
(AGENPARL) – Sun 17 August 2025 *M5S Terni: “L’assessora Bordoni e la favola della città che non c’è. Tra
promesse mai mantenute e spazi culturali chiusi, l’estate simbolo del
fallimento amministrativo”*
Rispondiamo al tentativo dell’assessora Bordoni, che ha avuto l’ardire di
difendere l’indifendibile, ricorrendo a una fantasia più degna di un
romanzo che di un’amministrazione pubblica.
Forse l’assessora alla Cultura Michela Bordoni abita in un’altra città.
Perché se vivesse davvero a Terni, si sarebbe accorta che l’estate “viva”
da lei raccontata nel comunicato somiglia più a un dépliant turistico della
“Valle incantata” che alla realtà quotidiana che vivono i cittadini, fatta
di eventi cancellati, spazi chiusi e una crisi culturale senza precedenti.
Se questa è l’estate “viva” della Bordoni, non osiamo immaginare cosa
consideri “morta”.
Si sarebbe accorta, ad esempio, che lei e il sindaco Bandecchi sono
riusciti in un’impresa storica: far perdere a Terni l’edizione locale di
Umbria Jazz, l’unico evento di respiro internazionale che faceva tappa in
città e che portava turisti da tutta Italia. Si sarebbe accorta che dal
mese di maggio il B-Side – lo spazio che avrebbe dovuto raccogliere
l’eredità dell’ex FAT Art Club – è chiuso a tempo indeterminato, privando
il CAOS e i cittadini di un punto vitale di aggregazione culturale. E si
sarebbe accorta che il Letz Festival, capace fino allo scorso anno di
richiamare 100 mila presenze da giugno a settembre, quest’anno non è
nemmeno stato organizzato, lasciando l’Anfiteatro Romano sbarrato e
silenzioso proprio nel cuore dell’estate.
Non basta sventolare l’elenco di una sessantina di iniziative (tra l’altro
non verificabile da nessuna parte) diffuse tra frazioni e periferie per
parlare di “cartellone ricco”. Un conto è un festival di caratura nazionale
che muove decine di migliaia di spettatori e genera turismo e indotto
economico; ben altro sono piccoli eventi locali che raccolgono poche decine
di persone. Metterli sullo stesso piano è come confondere la Champions
League con una partitella al campetto. Ma la contraddizione più clamorosa
emerge dai numeri: mentre l’assessora proclama “noi governiamo e portiamo
risultati”, i dati turistici raccontano tutt’altro. Nel 2024 Terni ha
registrato un crollo del –9% di presenze rispetto all’anno precedente,
passando da oltre 300 mila pernottamenti a 278.263. Nel resto dell’Umbria,
invece, le presenze sono cresciute del +6,3%. Un risultato che si commenta
da solo e che smonta, pezzo dopo pezzo, la favola di una città viva e
attrattiva. E c’è un’ultima nota surreale: nel suo comunicato la Bordoni
parla di eventi, dimenticando che proprio a causa di questi numeri la
delega sugli eventi le è stata tolta a febbraio e affidata all’assessora
Salinetti, che da allora è letteralmente scomparsa dai radar. Non pervenuta.
Su un punto siamo d’accordo: il bando del 2019 per la gestione del polo
museale e teatrale, scritto dalla precedente giunta di destra, era privo di
visione e destinato a produrre problemi. Ma questo non assolve in alcun
modo la giunta Bandecchi dalle proprie responsabilità. Il capitolato
prevede strumenti chiari: vigilare sul concessionario, applicare penali e,
nei casi più gravi di sospensione o abbandono del servizio, arrivare fino
alla risoluzione del contratto. La chiusura a tempo indeterminato del
B-Side non è una semplice “difficoltà di programmazione”: è un
inadempimento che compromette la fruibilità complessiva del CAOS e che il
Comune ha il dovere di affrontare con fermezza, non di minimizzare con
slogan e comunicati autocelebrativi.
La morale è semplice: non conta quanti eventi si elencano in un comunicato,
ma quante persone li riempiono davvero. E a Terni, quest’estate, i posti
vuoti parlano molto più forte di qualsiasi slogan.
*Gruppo territoriale Movimento 5 Stelle Terni*