
(AGENPARL) – Fri 01 August 2025 un link dal quale possono essere scaricate in video le dichiarazioni della
presidente Romagnoli e dei vicepresidenti Capecchi e Pieretti.
Un cordiale saluto.
L’ufficio stampa
*COMUNICATO STAMPA DEL 1° AGOSTO 2025*
*La produzione industriale di Lucca, Pistoia e Prato nel 2° trimestre,
lieve flessione con andamenti insoliti a livello settoriale*
Nel 2° trimestre 2025 la produzione industriale di Lucca, Pistoia e Prato
registra nelle rilevazioni del Centro studi di Confindustria Toscana Nord
una lieve flessione, *-1,8%*, rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente.
Quello in esame è un trimestre molto particolare, segnato al suo inizio dal
traumatico annuncio di un aumento molto consistente dei dazi Usa: le
dichiarazioni del presidente Trump sono del 2 aprile e le evoluzioni delle
sue posizioni, particolarmente oscillanti e talvolta contraddittorie, hanno
prodotto da un lato effetti destabilizzanti, dall’altro, almeno per alcuni
settori, una corsa ad anticipare ordinativi per effettuare le importazioni
prima dell’entrata in vigore – anch’essa variata nel tempo – del nuovo
regime. Effetti indiretti sono stati generati anche dai timori di un
rallentamento dell’economia mondiale, con i prezzi dei prodotti energetici
e delle materie prime che sono rimasti su livelli moderati.
Un ruolo importante è stato giocato, con conseguenze tuttora in atto,
dall’apprezzamento dell’euro sul dollaro: +13% dall’inizio dell’anno alla
fine di giugno. Una situazione valutaria, quindi, che ostacola l’export
europeo verso gli Stati Uniti e di conseguenza la produzione di un’area che
annualmente deve ai flussi commerciali verso il paese 800 milioni di euro,
pari al 7,6% del totale dell’export delle tre province.
“Nel 2° trimestre di quest’anno le nostre imprese si sono trovate a operare
in un contesto peculiare, ben lontano da quel clima di stabilità che
sarebbe sempre auspicabile per favorire la fiducia, gli investimenti, i
consumi e quindi la produzione – osserva la presidente di Confindustria
Toscana Nord *Fabia Romagnoli* -. Il dato italiano relativo alla produzione
industriale del periodo non è del tutto certo mancando l’ufficialità per
giugno: una stima attendibile lo colloca a -3,8%, risultato piuttosto
allarmante che dà la misura di quanto la corrispondente prestazione della
nostra area, pur negativa, sia di tutto rispetto. Per rimanere ai
macrosettori più presenti a Lucca-Pistoia-Prato, ha tenuto,
complessivamente, il tessile, che perde solo mezzo punto rispetto alla
media del 2024, mentre l’abbigliamento è addirittura in sensibile crescita,
a quota +5%, sempre in confronto alla media dell’anno scorso. In modesta
crescita anche l’alimentare. Pressoché stazionaria la meccanica, mentre
arretra lievemente, in linea col dato italiano, la
chimica-plastica-farmaceutica, reduce comunque da anni molto buoni; stessa
situazione per la carta-cartotecnica. Sono dati complessivamente abbastanza
rassicuranti, anche se distribuiti a livello settoriale in maniera
piuttosto insolita: settori molto presenti sul territorio, che vengono in
qualche caso da ripetuti segni meno, sembrano essere giunti a un punto di
tenuta, mentre altri che mostrano qualche incertezza hanno alle spalle fasi
così positive da non destare preoccupazioni. Rimane il problema di fondo di
un futuro quanto mai incerto: guerre che non accennano a fermarsi, export
rallentato dal supereuro, dazi Usa che rischiano di mettere il freno al
commercio internazionale. Sarà un autunno complicato. Le imprese si
aspettano da Unione Europea e Governo nazionale la massima attenzione.” *(più
avanti una ulteriore dichiarazione della presidente riguardo al dato
pratese)*
*Lucca*
“La produzione industriale di Lucca è stata nel 2° trimestre 2025
sostanzialmente stabile rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente,
con una minima flessione a quota *-0,2%* – commenta il vicepresidente di
Confindustria Toscana Nord *Tiziano Pieretti* -. La sensibile frenata,
-2,8%, registrata per il cartario va interpretata come un normale episodio
all’interno di un ciclo di oscillazioni che da tempo caratterizza il
settore. In questa dinamica il dato negativo non rappresenta un evento
predominante: il cartario rimane un settore in ottima salute strutturale e
un pilastro dell’economia locale. Torna in positivo la moda, +3,5% dopo una
serie fortemente critica, e, per quanto minimo (+0,4%), per la nautica,
dopo due trimestri negativi che come previsto hanno costituito solo una
battuta d’arresto per un settore dalle prestazioni ottime. Rimanendo nel
versiliese, retrocedono di poco (-1,3%) le lavorazioni di materiali non
metalliferi, che hanno la loro espressione più caratteristica nel lapideo,
ma che comprende anche vetro e materiali da costruzione. Rispetto al 2°
trimestre 2024 continua e anzi si accentua in lucchesia la serie positiva
per la metallurgia e i prodotti in metallo, a quota +8,2%, e per
l’alimentare, con +6,4%. Segno negativo invece per l’elettromeccanica, che
include le macchine per il cartario: il -1,3% si colloca comunque in una
serie caratterizzata da oscillazioni molto ridotte e quindi all’insegna
della stabilità. E’ del tutto insolito invece il segno negativo, per quanto
minimo (-0,2%), per la chimica-plastica-farmaceutica, macrosettore che
negli ultimi anni ha conosciuto un andamento eccellente e che rallenta a
causa della riduzione della domanda interna. Le prestazioni dell’industria
lucchese si mantengono nel complesso soddisfacenti. Il segno meno appare
con maggior frequenza del solito ma si tratta per lo più della conferma
delle sfide complesse e interconnesse da affrontare a livello globale e non
di problemi strutturali. Da questo punto di vista le dinamiche del cartario
sono emblematiche, condizionate come sono da diminuzione dei consumi; costi
energetici elevati che ci penalizzano rispetto ai nostri principali
concorrenti europei, come Spagna, Germania e Francia; dazi, che, pur non
avendo effetti diretti e massicci sulle esportazioni del settore, creano un
impatto indiretto significativo. In un mercato così competitivo e con
margini esigui, ogni elemento di frizione commerciale può alterare le
dinamiche e la fiducia, con conseguenze negative. Sullo sfondo, per tutta
l’industria, l’instabilità politica globale, che contribuisce a un clima di
incertezza, traducendosi in una cautela generale che riduce ulteriormente
consumi e investimenti.”
*Pistoia*
“Nel 2° trimestre 2025 flette in maniera consistente, e comunque maggiore
rispetto al resto dell’area di riferimento della nostra associazione, la
produzione industriale a Pistoia, che segna *-4,1%* rispetto allo stesso
periodo del 2024 – aggiunge il vicepresidente di Confindustria Toscana
Nord *Massimo
Capecchi* -. Il dato è la risultanza di prestazioni piuttosto diversificate
per i diversi settori. Portano il segno meno materiali, chimica e plastica
(-6,3%), tessile (-6,8%), cuoio e calzature (-12,4%), mobile (-3,2%); è
continuata la discesa già registrata dalla metalmeccanica, che dopo un anno
di rallentamento finisce anch’essa nel quadrante negativo (-3,8%); tiene il
comparto alimentari (+0,6%), mentre sono positive l’abbigliamento/maglieria
(+4,3%) e la carta (+5,1%). Dal punto di vista generale, l’industria
pistoiese entra in un periodo che si annuncia difficilissimo anche a causa
della vicenda dei dazi Usa: siamo in una posizione di vulnerabilità per
l’esposizione verso quel mercato, che rappresenta per Pistoia il 6,4% del
totale delle esportazioni per un valore di 114 milioni di euro. La
delicatezza della situazione emerge chiaramente se si considera ad esempio
che tre settori importanti del pistoiese – alimentari, calzature e, con le
specifiche del caso, macchinari e apparecchi – il mercato statunitense
rappresenta addirittura il primo sbocco commerciale. I dati emersi dalla
rilevazione segnalano delle criticità: preoccupa in particolare che settori
tradizionalmente solidi come la metalmeccanica e la chimica-plastica non
siano riusciti a superare la soglia del segno positivo. Sarà importante che
la politica regionale supporti questa provincia, non abbastanza considerata
dagli interventi a sostegno dell’economia industriale. Ci aspettiamo
inoltre che il Governo nazionale ponga in atto ogni tipo di politica
industriale utile a favorire la tenuta del tessuto produttivo.”
*Prato*
“Per Prato rimane, anche nel 2° trimestre 2025, il segno negativo, *-2,9%*
rispetto allo stesso periodo del 2024 – conclude la presidente di
Confindustria Toscana Nord *Fabia Romagnoli* -. Il settore di maggior
consistenza, il tessile, registra -2,5% rispetto al 2° trimestre 2024: un
dato tutt’altro che disprezzabile nel contesto italiano che segna -8,1%.
Rispetto alla media del 2024, peraltro, per il tessile pratese il 2°
trimestre di quest’anno è sostanzialmente stabile. Come è stato
sottolineato più volte, il problema è l’andamento generale del settore
moda, non le prestazioni di Prato in sé e per sé, che dimostrano anzi nelle
imprese pratesi una buona capacità di rispondere alle difficoltà in atto.
Nell’ambito del tessile è stato positivo, a quota +2,9% rispetto al 2°
trimestre 2024, il comparto tessuti, che comprende prodotti sia per
l’abbigliamento che per usi diversi; era stato positivo anche il 1°
trimestre. Segnano -4,5% invece i filati, che nelle ultime stagioni stanno
soffrendo dopo alcuni anni in cui hanno avuto buone prestazioni.
L’abbigliamento/maglieria registra un aumento della produzione di +2,7%: un
dato confortante dopo che dalla fine del 2023 il segno del comparto era
stato negativo. L’andamento della metalmeccanica, rappresentata soprattutto
dal meccanotessile, è invece negativo, -10,4%. Quella di Prato è una
situazione segnata profondamente dalla preponderante presenza di un settore
divenuto molto complesso come la moda. Un settore che sta vivendo una fase
di profonda trasformazione alla quale il distretto sta rispondendo con
efficienza, cercando di coglierne le opportunità. Le incognite dei prossimi
mesi non possono non preoccupare: sarà determinante l’impatto che i dazi
Usa, combinati col cambio euro/dollaro, avranno non soltanto direttamente
sul distretto ma in generale sull’economia mondiale.”
– *Allegata foto*
– *Link dal quale possono essere scaricati i video con le dichiarazioni
della presidente e dei vicepresidenti: https://we.tl/t-E2yY7rrdYA
*
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