
(AGENPARL) – Thu 31 July 2025 Comando Provinciale Carabinieri
Barletta-Andria-Trani
COMUNICATO STAMPA 31 LUGLIO 2025
CANOSA DI PUGLIA (BT) E BARI (BA). CARABINIERI, INDAGINE “SAN SABINO”: ESEGUITA ORDINANZA APPLICATIVA DI 11 MISURE CAUTELARI – 7 CARCERE, 4 ARRESTI DOMICILIARI- TENTATO OMICIDIO, DETENZIONE E PORTO IN LUOGO PUBBLICO DI ARMI CLANDESTINE ED ESPLOSIVI, SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, Questa mattina, 100 Carabinieri del Comando Provinciale di Barletta-Andria-Trani – supportati da personale del 6° Nucleo Elicotteri, dallo Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia e dal Nucleo cinofili di Modugno – hanno eseguito, nella città di Canosa di Puglia, l’ordinanza di custodia cautelare -emessa dal GIP del Tribunale di Trani su richiesta della locale Procura della Repubblica – nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di 11 soggetti indagati per i reati di tentato omicidio, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto in luogo pubblico di armi ed esplosivi.
Il provvedimento cautelare è stato emesso all’esito dell’attività investigativa, condotta da febbraio 2023 ad agosto 2024 dalla Sezione Operativa della Compagnia di Andria, sotto la direzione della Procura di Trani, che ha permesso di accertare l’utilizzo di telefoni cellulari da parte di soggetti ristretti in quel momento presso la Casa circondariale di Trani, volto ad impartire ordini e direttive a soggetti operanti sul territorio di Canosa di Puglia, per la gestione del traffico di stupefacenti e l’organizzazione di azioni di fuoco nei confronti di gruppi criminali contrapposti.
La successiva attività investigativa effettuata attraverso:
l’analisi di tabulati telefonici
l’ascolto di intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche (video-chiamate dal carcere)
la visione di sistemi di videoregistrazione
servizi di o.c.p.
acquisizioni documentali
ha consentito l’individuazione di due gruppi criminali contrapposti, dediti ad attività illecite quali il traffico di stupefacenti (cocaina, hashish e marijuana), la detenzione ed il porto di armi clandestine, i reati contro la persona.
È stato possibile altresì:
documentare il contrasto armato avvenuto tra due famiglie canosine rivali per il controllo della piazza di spaccio comunemente denominata del “Carmine/Padre Pio” (piazza Umberto I e centro storico) a Canosa di Puglia;
ricostruire la pianificazione di alcune azioni di sangue programmate da uno dei due gruppi di spaccio, nei confronti degli antagonisti, volte a bloccare le ingerenze di questi ultimi sul territorio. Azioni delittuose, rese possibili dalla cospicua disponibilità di armi, detenute da gran parte degli indagati, tra cui almeno 6 pistole, un silenziatore e 2 ordigni esplosivi artigianali con miccia a rapida combustione (tutte sottoposte a sequestro);