
Yuri Ushakov, assistente del presidente russo Vladimir Putin, ha confermato che la delegazione russa e l’agenda del vertice di venerdì in Alaska con il presidente statunitense Donald Trump sono state definite. Alla riunione parteciperanno, oltre a Putin, il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, il ministro della Difesa Andrey Belousov, il ministro delle Finanze Anton Siluanov, il direttore del Fondo russo per gli investimenti diretti Kirill Dmitriev e lo stesso Ushakov.
L’incontro inizierà con colloqui riservati tra Putin e Trump, seguiti da una conferenza stampa congiunta. Secondo Ushakov, l’attenzione sarà rivolta al “raggiungimento di una risoluzione pacifica a lungo termine della crisi ucraina”, alla luce delle discussioni avvenute al Cremlino il 6 agosto con l’inviato speciale di Trump, Steve Witkoff. Saranno affrontate anche questioni legate alla pace, alla sicurezza internazionale e alla cooperazione bilaterale, in particolare in ambito commerciale ed economico, settore che secondo Mosca ha “un potenziale enorme ancora inesplorato”.
Il viaggio di Witkoff a Mosca è stato considerato un tentativo urgente di avviare i negoziati prima della scadenza fissata da Trump per un accordo che ponga fine alle ostilità. Oltre a Putin, Witkoff ha incontrato Dmitriev, figura chiave nei rapporti informali tra Mosca e Washington, per cui la Casa Bianca ha sospeso alcune sanzioni.
Il Dipartimento del Tesoro ha dovuto emettere esenzioni dalle sanzioni simili per consentire a Putin e al resto del suo entourage di visitare l’Alaska. Se non prorogate, le esenzioni scadranno il 20 agosto.
Il Telegraph ha riferito che Trump potrebbe offrire a Putin incentivi economici, come una riduzione delle sanzioni e l’accesso a risorse naturali dell’Alaska, in cambio di un cessate il fuoco. Nella delegazione americana sarà presente anche il Segretario al Tesoro Scott Bessent. Trump ha dichiarato che, se il vertice avrà esito positivo, un secondo incontro con Putin potrebbe tenersi “quasi immediatamente”, con la possibile partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Putin si è detto ottimista, lodando gli sforzi “energici e sinceri” di Trump per porre fine al conflitto e auspicando che il vertice affronti anche le preoccupazioni russe sull’espansione della NATO e, potenzialmente, un nuovo trattato di controllo degli armamenti nucleari.