
Una lettera aperta dai toni accesi e profondamente critici è stata indirizzata alla Presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Il documento, firmato da un ex simpatizzante e tesserato del partito, rappresenta un duro atto d’accusa contro le scelte politiche del governo, in particolare sul piano internazionale, e si conclude con la restituzione simbolica della tessera.
Nel testo, il mittente — che si dichiara appartenente a una forza di polizia a ordinamento militare — esprime profonda amarezza per l’evoluzione del partito, accusando la premier Meloni di essersi allontanata dal popolo e dai valori originari del movimento.
La critica principale è rivolta alla linea del governo sulle guerre in Ucraina e in Medio Oriente. In particolare, l’ex tesserato punta il dito contro l’appoggio italiano e occidentale alla politica israeliana, definendo la guerra a Gaza come “la più feroce pulizia etnica della storia moderna”. Non mancano parole forti nei confronti del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, paragonato al criminale di guerra Arkan, e accusato di crimini contro l’umanità.
L’autore della lettera denuncia inoltre il “silenzio complice” dei media e delle istituzioni italiane, che, a suo dire, si voltano dall’altra parte di fronte alle stragi di civili palestinesi. “Netanyahu è accolto in Italia come un eroe da neo-sionisti ‘de noantri’, invece di essere ammanettato”, si legge nel testo.
La lettera si chiude con un atto simbolico: la restituzione della tessera del partito, accompagnata da un saluto amaro e definitivo. “Non voglio più avere nulla a che fare con voi”, è il messaggio implicito di chi si sente tradito da un progetto politico che, a suo dire, ha perso la sua identità originaria.
Il documento ha iniziato a circolare rapidamente online, dividendo l’opinione pubblica. Da un lato, chi ne condivide la rabbia e la delusione, dall’altro chi ne denuncia i toni eccessivi e l’impostazione fortemente polemica.
In un contesto sempre più polarizzato, questa lettera rappresenta un segnale chiaro del malessere di una parte della base elettorale di Fratelli d’Italia, che chiede un ritorno ai principi e ai valori originari, oltre a una politica estera meno appiattita sulle posizioni atlantiste.
Lettera firmata