
La nota stampa di Iveco conferma le trattative in stato avanzato per la cessione di IDV (Iveco Defence Vehicles) e anche per una vendita dell’intero gruppo. La situazione è molto grave e necessita di un passo indietro da parte della proprietà. Exor sta chiaramente disinvestendo sulla prospettiva industriale della società a favore di profitti e dividenti per gli azionisti, come tra l’altro sta facendo anche nell’auto. Tutto questo è molto grave, e potrebbe impattare negativamente anche sulla tenuta occupazionale delle lavoratrici e lavoratori, che tra i soli diretti e somministrati sono circa 10.000, oltre naturalmente ad alcune migliaia dell’indotto.
Questa china deve essere fermata e un ruolo determinante è in capo al Governo, che deve utilizzare tutti gli strumenti per evitare un’ulteriore operazione di depauperamento di uno storico e fondamentale asset industriale italiano, per la salvaguardia delle attività, dei siti e dell’occupazione. Il confronto dovrà avvenire in sede ministeriale con la necessaria presenza dell’azienda e non come previsto nella convocazione del Mimit per il 31 luglio prossimo, dove non sarà presente alcun rappresentante aziendale.
Non accetteremo mai operazioni speculative che nulla hanno di industriale e utilizzeremo tutti i mezzi a nostra disposizione per contrastare questi fenomeni come sempre a discapito delle lavoratrici e dei lavoratori che sono il vero valore del gruppo”.
Lo dichiarano in una nota congiunta Samuele Lodi, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile settore mobilità e Maurizio Oreggia, coordinatore nazionale automotive per la Fiom-Cgil