
(AGENPARL) – Wed 06 August 2025 **Giani e Bezzini a Siena: inaugurati Centro salute mentale e acceleratore
per trattare tumori**
Due interventi di Asl e Azienda ospedaliero universitaria per un
investimento complessivo di 4 milioni e 300 mila euro
/Scritto da Walter Fortini, mercoledì 6 agosto 2025 alle/
Mattinata tutta senese e dedicata agli investimenti in sanità per il
presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute
Simone Bezzini: prima l’inaugurazione del nuovo Centro di salute mentale in
San Niccolò e poi la visita alla Scotte, l’ospedale dell’azienda
ospedaliero universitaria senese, per il taglio del nastro di un nuovo
acceleratore lineare per trattamenti oncologici di precisione. Due
interventi – quattro milioni e trecento mila euro l’investimento
complessivo – e un gran lavoro di squadra, tant’è che ad ambedue tagli del
nastro, con presidente ed assessore e la consigliera regionale Anna Paris,
c’erano i direttori generali dell’Asl Toscana Sud Est Marco Torre e
dell’Aous Antonio Barretta.
Un nuovo Centro di salute mentale per Siena
La giornata di presidente ed assessore inizia all’ex Kraepelin, all’interno
dell’ex ospedale psichiatrico an Niccolò in via Roma. E’ lì che sorge il
nuovo centro di salute mentale, proprio accanto alla vecchia sede.
“Poche volte – evidenzia Giani – capita ad un presidente di inaugurare
una struttura di cui ha posato la prima pietra. Per il Centro di salute
mentale di Siena è successo questo: sono venuto qui nel settembre 2022 per
l’avvio dei lavori e nemmeno tre anni dopo siamo qui di nuovo ad inaugurare
la struttura messa a disposizione di cittadini e professionisti, fulcro di
tanti servizi che saranno dispensati sul territorio. Questo è un segno di
efficienza. Ringrazio dunque il direttore generale dell’Asl Toscana Sud Est
e i suoi collaboratori per il lavoro che sono riusciti a fare”.
Il Centro salute mentale è una struttura territoriale che offre servizi di
prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione per i disturbi psichici ed è
dotato di équipe multidisciplinari, composte da psichiatri, psicologi,
infermieri, educatori e altri professionisti. È la sede organizzativa,
programmatica e assistenziale del servizio di salute mentale ed è il luogo
da cui viene coordinata l’intera rete dei presidi e le specifiche
attività. Di fatto è la cerniera di collegamento tra l’intero servizio,
la comunità, gli enti locali e le istituzioni.
Per la ristruturazione dei locali sono stati investiti oltre un milione e
400 mila euro di risorse aziendali ed “ex art. 20”. Lo spazio si
distribuisce su due piani tra studi medici, locali per infermieri, sale di
attesa, riunioni, spogliatoi, archivi e locali tecnici.
Ma il nuovo centro di salute mentale è di fatto solo una parte di un più
ampio programma di intervento e potenziamento dei servizi sul territorio.
“Si tratta di un tassello importante – spiega l’assessore Bezzini –
all’interno di un più ampio piano di riqualificazione degli spazi sanitari
della città e della provincia di Siena”. “Abbiamo in campo – prosegue
– un programma articolato che, nell’ambito dell’Asl Toscana Sud Est,
prevede la realizzazione di posti letto per le cure palliative e un nuovo
ospedale di comunità proprio all’interno del complesso del San Niccolò. A
questi si aggiungono gli interventi per la realizzazione di case di
comunità e altri progetti distribuiti su tutto il territorio
provinciale”.
“All’interno di questo piano – conclude – si inserisce per l’appunto
anche la riqualificazione e l’ammodernamento degli spazi dedicati al Centro
di salute mentale, che oggi consegniamo ai professionisti e ai pazienti. Un
risultato concreto, frutto di un percorso di progettazione e investimento
che nei prossimi mesi porterà ulteriori risultati concreti”.
“Con questo centro – afferma il direttore generale dell’Asl Toscana Sud
Est, Marco Torre – potremo offrire un ambiente di lavoro adeguato alle
professioniste e ai professionisti sanitari e rafforzare i servizi di
salute mentale, nonostante il Dm 77 non li citi espressamente, l’azienda
sta investendo anche con risorse proprie per il loro potenziamento e
miglioramento; oltre al centro presto saranno pronti i nuovi spazi di
degenza in servizio psichiatrico di diagnosi e cura in collaborazione con
le Scotte”. “Non posso che ringraziare – conclude – tutti le persone
che hanno contribuito allo sviluppo di questo fondamentale servizio per il
nostro territorio”.
Il nuovo acceleratore lineare della Radioterapia all’Ospedale Le Scotte
Con l’inaugurazione odierna, l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese si
dota di una nuova importante innovazione tecnologica.
Il nuovo acceleratore lineare, installato nella Radioterapia dell’ospedale
Santa Maria alle Scotte diretta dal professor Paolo Tini, è uno strumento
tecnologicamente avanzato che potenzia significativamente la capacità di
offrire trattamenti oncologici di alta precisione. L’investimento per
l’acquisto dell’acceleratore e delle ulteriori tecnologie accessorie
necessarie per il suo funzionamento, compresi i lavori, è stato pari a 2,9
milioni, di cui 2,1 milioni circa finanziati con risorse Pnrr, e 800 mila
di risorse regionali.
“Un sistema sanitario pubblico e a vocazione universalistica per
rispondere al meglio ai bisogni di salute dei cittadini deve investire
sulle persone, sulle strutture e sulla tecnologia diagnostica avanzata –
sottolinea il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. La sanità
pubblica che vogliamo è una sanità di qualità e di avanguardia ed è
quello che stiamo facendo in Toscana e all’Ospedale Le Scotte. Servono
investimenti costanti del tempo e per questo chiediamo al governo di non
diminuire ed anzi di accrescere le risorse messe a disposizione del
servizio sanitario. Con il nuovo acceleratore la radio terapia dell’Aous
potrà superare la quota annuale di 700 trattamenti effettuati lo scorso
anno”.
“Cinque anni fa – osserva l’assessore al diritto alla salute Simone
Bezzini – abbiamo presentato un piano di riqualificazione strutturale e
tecnologica dell’Azienda ospedaliero-universitaria senese, un vero e
proprio masterplan che prevede interventi significativi sia sul fronte
delle strutture che su quello, altrettanto fondamentale, del rinnovo del
parco tecnologico. Il tasso di obsolescenza dei macchinari oggi possiamo
dire che si è dimezzato. È un risultato importante, che si traduce in una
maggiore qualità dell’assistenza, in una presa in carico più efficace e
in condizioni di lavoro migliori per i professionisti. Tutto ciò
contribuisce a garantire cure più sicure e di maggiore qualità per i
pazienti”.
“Si tratta di una piattaforma estremamente versatile – illustra il
professor Tini -, che consente l’erogazione di tecniche radioterapiche
complesse come la VMAT, la IMRT, la SBRT e la radiochirurgia, con
possibilità di trattamenti in gating respiratorio e breath-hold,
fondamentali per alcune patologie come le neoplasie mammarie di sinistra o