
(AGENPARL) – Sun 27 July 2025 L’ufficio di Presidenza di CIA Agricoltori Italiani di Potenza e Matera
prende atto e valuta positivamente la decisione assunta da parte del
Consorzio di bonifica di Basilicata d’intesa con il Governatore Bardi e
l’Assessore Cicala di autorizzare sia pure per i soli schemi idrografici
prenotazioni per servizi irrigui nella misura del 70% delle superfici
servite nell’anno 2024 oltre che per le nuove ditte con assegnazioni di
volumi idrici fino ad un massimo di 4.000 mc.
Tale decisione assume una forte rilevanza in primo luogo perché pur in
quadro di restrizioni garantisce precise parametri di riferimento alle
aziende agricole le quali devono in tempo utile programmare i piani
colturali e i relativi investimenti(colture di elevato pregio) ma
soprattutto perché questa decisione viene a materializzarsi in una fase di
evidente ed oggettiva criticità considerate le ridotte disponibilità
idriche presenti in Regione, così come si evince dal quotidiano
monitoraggio quotidiano effettuato e che ha indotto gli Uffici del
Commissario straordinario per la crisi idrica in Italia a classificare lo
stato delle dighe e i relativi schemi idrici di Basilicata in stato di
criticità severo sottoposto a costanti verifiche e possibili interventi di
razionalizzazione.
Non è un caso che ad oggi prendendo a riferimento i soli due principali
invasi della Regione abbiamo 47 milioni di Mc in meno, con Montecotugno a –
24 Mmc e Pertusillo a – 23 Mmc, dato comparato allo stesso periodo del 2024
e di circa 200 Milioni di Mc in meno rispetto allo stesso periodo del 2023.
(Con Montecutugno – 155 Mmc Pertusillo -45 Mmc., volumi di acqua in
Regione *inferiori
del 25% rispetto al 2024 e del 55% rispetto al 2023.*
L’ufficio di Presidenza inoltre recupera favorevolmente l’ulteriore notizia
riguardante il completamento dell’iter autorizzativo da parte del Ministero
afferente la progettazione esecutiva per gli interventi sulla diga del
Rendina.
Questa è una buona notizia dopo tantissimi anni di incertezze e promesse
auspicando un concreto avvio della cantierizzazione delle opere, oltre a
mettere nelle condizioni migliori la Regione Basilicata per il tempo più
breve possibile nel negoziare soluzioni di asservimento temporaneo di
acqua dalle Regioni Puglia e Campania in modo da rassicurare i produttori
degli areali del nord della Basilicata che oggi vivono sicuramente
situazioni emergenziali e rischiano se non si procede ad una rapida intesa
non solo di non mettere a dimora ulteriori superfici ma di perdere quelle
in corso nella delicata della maturazione e che riguardano circa 3.000 Ha.
Infine l’Ufficio di Presidenza di Cia Potenza e Matera ribadisce
l’improcrastinabile azione da porre in essere per la definizione di un
organico piano invasi e di accumulo della risorsa idrica della Regione
Basilicata. Un efficace strumento di pianificazione infrastrutturale da
posizionare nell’ambito dei strategici programmi che si stanno delineando
in sede U.E. previste sul dossier risorsa idrica.
L’acqua quale assett di nuovi modelli di sviluppo circolare, per un nuova
sostenibilità ambientale ed economica negli Stati membri che assegnano una
rinnovata centralità al capitale natura partendo dall’acqua, quale fattore
di riequilibrio e nuova componente per la coesione e la competitività di
vaste aree interne e rurali dell’Unione.
Si tratta di dotarsi di innovativi soluzioni progettuali che prevedono
investimenti destinati ad ammodernare e rifunzionalizzare il grande
patrimonio infrastrutturale e dei beni immobili riguardanti la risorsa
idrica e i sistemi idrografici presenti nella nostra Regione.
Dobbiamo adeguare alla luce anche dei cambiamenti climatici e delle scelte
sul versante dell’adattamento e della mitigazione le nostre dighe, oggi in
gran parte funzionanti a regime limitato o sperimentale. Non è più
rinviabile il completamento dello schema Basento-Bradano, è strategico
realizzare le vitali opere d’interconnessioni di tutti gli schemi
idrografici. Così come urge predisporre un piano invasi di minori
dimensioni finalizzato ad attività di accumulo e derivazione, laminazione e
sistemi di raccolta diffusi, in grado di trattenere e invasare in modo
sicuro volumi di acqua derivanti da eventi intensi, estremi o esuberi. Come
pure è indispensabile dedicare attenzione alla gestione e l’uso dell’acqua
reflue e la predisposizione di un piano per le produzioni di energia
idroelettrica.
Si tratta insomma di ridare centralità ad un bene strategico quale è
l’acqua in primi perché Cittadini e settori economici e produttivi della
nostra Regione non vivano situazioni di ulteriore emergenza, di disagio o
peggio di fenomeni di regressione e di limitazioni che impattano
negativamente sulla qualità della vita oltre che sul versante produttivo e
occupazionale a partire dal settore agricolo, passando a quello industriale
o turistico.
Auspicando inoltre che in un tempo ragionevolmente breve si arrivi anche ad
una rivisitazione sul versante degli assetti in materia di governance
dell’acqua nel sud Italia, aspetto questo di assoluta importanza per il
futuro della nostra Regione, i nostri territori e le nostre Comunità.