
Le autorità locali di Derna, in Libia, hanno aperto un’indagine urgente dopo che l’Organizzazione per la protezione della fauna selvatica e marina ha liberato 72 cobra nelle valli della riserva naturale di Wadi al-Naqa, a ovest della città. L’operazione, giustificata come misura per ristabilire l’equilibrio naturale e limitare la proliferazione di ratti, ha scatenato un’ondata di panico tra la popolazione.
Nonostante le rassicurazioni dell’organizzazione, che ha sottolineato la distanza dell’area scelta dalle zone abitate e il ruolo ecologico dei cobra, i cittadini temono che i serpenti, notoriamente velenosi, possano spostarsi verso i villaggi vicini. Alcuni attivisti e blogger locali hanno espresso forti critiche, parlando di “atto irresponsabile” e chiedendo l’intervento delle autorità per proteggere la sicurezza pubblica.
“La liberazione di 72 cobra senza un piano di controllo è una minaccia diretta per chi vive nei pressi delle valli,” ha scritto l’attivista Hamza Bouz. Anche la blogger Umm Aisha ha condannato l’iniziativa, definendola “un’imprudenza da perseguire penalmente”.
A seguito delle proteste, la polizia agricola di Derna ha convocato il responsabile dell’organizzazione e lo ha deferito alla Procura pubblica. Nel frattempo, giovani volontari locali hanno avviato una campagna sul campo per catturare i serpenti e ridurre i rischi per la popolazione.
