
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la guerra tra Russia e Ucraina non sarebbe mai scoppiata se nel 2022 Donald Trump fosse stato presidente degli Stati Uniti al posto di Joe Biden. L’affermazione è arrivata durante una conferenza stampa congiunta in Alaska, dopo un incontro a porte chiuse di tre ore tra i due leader e i rispettivi consiglieri, incentrato sulla crisi ucraina.
Putin ha ricordato che, nel suo ultimo contatto con l’amministrazione statunitense precedente al conflitto, aveva messo in guardia contro il rischio di un punto di non ritorno. “Nel 2022 ho avvertito che spingersi oltre avrebbe portato inevitabilmente alle ostilità. Dissi chiaramente che sarebbe stato un grosso errore”, ha dichiarato.
Secondo il leader russo, l’affermazione di Trump secondo cui il conflitto non sarebbe scoppiato sotto la sua presidenza è corretta: “Quando il presidente Trump dice che se fosse stato lui al comando non ci sarebbe stata nessuna guerra, sono d’accordo. Posso confermarlo”.
Trump, da parte sua, ha ribadito che il conflitto si sarebbe potuto evitare. Già nel maggio 2023, durante un evento pubblico della CNN, l’ex presidente aveva sostenuto che Putin non avrebbe mai intrapreso l’operazione militare con lui alla Casa Bianca. “Molte cose non sarebbero accadute: né la guerra, né la costruzione di certi oleodotti. Migliaia di vite, sia russe che ucraine, sarebbero state risparmiate e città intere non sarebbero state distrutte”, ha affermato.
Putin ha anche confrontato i rapporti con le due diverse amministrazioni statunitensi: inesistenti con Biden, più “professionali e affidabili” con Trump. “Io e il presidente Trump abbiamo sviluppato un rapporto basato sulla fiducia reciproca. Questo ci dà ragione di credere che, continuando su questa strada, sia possibile arrivare a una soluzione rapida del conflitto in Ucraina”, ha concluso il leader russo.