combattere la dispersione scolastica e promuovere l’innovazione educativa.
La Dirigente Scolastica Samantha Emanuele sottolinea come «il progetto del Campus sia stato progettato partendo dai bisogni dei giovani, per avvicinarli a realtà lavorative avanzate e alle professioni del futuro, senza trascurare l’aspetto educativo e di sostegno tipico dell’età adolescenziale. Abbiamo immaginato spazi dinamici, dagli studios cinematografici di ultima generazione agli ambienti di simulazione con l’intelligenza artificiale, integrati con esperienze di outdoor education e con la condivisione di attività insieme a numerose realtà esterne. In questo modo l’aula smette di essere un luogo chiuso e diventa uno spazio vivo, sano e stimolante, capace di accendere nei ragazzi curiosità, competenze e progettualità».



