
(AGENPARL) – Tue 05 August 2025 ** “TARTABLU”: MAREVIVO PER LA TUTELA DELLE TARTARUGHE CARETTA CARETTA
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Si conclude il primo monitoraggio della specie nell’Arcipelago di La Maddalena
Roma, 5 agosto 2025 – Tra le specie a rischio estinzione, la Caretta caretta o tartaruga comune tipica del Mediterraneo è una delle più colpite a causa delle gravi minacce cui è esposta: l’inquinamento marino, la cattura accidentale, l’intrappolamento nelle reti da pesca abbandonate, la crisi climatica. In particolare, negli ultimi tempi, il surriscaldamento anomalo delle acque del Mediterraneo, oltre a favorire l’avanzata delle specie aliene, ha contribuito ad alterare l’equilibrio delle specie endemiche.
Fondazione Marevivo ha avviato il primo progetto di monitoraggio e tutela dei nidi della Caretta caretta in alcune spiagge del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena con “TartaBlu”, un’iniziativa realizzata grazie al prezioso contributo di Deloitte, con la collaborazione del Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena e il Patrocinio del Comune di La Maddalena.
Per la prima volta, quindi, è stato effettuato un monitoraggio annuale della specie ed è stata avviata una campagna di sensibilizzazione rivolta ai cittadini e ai turisti per renderli consapevoli dell’importanza di contrastare l’impatto irreversibile, e non sempre visibile, che le attività antropiche provocano sugli habitat marini e sui suoi abitanti.
A questa attività di divulgazione se ne sono affiancate altre rivolte ai pescatori, per monitorare l’eventuale cattura accidentale di tartarughe marine (bycatch) e per sensibilizzarli sulla necessità di tutelare la biodiversità. Un’attività quest’ultima, che ha rappresentato una preziosa occasione per valutare con il settore ittico azioni strategiche di tutela e conservazione di questa specie in pericolo. Grazie al progetto, inoltre, sono state fornite ai pescatori attrezzature idonee al recupero e al trasporto in sicurezza di eventuali esemplari catturati accidentalmente presso i centri di primo soccorso.
Nel corso dell’anno, Marevivo, oltre a organizzare una serie di incontri aperti sul fenomeno degli spiaggiamenti, ha coinvolto anche diversi stabilimenti balneari e scuole vela per sensibilizzarli e informarli sulle tematiche riguardanti la biologia, fisiologia e i rischi che corrono le tartarughe marine a causa delle attività antropiche, con particolare attenzione al tema delle nidificazioni. L’intento è stato quello di formare un numero sempre più alto di fruitori delle spiagge e del diporto al fine di avere più segnalazioni possibili. Per il raggiungimento di questo obiettivo sono state mostrate immagini delle tracce di risalita delle tartarughe marine in procinto di nidificare e ci si è soffermati sulle azioni da mettere in atto in caso di ritrovamento; a tal fine è stato prodotto e distribuito materiale divulgativo, come cartoline, adesivi e segnalibri, a tutti i partecipanti e affisse locandine informative nei punti strategici dell’isola.
“TartaBlu, oltre che un importante progetto di ricerca e monitoraggio, ha rappresentato, grazie a Deloitte, una straordinaria opportunità per sensibilizzare i cittadini e le centinaia di turisti che la scorsa estate hanno scelto l’isola di La Maddalena per le loro vacanze sulla necessità di tutelare le tartarughe marine. Queste persone, che molto probabilmente nel corso di quest’estate frequenteranno altre località di mare, porteranno con loro non solo un bagaglio di conoscenza, ma una nuova consapevolezza sull’importanza di proteggere il mare con le sue creature e sull’impatto che le nostre azioni hanno sul Pianeta Blu. Essere in grado di riconoscere le tracce di una tartaruga sulla sabbia o saper cosa fare e a chi rivolgersi davanti a un nido o a un esemplare in difficoltà, può fare la differenza nel caso di una specie vitale per l’equilibrio degli ecosistemi marini e costieri, come la Caretta caretta. In piena stagione estiva non bisogna dimenticare che è necessario adottare
comportamenti consapevoli in spiaggia e in mare e promuovere il più possibile un turismo sostenibile” spiega Laura Gentile, Project Manager Marevivo.
“Attraverso il progetto TartaBlu, Deloitte conferma il proprio impegno concreto per la tutela della biodiversità e la salvaguardia degli ecosistemi marini, promuovendo al contempo una cultura della sostenibilità”, commenta Marianna Benatti, Head of Corporate Sustainability di Deloitte Italia. “Crediamo fortemente che iniziative come questa possano generare un impatto positivo duraturo, creando consapevolezza e coinvolgendo attivamente cittadini, turisti, pescatori e operatori locali. Il nostro obiettivo è contribuire alla costruzione di un futuro più responsabile, dove la protezione del capitale naturale diventa parte integrante delle scelte quotidiane di tutti noi”.
“Il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena è uno dei nodi della Rete regionale per la conservazione della fauna marina e grazie alla presenza del Centro di Primo Soccorso Tartarughe Marine, in fase di accreditamento presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, rappresenta un importante punto di riferimento per il nord Sardegna e per le Bocche di Bonifacio. Pertanto – prosegue il Direttore del Parco Giulio Plastina – il progetto Tartablu ha rappresentato un importante momento di studio che ha contribuito sia ad approfondire le conoscenze di un’area protetta caratterizzata dalla presenza sempre più importante di tartarughe marine oltre che di mammiferi marini, sia a monitorare eventuali nidificazioni sul territorio, oltre che sensibilizzare turisti, residenti e pescatori. Quest’anno l’Ente ha deciso di implementare le azioni previste nel progetto estendendo le attività di monitoraggio anche ad alcune spiagge in aree contigue al perimetro del Parco e proseguendo con
le attività di informazione e sensibilizzazione. Per concrete azioni di conservazione è necessario il coinvolgimento di tutti”.
“Siamo profondamente orgogliosi di aver patrocinato questa iniziativa, che rappresenta un modello virtuoso di sinergia tra enti pubblici, associazioni, settore privato e comunità locale. TartaBlu ha avuto il merito di attivare per la prima volta un monitoraggio scientifico continuativo, ma anche di avviare un dialogo concreto con il settore della pesca, coinvolgere operatori turistici e cittadini in una campagna capillare di sensibilizzazione sul rispetto degli equilibri marini, sul fenomeno degli spiaggiamenti e sull’importanza delle nidificazioni – dichiara Federica Porcu, Vicesindaco del Comune di La Maddalena. – Con questo stesso spirito di impegno concreto, il Comune ha disposto il divieto di rilascio volontario di palloncini su tutto il territorio comunale, inclusi eventi pubblici e privati per evitare che i palloncini dispersi in mare o sulle spiagge vengano ingeriti dalla fauna marina, tartarughe in particolare, che li scambiano per meduse, causandone sofferenze o morte. Questo
divieto è un segnale forte verso una maggiore cultura della prevenzione e del rispetto ambientale”.
Durante il progetto “Tartablu”, il lavoro di esperti ricercatori della Cooperativa Isule ha consentito di monitorare la presenza di potenziali nidificazioni – a piedi e con l’ausilio di un drone – in molte spiagge dell’Arcipelago con l’obiettivo di rintracciare eventuali nidi. Per le attività di monitoraggio sono stati utilizzati i protocolli messi a punto dalla Rete Regionale per la Conservazione della Fauna Marina.
Fondazione Marevivo ricorda che la fase di riproduzione è tra le più delicate della vita di una tartaruga e un altissimo fattore di rischio per la specie è rappresentato anche dall’inquinamento del mare: gli oggetti di plastica o di altra natura vengono scambiati per piccoli pesci e ingeriti. Per questo è fondamentale educare la popolazione a mantenere le spiagge pulite, producendo meno rifiuti e adottando azioni rispettose della biodiversità, cosicché le tartarughe possano trovare habitat idonei alle nidificazioni.
Ufficio Stampa Marevivo ETS
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