
(AGENPARL) – Tue 19 August 2025 https://www.aduc.it/articolo/come+musica+influisce+sulla+connettivita+cerebrale_39691.php
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Come la musica influisce sulla connettività cerebrale. Il pentagramma è tutta salute
Che l’allenamento musicale faccia bene al cervello, lo sospettavano in molti. Ma ora uno studio della Baycrest Academy for Research and Education (Canada) in collaborazione con l’Accademia Cinese delle Scienze, pubblicato sulla rivista scientifica “PLOS Biology”, mostra qualcosa di sorprendente: suonare uno strumento per tutta la vita potrebbe davvero proteggere il cervello dall’invecchiamento, in particolare nella capacità di distinguere le parole in ambienti rumorosi.
Con l’età, il nostro cervello tende a “iperattivarsi” per compensare il calo delle funzioni sensoriali e cognitive, soprattutto quando ascolta il parlato in mezzo al rumore. Questa sovraregolazione, però, non sempre aiuta: a volte è inefficiente e conduce a prestazioni meno vantaggiose.
Lo studio ha coinvolto 74 persone suddivise in tre gruppi fra anziani musicisti e anziani e giovani non musicisti.
Durante un compito di ascolto in ambienti rumorosi, la risonanza magnetica funzionale ha rivelato che i non musicisti anziani mostrano una forte iperattivazione delle connessioni neurali mentre gli anziani musicisti hanno mantenuto modelli cerebrali più simili ai giovani, con un’attivazione più efficiente e minor stress neurale.
Secondo i ricercatori è la riserva cognitiva: le esperienze accumulabili nella vita — come la pratica musicale — creano una sorta di “cuscinetto” contro il declino cerebrale.
“La musica non solo è arte, ma è anche ginnastica per il cervello,””spiega il professore Yi Du, coautore dello studio. “I musicisti mostrano una migliore connettività tra le aree uditive e motorie, il che facilita l’elaborazione dei suoni anche in condizioni difficili.”
L’allenamento musicale a lungo termine modifica le reti neurali coinvolte nell’elaborazione del parlato in ambienti rumorosi, in particolare il flusso uditivo. I musicisti anziani mostrano connessioni più efficienti e modelli spaziali simili ai giovani, anziché la tipica iperattivazione compensatoria degli attempati non musicisti.
Durante la memorizzazione di frammenti musicali, in pochi millisecondi si attiva non solo la corteccia uditiva primaria e secondaria, ma un’ampia rete che include ippocampo, la struttura arcuata situata nella parte mediale del cervello e altre che svolgono ruoli chiave nell’elaborazione sensoriale, emotiva e cognitiva. Questa connettività funzionale supporta l’incorporazione dei suoni in memoria.
La capacità musicale individuale si associa all’organizzazione della connettività tra aree frontali e parietali. Chi possiede connessioni più forti in questa rete ottiene punteggi migliori in compiti percettivi musicali, suggerendo che la musicalità sfrutta meccanismi generali di controllo cognitivo.
Anche il semplice ascolto della musica stimola il sistema dopaminergico e rafforza i circuiti di ricompensa, modulando la comunicazione tra amigdala, corteccia prefrontale e circuiti cerebrali che si attivano quando il cervello è a riposo. Questo potenziamento sensoriale-emotivo aumenta la plasticità sinaptica e il benessere psicofisico.
Il complesso interplay – cioè l’interazione dinamica e reciproca tra chi suona e chi ascolta – rafforza reti multiple che vanno dall’elaborazione uditiva alla memoria, fino al sistema della ricompensa, consolidando la neuroplasticità e preservando l’efficienza cerebrale nel tempo.
Questi risultati potrebbero aprire nuove strade per prevenire il declino cognitivo negli anziani attraverso programmi di educazione musicale. Non si tratta di diventare virtuosi del pianoforte, ma di stimolare il cervello con attività strutturate e sensorialmente ricche.
In sintesi, se qualcuno ha sempre sognato di suonare il violino o cantare nel coro del quartiere, forse è proprio il momento giusto. Non soltanto per coltivare una passione ma anche per migliorare la propria salute mentale.
Articolo pubblicato sul quotidiano LaRagione del 19 Agosto 2025
Primo Mastrantoni, presidente comitato tecnico-scientifico di Aduc
COMUNICATO STAMPA DELL’ADUC
URL: http://www.aduc.it
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