
(AGENPARL) – Thu 31 July 2025 Il Sistema Confartigianato Imprese Marca Trevigiana incontra il Prefetto
Le polizze catastrofali, la sicurezza sui luoghi di lavoro e l’attività di accertamento dell’Agenzia delle entrate i temi del confronto
Le polizze catastrofali, la sicurezza sui luoghi di lavoro e l’attività di accertamento dell’Agenzia delle entrate sono state al centro dell’incontro dello scorso 30 luglio tra il prefetto Angelo Sidoti e una delegazione di presidenti e segretari del sistema Confartigianato Imprese Marca Trevigiana.
«Ci siamo rivolti al Prefetto», spiega il presidente di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana Armando Sartori, «convinti del valore che rappresenta, per un’armonica vita democratica, il rapporto tra l’Autorità di Governo e i corpi sociali intermedi, come la nostra Associazione. Con questo spirito di sincera collaborazione abbiamo segnalato alcune situazioni che possono avere impatti significativi non solo sugli imprenditori, ma anche sulle imprese, influenzando la tenuta finanziaria e la stessa immagine aziendale».
Nello specifico, rispetto all’obbligo di assicurare i beni delle imprese a fronte di rischi naturali, Confartigianato ha chiesto al Governo un chiarimento su quali siano i soggetti chiamati a rispettare i termini dell’obbligo assicurativo quando i beni non siano di proprietà dell’imprenditore, ma da quest’ultimo utilizzati in base a contratti di locazione / comodato e simili.
«Connesso alle “polizze catastrofali” c’è il più ampio ambito della sicurezza sui luoghi di lavoro», sottolinea il presidente Sartori. «Confartigianato da anni investe e promuove la formazione, considerata elemento centrale e irrinunciabile della prevenzione. Una formazione che si svolge attraverso corsi certificati e documentati, erogati da soggetti accreditati, e che utilizza anche forme didattiche innovative che accrescano la sensibilità e la partecipazione attiva dei lavoratori».
L’Associazione ha segnalato al Prefetto come il corpus normativo che è andato a definirsi negli anni abbia quasi sempre corrisposto a nuovi oneri burocratici che non hanno portato un significativo miglioramento della sicurezza, in quanto riguardavano azioni che già l’imprenditore era chiamato ad applicare dal “Testo unico”.
«Un chiaro esempio, in questo senso, è stata l’introduzione della “patente a punti”», rimarca il presidente Armando Sartori, «che di fatto obbliga l’imprenditore a dichiarare di essere a norma su regole preesistenti e già da tempo applicate. Si tratta ancora una volta di un adempimento burocratico che nulla aggiunge al concreto della sicurezza sui posti di lavoro».
Ultimo tema che Confartigianato ha posto all’attenzione del Prefetto, la campagna di accertamento sui redditi delle imprese, avviata dall’Agenzia delle Entrate. In particolare, sono state mosse alcune perplessità sul fatto che il principale obiettivo appaia il recupero di gettito, a prescindere dalla puntuale individuazione delle specifiche violazioni individuali.
L’Associazione, riconoscendo la fondamentale funzione dell’accertamento tributario per far emergere illeciti tributari, ha tuttavia evidenziato come le attività di accertamento in corso si basino sul metodo “induttivo”, che limita i poteri di difesa del contribuente, in tal modo non esercitandosi la vera giustizia tributaria.
«Questi tre temi sono particolarmente sensibili per le categorie economiche che rappresentiamo», conclude il presidente Armando Sartori. «L’incontro con il Prefetto trae origine esclusivamente dalla volontà di operare nel rispetto delle leggi, entro un quadro di chiara a trasparenza applicabilità. Tali segnalazioni, infatti, sono portate all’attenzione del dottor Sidoti con l’unico fine di coltivare la serenità nello scambio tra imprese e istituzioni del territorio».
Al termine dell’appuntamento, il Prefetto ha assicurato ai rappresentanti di Confartigianato che le loro istanze saranno trasmesse al Governo centrale, nonché al Gabinetto del Ministro dell’Interno, corredate dal documento di sintesi oggetto dell’incontro.