
Il Segretario Regionale Fassid (Federazione AIPAC, AUPI, SIMET, SINAFO, SNR Dirigenti), Gabriele Gasparini, esprime preoccupazione per la volontà e per le necessità che hanno portato la Regione del Veneto a determinare di poter assumere medici stranieri senza titoli riconosciuti per sopperire alla carenza di personale. Anche se si tratta di un provvedimento temporaneo e sperimentale è una decisione rischiosa che potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione attuale facendo rimpiangere gettonisti e cooperative.
I rischi sono:
- portare l’assistenza sanitaria della popolazione a un livello inadeguato;
- contribuire alla disaffezione dei medici italiani dal prestare la loro opera professionale in ambito pubblico. Medici che seguono regole precise, impegnative e doverose necessarie per garantire un adeguato livello di cura;
- giocare d’azzardo se impossibilitati a valutare adeguatamente i titoli esteri non riconosciuti;
- contribuire a spingere la sanità pubblica verso realtà di serie “B”
- incrementare malaorganizzazione e malaprogrammazione, genitori della malasanità;
- spingere la sanità verso deregulation e far west.
- vessare i medici stranieri che attualmente lavorano in Italia con titoli riconosciuti.
Leggi superate, regolamenti di difficile applicazione, contratti di lavoro disattesi, saltati o rinnovati con ritardo sono le principali ragioni di questa situazione. Rinnovare i contratti di lavoro, semplificare le regole, agevolare il rientro dei professionisti italiani anche dall’estero nel SSN sono alcune delle vie da percorrere. Fassid è pronta in qualsiasi momento a discutere provvedimenti seri e di largo respiro a tutela della sanità e di tutti gli individui.