
(AGENPARL) – Mon 28 July 2025 Il 28 luglio 1985, sul porto di Porticello, veniva assassinato il
Commissario Giuseppe Beppe Montana, dirigente della sezione Catturandi
della Squadra Mobile di Palermo. Non era una vittima qualunque della mafia:
era un uomo dello Stato che dava la caccia ai boss latitanti con rigore,
intelligenza investigativa e un senso altissimo del dovere. È stato ucciso
mentre rientrava da una giornata di mare, senza scorta, colpito perché aveva
colpito.
Montana non inseguiva lidea generica di legalità. Seguiva tracce, nomi,
movimenti, relazioni. Contribuì in quegli anni allarresto di esponenti
chiave di Cosa Nostra e alla disarticolazione di reti mafiose che ritenevano
di poter contare sullinvisibilità della latitanza. In unepoca senza
intercettazioni digitali e senza tracciabilità diffusa, la sua sezione
riuscì a colpire duramente larchitettura di potere criminale, dimostrando
che la latitanza non è mai un rifugio inviolabile.
Oggi, ricordando Montana, vogliamo rilanciare limportanza strategica della
funzione che dirigeva, perché la caccia ai latitanti non è un aspetto
marginale del contrasto alla criminalità organizzata: ne è uno snodo
centrale.
Molti latitanti, soprattutto mafiosi, non si nascondono soltanto: continuano
a comandare, a dare ordini, a far uccidere, a gestire affari. Catturarli
significa disarticolare il potere criminale residuo e prevenire nuove
attività illecite.
Ogni arresto rafforza la credibilità dello Stato: mostra che nessuno sfugge
alla giustizia, che la legge vale anche per chi ha mezzi, coperture e
silenzi.
Ogni latitante catturato è un segnale concreto rivolto alle vittime e ai
loro familiari: lo Stato non dimentica, lo Stato arriva.
Il miglior modo per ricordare Beppe Montana è proteggere la funzione che
pagò con la vita. Non basta celebrarlo: bisogna sostenere le sezioni
Catturandi, investire nella formazione investigativa, assicurare
continuità a un lavoro oscuro ma determinante per la tenuta democratica del
Paese.
Beppe Montana è stato ucciso perché era efficace. Efficace come devessere
oggi ogni Stato che vuole dirsi credibile.
Così in una nota Enzo Letizia, Segretario dellAssociazione Nazionale
Funzionari di Polizia
Associazione Nazionale
Funzionari di Polizia
00157 Roma