
(AGENPARL) – Thu 31 July 2025 Se non leggi correttamente questo messaggio, clicca qui
Le nuove mostre nell’autunno 2025 dei Musei Civici di Venezia: un viaggio tra arte, storia, riscoperte e nuovi dialoghi con il contemporaneo
Un autunno di mostre, approfondimenti, incontri, attende cittadini e visitatori nelle sedi della Fondazione Musei Civici di Venezia con calendario di mostre temporanee che prosegue tra ottobre e dicembre 2025. Palazzo Ducale, Ca’ Pesaro, Museo Correr, Museo Fortuny, Museo di Palazzo Mocenigo, Ca’ Rezzonico,il Centro Culturale Candianidi Mestre, fino al Museo MA*GA di Gallarate, in una rete culturale che dialoga con il territorio e oltre.
_CA’ REZZONICO – MUSEO DEL SETTECENTO VENEZIANO
Dal 26 settembre al 12 gennaio 2026 apre al pubblico l’esposizione dedicata all’Album Cicognara, che riunisce per la prima volta i disegni raccolti dal grande intellettuale neoclassico: un liber amicorum con opere di Appiani, Bossi, Hayez, Canova e autori francesi, testimonianza preziosa della cultura figurativa dell’Italia tra fine Settecento e inizio Ottocento.
_MUSEO FORTUNY
Dal 15 ottobre 2025 al 12 gennaio 2026 [nuove date], il museo celebra il ritorno della fotografia con la mostraAntonio Beato. Ritorno a Venezia. Fotografie tra viaggio, architettura e paesaggio. Il fotografo veneziano, attivo per quasi quarant’anni tra l’Egitto e l’Europa, è testimone di un’epoca di esplorazioni visive e documentazione storica di eccezionale valore. Intorno al 1860, Antonio Beato arrivò dalla Cina al Cairo, “la madre delle città” e per quasi quarant’anni realizzò, con dettagli meticolosi e un occhio acuto per la composizione, una serie di straordinarie immagini dei templi e dei siti archeologici dell’Egitto, della sofisticata architettura della Cittadella del Cairo, della dinamica complessità degli edifici dei Mamelucchi e dei paesaggi circostanti. Immagini che divennero oggetti di un Oriente solo immaginabile, che un’élite prevalentemente europea era ansiosa di acquistare, un momento che segnò l’avvento della fotografia documentaristica, fondamentale anche per sviluppare lo studio della prima architettura islamica. Scorci e visioni che, non ultimo, evocano i viaggi di Egitto di Mariano Fortuny ed Henriette Nigrin e alle collezioni degli album di famiglia, che racchiudono sguardi provati, appunti di memorie, suggestioni e impressioni destinati a diventare arte.
_MUSEO CORRER
Dal 23 ottobre 2025 a febbraio 2026 prende forma il progetto espositivo Karen LaMonte. Nocturnes, primo appuntamento dei Dialoghi canoviani, che pone in relazione la scultura contemporanea dell’artista americana con il pensiero neoclassico di Canova, in una meditazione visiva tra corpi e visioni notturne.
_PALAZZO DUCALE
Dall’ 11 ottobre 2025 al 6 gennaio 2026, le sale dell’Appartamento del Doge ospitano una nuova, importante esposizione dal titoloLa Democrazia attraverso il Diritto. Dalla Serenissima Repubblica alla Commissione di Venezia del Consiglio d’Europaattività parte delle celebrazioni per il trentacinquesimo anniversario della Commissione Europea, comunemente nota come Commissione di Venezia: un importante confronto storico-giuridico tra le leggi fondanti il sistema elettivo della Serenissima ed il moderno stato di diritto affermatosi in Europa. La storia del diritto e della democrazia, fil rouge dell’esposizione, si intreccia così con la città di Venezia come modello di gestione statale.
_CA’ PESARO – GALLERIA INTERNAZIONALE D’ARTE MODERNA
La stagione autunnale si apre con una mostra attesa e inedita: Gastone Novelli (1925–1968), in programma dal 15 novembre 2025 al 1° marzo 2026 [date aggiornate] a cura di Elisabetta Barisoni e Paola Bonani, con la collaborazione dell’Archivio Gastone Novelli. L’esposizione intende restituire la centralità della figura di Novelli nella cultura visiva europea del secondo dopoguerra, esplorando la sua carica sperimentale, l’impegno politico e il linguaggio radicalmente poetico e allo stesso tempo celebrare l’entrata nelle collezioni civiche veneziane di due capolavori dell’artista in donazione dall’Archivio Novelli.
Sempre dal 15 novembre 2025 al 1° marzo 2026 [date aggiornate] le Sale Dom Pérignon al secondo piano ospiteranno Terry Atkinson. Arte e linguaggio: una mostra per presentare alcune fasi cruciali del lavoro di Terry Atkinson, uno dei più importanti artisti inglesi degli ultimi decenni. Recentemente acquisita dalla Tate Gallery di Londra, l’opera di Atkinson si iscrive nel fronte della ricerca concettuale internazionale: la sua unicità tuttavia consiste nell’aver declinato dei profondi contenuti teorici in un linguaggio dal fortissimo valore visivo.
_MUVE con MUSEO MA*GA – GALLARATE
Dal 30 novembre 2025, prende il via Kandinsky e l’Italia, un grande progetto espositivo progettato e realizzato congiuntamente dal Museo MA*GA di Gallarate e dalla Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro. Curata da Elisabetta Barisoni, storica dell’arte e responsabile di Ca’ Pesaro, e Emma Zanella, direttrice del MA*GA, la mostra si concentra sulla centralità del pensiero e dell’opera del maestro russo, in relazione alla scena artistica europea e alla stagione dell’astrattismo italiano tra gli anni ’30 e ’50 del Novecento.
_CENTRO CULTURALE CANDIANI – MESTRE
Le nuove sale del Centro Culturale Candiani, oggetto in un importante restyling, aprono dal 29 ottobre al 1° marzo [date aggiornate] la mostra Munch e la rivoluzione espressionista: un percorso che esplora il lascito rivoluzionario del pittore norvegese e la sua influenza sulla cultura visiva. L’esposizione, attraverso opere originali, grafiche della collezione della collezione della Galleria d’Arte Moderna Ca’ Pesaro e confronti visivi, illustra come il linguaggio di Munch abbia influenzato il panorama artistico del Novecento, aprendo la strada a una nuova sensibilità espressiva. Una carica travolgente di forme e colori che si riverbera in tutto il XX secolo, nella lezione dell’espressionismo tedesco e nordico, tra le opere dei capesarini – Ugo Valeri, James Ensor, Max Beckmann, Otto Dix, Christian Rohlfs, Alberto Martini. L’urlo espressionista non si arresta nemmeno nel contemporaneo, tra le opere di denuncia di Renato Guttuso, gli orrori della guerra descritti fino ai giorni nostri, tra le monumentali figure di Marina Abramovic, Shirin Neshat e nei teschi di Mike Nelson e Brad Kalhamer, opere donate nel dicembre 2022 da Gemma De Angelis Testa al Comune di Venezia per Ca’ Pesaro.
_MUSEO DI PALAZZO MOCENIGO_CENTRO STUDI DI STORIA DEL TESSUTO, DEL COSTUME E DEL PROFUMO
La stagione si conclude con un raffinato viaggio, “andata e ritorno”, tra Occidente e Oriente: dal 5 dicembre 2025 al 5 aprile 2026 in mostra Il kimono maschile, in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Venezia, dedicato al fascino del Giapponismo e alla storia del costume giapponese tra Ottocento e primo Novecento. Un percorso tra le influenze artistiche europee del linguaggio decorativo dell’arte giapponese che, viceversa, porta anche l’esempio di un fenomeno meno conosciuto: l’Occidentalismo, l’influenza della cultura occidentale nell’arte giapponese attraverso l’oggetto più iconico della cultura del Sol Levante, il kimono. Gli abiti in mostra, in seta operata o stampata, testimoniano da un lato l’attrazione per la civiltà e le innovazioni formali occidentali, dall’altro le suggestioni provenienti dalla modernità, elementi che agli inizi del Novecento modificarono profondamente il linguaggio decorativo tradizionale giapponese.
_MURANO, MUSEO DEL VETRO
In arrivo le inaugurazioni in occasione di The Venice Glass Week: Vero Casanova è la mostra in programma dal 13 settembre 2025 al 18 gennaio ideata dal Consorzio Promovetro Murano in collaborazione con i Musei Civici di Venezia e curata dall’ arch. Matteo Silverio di rehub. L’esposizione rende omaggio a una delle figure più affascinanti e complesse del Settecento veneziano attraverso un percorso immersivo che ruota attorno a undici opere e installazioni in vetro firmate dai maestri muranesi. Sempre dal 13 settembre e fino al 6 gennaio 2026 il museo ospiterà l’esposizione delle opere partecipanti al quarto Concorso Internazionale La tua perla per Venezia, a cura di Comitato per la Salvaguardia dell’Arte delle Perle di vetro veneziane.