
La Repubblica Popolare Cinese ha ufficialmente espresso il proprio sostegno alla richiesta della Federazione Russa di convocare una sessione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per discutere la situazione in Bosnia-Erzegovina, in particolare il verdetto emesso contro il Presidente della Republika Srpska, Milorad Dodik.
A confermarlo alla RTRS sono state fonti diplomatiche dalle missioni permanenti presso le Nazioni Unite a New York.
“La Russia ha richiesto un incontro”, ha confermato in precedenza anche la missione panamense, sottolineando che la richiesta è direttamente collegata alla sentenza contro Dodik.
Secondo il calendario del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, le consultazioni a porte chiuse potrebbero tenersi questa sera alle ore 21:00 (ora di New York).
L’iniziativa arriva dopo che il Tribunale della Bosnia-Erzegovina ha condannato Milorad Dodik a un anno di carcere e a sei anni di interdizione dalla vita politica, decisione seguita dalla Commissione Elettorale Centrale (CEC) che ha votato per la revoca del suo mandato.
La mossa della Russia, ora sostenuta apertamente anche dalla Cina, riflette l’accentuarsi delle tensioni geopolitiche attorno alla situazione interna della Bosnia-Erzegovina, con Mosca e Pechino che continuano a sostenere la narrativa secondo cui l’intervento delle istituzioni giudiziarie e dell’Alto Rappresentante in Bosnia violerebbe la sovranità della Republika Srpska e l’Accordo di Dayton.
Questa riunione del Consiglio potrebbe diventare un nuovo campo di confronto tra le grandi potenze internazionali sul futuro assetto politico e istituzionale della Bosnia-Erzegovina.