
(AGENPARL) – Wed 13 August 2025 VULCANI | Etna, nuovo archivio di dati satellitari sull’eruzione del 2025
Pubblicato un dataset open access per il monitoraggio dell’attività
vulcanica
*[Roma, 13 agosto 2025]*
È stato pubblicato sulla rivista Scientific Data un nuovo archivio di dati
satellitari sull’eruzione dell’Etna del febbraio 2025. Il dataset,
realizzato da un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e
Vulcanologia (INGV), Osservatorio Etneo coordinato da Gaetana Ganci,
raccoglie per la prima volta una serie di prodotti derivati da immagini
acquisite da diversi satelliti, integrati per fornire una visione completa
e ad alta frequenza dell’evoluzione dell’evento eruttivo.
Tra i dati utilizzati figura il nuovo satellite europeo Meteosat di Terza
Generazione (MTG), che grazie al sensore Flexible Combined Imager (FCI) ha
permesso di acquisire immagini nell’infrarosso ogni 10 minuti con una
risoluzione di 2 km. A supporto sono stati impiegati anche sensori come
MODIS, VIIRS, SEVIRI, PlanetScope, SkySat, Pléiades e TROPOMI, consentendo
una copertura multispettrale e a varie scale di dettaglio.
Il dataset comprende stime dei tassi di effusione e dei volumi di lava
emessi, elaborate con il sistema di monitoraggio termico satellitare
CL-HOTSAT; mappe ad alta risoluzione dell’estensione e della morfologia dei
campi lavici, ottenute da immagini PlanetScope e SkySat; calcoli dello
spessore dei depositi lavici realizzati a partire da modelli digitali di
superficie derivati da immagini Pléiades; e misurazioni giornaliere delle
emissioni di anidride solforosa (SO₂) da dati TROPOMI, elaborate con
tecniche di Intelligenza Artificiale.
I dati sono stati verificati con osservazioni sul terreno, mostrando
un’elevata corrispondenza tra i diversi metodi di calcolo del volume di
lava e una precisione delle mappe delle colate nell’ordine di poche decine
di metri. Anche le misurazioni delle emissioni di gas hanno confermato la
loro sincronizzazione con le fasi più intense dell’eruzione.
Questo lavoro evidenzia il ruolo centrale dell’INGV nell’integrazione di
dati satellitari provenienti da fonti diverse per un monitoraggio quasi in
tempo reale dell’attività vulcanica. Le informazioni così ottenute possono
supportare valutazioni tempestive della pericolosità, migliorare la
mappatura delle aree interessate dalle colate laviche e offrire una
comprensione più approfondita dei processi eruttivi, contribuendo alla
gestione del rischio e delle emergenze.
Tutti i dati sono disponibili in open access con licenza CC BY 4.0 al link:
accompagna il dataset è consultabile su Scientific Data al link:
https://doi.org/10.1038/s41597-025-05545-0.
Figura – Serie temporale dei prodotti derivati da dati satellitari durante
l’eruzione dell’Etna del 2025. (a) Stima del tasso di effusione (TADR)
ricavato dai dati SEVIRI (diamanti gialli), FCI (diamanti verdi), MODIS
(diamanti rossi) e VIIRS (diamanti blu) e massa totale di SO2 ricavata da
TROPOMI (barre grigie); (b) evoluzione del campo lavico ricavato dalle
immagini Skysat e Planetscope; (c) depositi vulcanici calcolati dalla
differenza di DSM ottenuti da immagini Pléiades
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