
(AGENPARL) – Fri 01 August 2025 (agenzia umbria notizie)
Astertr 23
Trasporto ferroviario:la Regione Umbria continua l’interlocuzione,
ma al momento “oltre al danno, Trenitalia propone la beffa”
(aun) – Perugia 1 ago. 025 – La Regione Umbria sul tema del
trasporto ferroviario non abbassa la guardia e intende informare i
cittadini in modo puntuale sull’interlocuzione che sta portando
avanti con Trenitalia per tutelare gli interessi della comunità:
A seguito della conferenza stampa tenutasi a metà luglio, alla
presenza della presidente Stefania Proietti e dell’assessore ai
Trasporti, Francesco De Rebotti, la Regione Umbria ha avanzato al
Gruppo FS una pluralità di proposte operative volte a ridurre i
disagi per l’utenza del sistema di trasporto ferroviario umbro.
In particolare nel corso dell’incontro, – ricorda l’assessore De
Rebotti – è stato richiesto di prevedere un meccanismo di
agevolazioni tariffarie per i viaggiatori pendolari che da una
parte riducesse il loro esborso mensile almeno nel periodo di
massimo disagio, dall’altra consentisse di accedere anche a
convogli non ricompresi nei loro abbonamenti senza aggravio di
costi, vista la consistente riduzione dell’offerta ferroviaria
complessiva.
Tale meccanismo avrebbe potuto contare sul finanziamento della
Regione Umbria con una necessaria compartecipazione da parte di
Trenitalia.
Parallelamente si sono avanzate richieste a RFI per un immediato
ritorno in linea direttissima dell’Intercity n. 598 e un
potenziamento della capacità di accoglienza del treno n. 4106 in
partenza da Roma alle 17:20
“Possiamo ritenere la risposta di Trenitalia – comunica
l’Assessore De Rebotti – del tutto insoddisfacente: nessuna
disponibilità alla compartecipazione finanziaria rispetto alla
agevolazioni tariffarie e tanto meno ad accogliere i pendolari in
convogli di classe superiore a quella dei loro abbonamenti”.
“Esclusiva ‘concessione’ – prosegue – è quella di accettare i
pendolari umbri su itinerari più lunghi rispetto alla soluzione
ottimale senza aggravio di costi (per andare da Perugia a Roma si
può quindi passare da Terontola invece che per Foligno-Terni-
Orte). La beffa finale è, oltretutto, che lo stesso operatore
richiede alla Regione Umbria il pagamento dei disservizi, ossia
vorrebbe addebitare ai contribuenti umbri i servizi autobus
sostitutivi dei treni che vengono soppressi, per un ammontare di
quasi un milione di euro. Rigettiamo la richiesta – conclude De
Rebotti – ricordando che, già in epoca non sospetta, le Regioni,
nell’ambito della conferenza unificata, hanno evidenziato di non
poter sopportare il carico derivante dal finanziamento dei servizi
sostitutivi dovuti ai lavori PNRR e che gli stessi dovevano essere
sostenuti da RFI stessa con finanziamenti europei. La misura
sembra colma. Abbiamo dato mandato ai nostri uffici di verificare
la materia nella sua complessità, considerando e controllando
quindi, i termini del contratto di servizio siglato, al fine di
tutelare i legittimi interessi dei cittadini umbri”. Red/ig