
(AGENPARL) – Wed 06 August 2025 “La figura del giudice Gaetano Costa ci ricorda e ci insegna che non si
può combattere la mafia senza assumersi responsabilità e che non basta
dichiararsi antimafiosi se poi si resta silenti davanti alle ambiguità,
alle connivenze, ai compromessi. A 45 anni dalla sua uccisione per mano
mafiosa, Costa resta ancora oggi una delle testimonianze più limpide di
cosa significhi servire lo Stato con coerenza. Gaetano Costa non fu ucciso
solo dalla mafia, ma anche dall’isolamento. Fu lasciato solo da colleghi
che non vollero condividere la sua azione, da apparati che scelsero la
prudenza, e da una società che all’epoca faticava ancora a riconoscere i
volti del potere criminale. La sua vita e la sua morte ci chiedono
coerenza. E Palermo, nel suo nome, rinnova l’impegno a non dimenticare, ma
soprattutto a non arretrare”.
Lo ha detto il sindaco Roberto Lagalla.
Fabio Citrano
Ufficio Stampa
Comune di Palermo