
Il presidente facente funzioni dell’SDS e presidente del Consiglio direttivo, Jovica Radulović, ha duramente criticato il presidente della Republika Srpska Milorad Dodik, accusandolo di aver dimenticato le sue promesse fatte a gennaio, in particolare quella di indire un referendum sull’indipendenza nel caso fosse stato condannato.
In una dichiarazione rilasciata oggi, Radulović ha messo in evidenza la mancanza di coerenza di Dodik, che, a seguito della conferma della sentenza da parte del Tribunale della Bosnia-Erzegovina, ha chiesto la conversione della pena detentiva in una multa, fatto che, secondo Radulović, equivale ad accettare il verdetto.
“Ora quel referendum sull’indipendenza è stato dimenticato e si parla di un referendum sull’accettazione o meno del verdetto che Dodik ha già accettato”, ha detto Radulović, ironizzando sulla retorica sempre più contraddittoria del leader della RS.
Radulović non ha risparmiato stoccate nemmeno sulle manovre politiche che circondano l’organizzazione della sessione dell’Assemblea nazionale della RS, la quale è stata posticipata più volte, spostandosi da giovedì a venerdì e poi alla prossima settimana.
“Il continuo rinvio della sessione indica che ci sono scambi politici in corso dietro le quinte, una sorta di ‘trading’ che nulla ha a che fare con la responsabilità verso i cittadini”, ha affermato il settore politica e media dell’SDS.
Il leader dell’SDS ha inoltre ricordato che Dodik in passato aveva annunciato la sospensione delle attività del Tribunale e della Procura bosniaca, salvo poi presentarsi davanti a quegli stessi organi giudiziari, definendo l’intera situazione come un gioco di potere fine a se stesso.
Radulović conclude affermando che ciò che serve alla Republika Srpska ora è una politica nazionale seria e responsabile, e non promesse svuotate di contenuto fatte solo per fini elettorali o di propaganda.