
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l’intenzione di accorciare la scadenza di 50 giorni che aveva precedentemente fissato per il raggiungimento di un accordo sulla risoluzione del conflitto in Ucraina. Durante un incontro con il primo ministro britannico Keir Starmer in Scozia, Trump ha dichiarato: “Ridurrò quei 50 giorni a un numero inferiore, perché penso di sapere già la risposta, cosa succederà.”
Secondo il leader statunitense, un’intesa tra le parti sarebbe stata possibile almeno quattro o cinque volte nel corso degli ultimi anni. “Ho parlato a lungo con il presidente Putin; mi sono trovato molto bene con lui. Pensavamo di aver risolto la questione più volte. E io dico che non è questo il modo di procedere. Quindi vedremo cosa succederà,” ha affermato Trump, facendo intendere che un ritorno al dialogo diretto con il Cremlino potrebbe rientrare nei suoi piani.
Il 14 luglio, Trump aveva già avvertito che gli Stati Uniti avrebbero imposto dazi del 100% alla Russia e ai suoi partner commerciali se non fosse stato raggiunto un accordo entro 50 giorni. Aveva inoltre condizionato l’invio di ulteriori armi all’Ucraina alla copertura finanziaria da parte dell’Unione Europea, sottolineando che la NATO avrebbe coordinato le forniture militari.
Le dichiarazioni di Trump segnano una possibile svolta nella strategia americana verso il conflitto ucraino, con un approccio orientato più alla pressione commerciale e diplomatica che al sostegno militare diretto e illimitato a Kiev. Tuttavia, i dettagli della sua strategia alternativa rimangono ancora poco chiari, mentre la comunità internazionale osserva con attenzione l’evoluzione della sua posizione in vista delle elezioni presidenziali statunitensi.