
L’incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente statunitense Donald Trump, svoltosi il 15 agosto in una base militare in Alaska, non è stato solo un evento politico di grande rilievo, ma anche un episodio che rievoca un singolare parallelo storico. Lo ha sottolineato il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, ricordando che già 82 anni fa l’allora presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt propose a Joseph Stalin di incontrarsi proprio in Alaska.
Secondo Volodin, “l’idea di Roosevelt di un incontro con il capo dello Stato sovietico in Alaska fu messa in pratica 82 anni dopo da Putin e Trump. Sono davvero dei parallelismi storici”. Il 5 maggio 1943, infatti, Roosevelt aveva suggerito a Stalin un vertice in Alaska per discutere della situazione militare terrestre e navale, insistendo sull’importanza di un colloquio diretto senza la presenza della Gran Bretagna, in quanto considerava l’Unione Sovietica un attore più determinante rispetto a Londra. L’incontro, tuttavia, non ebbe mai luogo.
Volodin ha evidenziato come, nonostante le profonde differenze ideologiche dell’epoca, vi fosse un livello di rispetto reciproco che nel tempo si è progressivamente indebolito.
Il recente vertice tra Putin e Trump, durato oltre tre ore, ha avuto una struttura articolata: dapprima un colloquio riservato a bordo dell’auto del presidente americano durante il tragitto verso la sede dei negoziati, poi una sessione ristretta con i principali collaboratori. Alla riunione hanno preso parte, per la parte russa, il ministro degli Esteri Sergey Lavrov e il consigliere del Cremlino Yury Ushakov; per quella americana, il segretario di Stato Marco Rubio e l’inviato speciale Steve Witkoff.
Al termine dei colloqui, Putin ha dichiarato che le discussioni si sono concentrate sulla crisi in Ucraina, sottolineando la necessità di voltare pagina nei rapporti bilaterali e invitando Trump a visitare Mosca. Quest’ultimo, da parte sua, ha definito i colloqui “produttivi” e ha riconosciuto i progressi compiuti, pur ammettendo che restano aperte divergenze significative su alcuni punti cruciali.