
(AGENPARL) – Thu 31 July 2025 facebook.com/ospedalebambinogesu
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COMUNICATO STAMPA del 31 luglio 2025
BIMBA CON TUMORE DI 800 GRAMMI: SALVATA GRAZIE A UN DOPPIO INTERVENTO
PRIMA E DOPO LA NASCITA
‘Staffetta’ tra l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli per trattare una
rara e voluminosa neoformazione fetale in una neonata prematura di appena 1,9 kg
Alla nascita pesava quasi due chili, ma portava con sé un tumore di ben 800 grammi, pari a oltre la metà del
suo peso corporeo effettivo (1,1 kg). Grazie a un intervento intrauterino salvavita, effettuato mentre era
ancora nella pancia della mamma e, subito dopo il parto, a un’operazione chirurgica di rimozione della
massa, oggi la piccola – nata prematura alla 30° settimana di gestazione – è in buone condizioni di salute e
sta per tornare a casa con la famiglia.
L’intervento fetale è stato eseguito all’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli da un’équipe multidisciplinare
coordinata dagli specialisti dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma. Due settimane dopo la
procedura salvavita, la piccola è nata al Bambino Gesù con parto cesareo e subito dopo è stata sottoposta
all’asportazione del tumore.
La grande massa rimossa, un teratoma sacro-coccigeo, è una rara neoplasia che si sviluppa nella parte
terminale della colonna vertebrale e colpisce circa 1 neonato ogni 35.000-40.000 nati vivi. Pur essendo
solitamente benigna, può comportare gravi complicanze per il feto. Tra queste il rischio di scompenso
cardiaco, idrope fetale e morte intrauterina.
Nel caso specifico, alla 28° settimana di gestazione, a seguito di una rapida e improvvisa crescita della massa
tumorale, gli specialisti dei due ospedali hanno deciso di intervenire in epoca fetale con una procedura
mininvasiva di lasercoagulazione ecoguidata dei vasi sanguigni della massa stessa, eseguita presso il
comparto operatorio del San Pietro Fatebenefratelli. Utilizzando un laser a diodi è stato possibile ridurre
l’afflusso sanguigno al tumore, rallentandone la crescita e permettendo di prolungare la gravidanza fino alla
30° settimana.
La gestione multidisciplinare è proseguita all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, dove la mamma ha poi
partorito con parto cesareo programmato nell’ambito del ‘Progetto Nascita’ dedicato ai nascituri affetti da
gravi patologie congenite. Dopo essere venuta alla luce, la neonata – che prima dell’intervento pesava 1,9
chili – è stata immediatamente operata per rimuovere completamente il teratoma di circa 800 grammi, pari
ad oltre la metà del suo peso corporeo effettivo (1,1 kg). L’operazione, della durata di circa 3 ore, ha incluso
anche la ricostruzione della regione sacrale.
Oggi, a poche settimane dalla nascita, la piccola è in buone condizioni cliniche: respira autonomamente e si
alimenta per bocca. Sta per tornare a casa con la sua famiglia e proseguirà il percorso di follow-up chirurgico
e oncologico con controlli periodici. Al Bambino Gesù vengono seguiti circa 4-5 casi all’anno di teratoma
sacro-coccigeo; 6 i bambini affetti da questa rara patologia nati nell’Ospedale Pediatrico romano.
———————————————————————————————————————————-Ospedale Pediatrico Bambino Gesù – IRCCS
Ufficio stampa
Responsabile: Alessandro Iapino
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«In casi come questo, il tempo è un fattore determinante perché la tempestività dell’intervento consente di
ridurre il rischio di scompenso cardiaco fetale che può portare alla necessità di una nascita molto prematura
o alla morte in utero. Nel caso specifico, il corretto timing operatorio ha consentito di ‘stabilizzare’ il feto e di
prolungare la gravidanza» sottolinea la dott.ssa Isabella Fabietti, chirurga fetale del Bambino Gesù. «È stato
un lavoro di squadra rapido e coordinato, che ha fatto la differenza per il futuro di questa piccola paziente».
«L’approccio multidisciplinare, attivato sin dalla fase di diagnosi prenatale, si è rivelato fondamentale per
garantire una pianificazione ottimale del percorso assistenziale nei suoi tre momenti chiave: prenatale,
perinatale e postnatale» dichiara il dott. Andrea Conforti, responsabile di Chirurgia Neonatale e Pediatrica
del Bambino Gesù. «Questo ha permesso di coordinare efficacemente numerose équipe afferenti a due diversi