
In questa intervista esclusiva, la Senatrice Marinella Pacifico affronta con tono critico e propositivo il tema della riforma pensionistica in vista della presentazione del Libro Bianco INPS 2030. Un documento che, secondo la senatrice, rischia di rimanere “un esercizio teorico” se il governo non avrà il coraggio di varare una riforma strutturale e coraggiosa. La Pacifico analizza i limiti delle attuali misure, propone un’uscita a 60 anni per i redditi medi, il riscatto gratuito della laurea e l’introduzione di una fiscalità equa per finanziare il welfare. Una visione alternativa che si oppone con forza al modello pensionistico attuale, giudicato iniquo e inefficace.
Domanda. Senatrice Pacifico, grazie per aver accettato questa intervista. Partiamo dal Libro Bianco INPS 2030, che sarà presentato a ottobre 2025. Qual è il suo giudizio su questo documento e sul suo ruolo nella futura riforma delle pensioni?
Senatrice Pacifico. Grazie per l’invito. Il Libro Bianco INPS 2030, annunciato dal direttore generale Antonello Vittimberga, dovrebbe essere un documento tecnico per tracciare una strategia di lungo periodo per il sistema pensionistico italiano. L’idea di coinvolgere le parti sociali è lodevole, ma temo che rischi di rimanere un esercizio teorico se il governo non avrà il coraggio di agire con decisione.
Il sistema pensionistico è al collasso: invecchiamento della popolazione, calo demografico e precarietà lavorativa lo stanno rendendo insostenibile. Il governo Meloni, nonostante le promesse, si limita a misure tampone come Quota 103, che penalizza i lavoratori con il calcolo contributivo e tetti assurdi sugli assegni. È un tradimento delle aspettative degli italiani.
Domanda. Lei sembra molto critica nei confronti dell’esecutivo. Quali sono, secondo lei, i punti deboli delle attuali politiche pensionistiche del governo?
Senatrice Pacifico. Il governo ha fatto grandi proclami, promettendo flessibilità e giustizia sociale, ma nei fatti non ha realizzato nulla di strutturale. Le misure come Quota 103 e il ridimensionamento di Opzione Donna non risolvono i problemi, anzi: l’APE Sociale è diventata meno accessibile, l’età pensionabile si alza e i lavoratori sono penalizzati. È chiaro che non c’è una visione: solo rincorsa al risparmio, senza considerare l’impatto sociale delle scelte.
Domanda. Lei ha delle proposte concrete per riformare il sistema pensionistico. Ce le può illustrare?
Senatrice Pacifico. Sì, e sono semplici e realizzabili. Innanzitutto, permettere l’uscita a 60 anni con sistema retributivo per redditi fino a 60.000 euro: questo ridarebbe dignità a chi ha lavorato per una vita. Poi, riscatto gratuito degli anni di laurea per tutti: lo Stato deve investire nei giovani.
Per finanziare queste misure? Tassiamo le big tech che guadagnano miliardi in Italia, e riduciamo le spese militari inutili. Le risorse ci sono: è una questione di priorità.
Domanda. Come pensa che reagiranno gli alleati di governo alle sue proposte?
Senatrice Pacifico. Sono divisi e spesso incoerenti. La Lega vuole Quota 41 ma in versione contributiva, che danneggia i lavoratori. Forza Italia parla di pensioni minime, ma senza una strategia concreta. E il governo Meloni? Più interessato a non dispiacere Bruxelles che a risolvere i problemi degli italiani.
Le mie proposte sono un banco di prova. Se non le accolgono, dimostrano di non essere dalla parte dei cittadini.
Domanda. Crede che il Libro Bianco possa accogliere alcune delle sue idee?
Senatrice Pacifico. Spero che apra un vero dibattito, ma non mi faccio illusioni. Finché il governo e l’INPS ragionano solo in ottica di contenimento della spesa, il rischio è che tutto resti sulla carta.
Le mie idee sono chiare: uscita a 60 anni, sistema retributivo, riscatto gratuito della laurea, tassazione equa per finanziare il welfare. Se non saranno considerate, sarà l’ennesima occasione persa.
Domanda. Cosa si aspetta dalla Legge di Bilancio 2025 in tema di pensioni?
Senatrice Pacifico. Mi aspetto coraggio e discontinuità. Basta misure-tampone come Quota 103. Servono scelte vere: pensioni dignitose, flessibilità in uscita e sostegno concreto ai giovani.
Altrimenti continueremo ad alimentare un sistema ingiusto. Io sono pronta a dare battaglia in Parlamento e invito i cittadini a non restare in silenzio. Il futuro delle pensioni è troppo importante per essere lasciato ai compromessi.
Le parole della Senatrice Marinella Pacifico delineano con chiarezza una posizione critica e al tempo stesso propositiva rispetto all’attuale gestione del sistema previdenziale italiano. La sua analisi del Libro Bianco INPS 2030 e delle misure adottate dal governo Meloni mette in luce una profonda insoddisfazione per l’assenza di una vera riforma strutturale, a fronte di una situazione che – secondo la senatrice – rischia di diventare insostenibile per milioni di lavoratori e pensionati.
Pacifico non si limita alla critica, ma avanza un piano concreto basato su tre pilastri: uscita anticipata e dignitosa dal lavoro, riscatto gratuito della laurea e redistribuzione fiscale attraverso la tassazione dei grandi profitti, in particolare quelli delle multinazionali digitali. La senatrice invita governo e istituzioni ad affrontare il tema con responsabilità e visione strategica, ricordando che il futuro del sistema pensionistico è strettamente legato alla giustizia sociale e alla coesione nazionale.
In vista della Legge di Bilancio 2025 e della presentazione del Libro Bianco INPS, si apre dunque un confronto politico cruciale: tra chi chiede continuità e chi, come la senatrice Pacifico, rivendica una netta inversione di rotta a favore dei cittadini.
