
(AGENPARL) – Mon 28 July 2025 Nota dei gruppi di opposizione all’Assemblea legislativa
(Acs) Perugia, 28 luglio 2025 – “Altro che cooperazione istituzionale, con
il cosiddetto ‘Protocollo d’Intesa’ siglato tra la Regione Umbria e la
Regione Toscana, la Giunta Proietti compie un vero e proprio atto di resa
politica, svendendo la nostra sanità, le nostre infrastrutture strategiche,
l’elisoccorso e, soprattutto, l’autonomia della nostra Regione. Dietro la
retorica della collaborazione si cela un disegno chiaro, trasformare
l’Umbria in una succursale della Toscana, assecondando le esigenze del
Partito Democratico e del presidente Eugenio Giani, a uso e consumo della sua
imminente campagna elettorale. Un’umiliazione istituzionale senza
precedenti”. Lo affermano, in una nota, i consiglieri dei gruppi di
opposizione all’Assemblea legislativa Enrico Melasecche e Donatella Tesei
(Lega), Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei (Fratelli
d’Italia), Laura Pernazza e Andrea Romizi (Forza Italia), Nilo Arcudi
(Tesei presidente – Umbria Civica).
“Le ricadute concrete di questo accordo – spiegano i consiglieri di
minoranza – sono estremamente preoccupanti, iniziando dal servizio di
elisoccorso che rischia di essere smantellato. Fino al 2024 era condiviso con
altre regioni, con tutte le limitazioni che ciò comportava. Grazie
all’impegno della Giunta Tesei, si è invece costruito un sistema autonomo,
efficiente e pienamente integrato nella rete regionale di emergenza. Con il
protocollo voluto dalla presidente Proietti, si fa un passo indietro di anni
e il soccorso sanitario dell’Umbria viene subordinato alle esigenze della
Toscana. Una scelta che rischia di compromettere gravemente efficienza e
tempestività, due elementi fondamentali che, in questi anni, hanno permesso
di salvare vite umane e garantire interventi rapidi su tutto il territorio.
Numerose perplessità riguardano la parte dell’accordo relativa alla
sanità. I cittadini dell’Alto Tevere e quelli del Trasimeno rischiano di
essere dirottati verso le strutture sanitarie toscane, un segnale evidente
del fallimento gestionale della sanità umbra sotto la guida della sinistra.
La presidente Proietti, dopo aver raddoppiato in pochi mesi le liste di
attesa, tenta ora di coprire le proprie responsabilità mascherando
l’inefficienza come ‘collaborazione interregionale’. Ma dietro questa
retorica si cela la realtà di un sistema locale depotenziato, che rinuncia a
curare i propri cittadini affidandoli ad altre regioni”.
“Non va meglio – proseguono – sul fronte delle infrastrutture, dalla
mobilità ferroviaria alla programmazione logistica, ogni priorità umbra
viene subordinata a quelle toscane. La scelta incomprensibile di Rigutino al
posto di Creti come sede della stazione dell’alta velocità è un colpo
durissimo per gli umbri e per l’intero sistema regionale. Eppure lo stesso
assessore De Rebotti aveva pubblicamente sostenuto la scelta di Creti,
definendola la soluzione più valida. Oggi, con un repentino cambio di rotta,
si allinea alle decisioni del partito, smentendo sé stesso. Un atto che
penalizza i pendolari perugini e certifica l’assenza di visione della
Giunta Proietti. Non possiamo accettare tutto questo. Ora più che mai –
concludono i rappresentanti dell’opposizione – è necessario riaffermare
con forza il principio di indipendenza e di piena autonomia decisionale della
nostra Regione, ma è compito di chi governa tutelare la dignità
istituzionale dell’Umbria e garantire che ogni scelta sia fatta
nell’interesse esclusivo dei suoi cittadini. Chiediamo che la presidente
faccia subito chiarezza su un’intesa che appare più come un
commissariamento politico che un atto di cooperazione. Non permetteremo che
l’Umbria venga sacrificata sull’altare di calcoli elettorali e logiche di
partito”. RED/mp
link alla notizia: http://consiglio.regione.umbria.it/node/80605