
(AGENPARL) – Wed 13 August 2025 COMUNICATO STAMPA
PRESENTATO IL NUOVO ACCORDO INTEGRATIVO REGIONALE CON I MEDICI DI MEDICINA GENERALE
È stato presentato questa mattina dal presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, dal vice presidente e assessore alla Salute, Filippo Saltamartini, il nuovo Accordo integrativo regionale per i medici di medicina generale (MMG), sottoscritto con le parti sindacali FIMMG, SNAMI, SMI, FMT, CISL Medici. Alla presentazione sono intervenuti il direttore del Dipartimento Salute Antonio Draisci, il rappresentante FIMMG Paolo Misericordia, e la rappresentante SMI Alessandra Moraca.
L’accordo rappresenta un provvedimento strategico che introduce importanti novità per potenziare l’assistenza sanitaria sul territorio, in linea con le direttive nazionali e con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Si inserisce in un quadro complesso, segnato dalla carenza di personale medico, e mira a rendere pienamente operative le Case della Comunità e a riorganizzare i servizi per garantire una risposta più efficace e vicina ai bisogni dei cittadini marchigiani.
“Sono convinto che con questo accordo si potrà potenziare la sanità marchigiana e il territorio e rafforzare la collaborazione con i medici di medicina generale – ha dichiarato il presidente Acquaroli – perché può rappresentare un pilastro fondamentale della nostra visione per una sanità più moderna, efficiente e vicina alle persone. È un accordo molto importante a livello regionale, ma soprattutto a livello nazionale, poiché risulta tra i primi ad essere sottoscritto in questo ambito. Si tratta di un accordo integrativo che prelude al potenziamento dei servizi del territorio. Ci consentirà di risolvere alcune delle grandi questioni che erano sul tavolo e che sono fondamentali per garantire al sistema un miglior funzionamento. Stiamo lavorando alacremente per superare le criticità ereditate dal passato e costruire un sistema territoriale solido. Speriamo in particolare che con questo accordo si possa raggiungere maggiore efficienza per decongestionare i Pronto soccorso, a ridurre le liste d’attesa e a favorire un accesso più appropriato alle prestazioni. È un passo importante verso la costruzione di un sistema territoriale solido ed efficiente. Ringrazio chi ha collaborato alla realizzazione di questo accordo che offre un contributo significativo a beneficio delle comunità e dei cittadini, costruisce nuove opportunità e dà risposte per il buon funzionamento del sistema”.
“Questo accordo – evidenzia l’assessore Saltamartini – si realizza dopo ben 18 anni dal precedente ed è di particolare significato, perché le Marche risultano essere la seconda Regione in Italia aggiunge l’accordo integrativo all’accordo nazionale dello scorso anno. Qui si riempie una lacuna che è costituita dal fatto che, avendo costituito l’accordo nazionale un ruolo unico, si individuano dei percorsi per far sì che i medici di medicina generale possano essere impiegati nelle Case di comunità, negli Ospedali di comunità, attraverso un percorso che riconosce trattamenti aggiuntivi a questi medici. Rispetto al passato questo sta a significare che con la realizzazione di nuovi ospedali di primo livello, quali Pesaro, Macerata e San Benedetto del Tronto in progettazione, con i cantieri che hanno in costruzione 9 Ospedali di comunità e 29 Case della Salute, una volta che questi presidi saranno aperti, si potrà disporre di una struttura operativa per garantire quei servizi territoriali in mancanza dei quali in questi anni sono sorte numerose criticità. Aggiungo, riportando dati del’Anaao Assomed, il principale sindacato dei medici, che dal 2026 il numero dei medici che entrano in servizio in Italia è superiore al numero di quelli che vanno in pensione; avendo le Marche tesaurizzato 150 borse di specializzazione in più l’anno, a partire dal 2021, non completamente utilizzate, abbiamo un vantaggio rispetto ad altre Regioni, perché avremo più medici che dal 2026 andranno a costituire l’organico necessario per gli Ospedali di comunità e le Case di comunità. Ricordo infine che particolare attenzione è stata destinata alle zone disagiate con il mantenimento della quota capitaria maggiorata e dell’indennizzo incrementale per il collaboratore di studio, la possibilità di svolgere l’attività di medicina proattiva direttamente nello studio del medico nei Comuni con popolazione inferiore a 3000 abitanti e maggiore flessibilità per consentire l’aggregazione dei MMG anche nei Comuni più piccoli”.
I punti chiave dell’accordo includono:
* Attuazione del “Ruolo Unico”: i medici di medicina generale bilanceranno l’attività di studio per i propri assistiti con ore di servizio dedicate a specifiche attività orarie, specialmente all’interno delle Case della Comunità Hub e Spoke, a garanzia di una maggiore copertura e della gestione di ambulatori per prestazioni non urgenti, con l’obiettivo primario di ridurre gli accessi impropri ai Pronto soccorso.
* Potenziamento delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT): le attuali forme associative dei medici evolveranno in “moduli base di AFT”, creando una rete strutturata e coordinata su tutto il territorio. Viene istituita la figura del “referente di AFT”, un medico che fungerà da collegamento operativo con il Distretto sanitario per ottimizzare le azioni sul campo.
* Flessibilità contro la carenza di medici: per far fronte alla grave carenza di personale, l’accordo introduce in via straordinaria, fino al 31 dicembre 2028, la possibilità per i medici di svolgere, su base volontaria, fino a 10 ore settimanali aggiuntive.
* Prevenzione e Governo Clinico: vengono definiti nuovi obiettivi per la prevenzione del rischio cardiovascolare, basati sul modello “SCORE2”, e viene potenziata la gestione sanitaria dei pazienti nelle strutture residenziali, sistematizzando le buone pratiche già avviate.
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