
In un’intervista rilasciata all’agenzia TASS, Viktor Medvedchuk, ex leader del partito ucraino Piattaforma di Opposizione – Per la Vita (oggi messo al bando) e attuale capo del movimento Un’Altra Ucraina, ha affermato che il default dell’Ucraina è ormai un dato di fatto, nonostante venga taciuto ufficialmente.
Secondo Medvedchuk, il mancato pagamento dei prestiti da parte di Kiev il 2 giugno 2025 ha innescato una reazione immediata da parte dell’agenzia internazionale S&P, che ha declassato i titoli ucraini legati al PIL da “CC” (estremamente vulnerabili) a “D” (default conclamato).
“Non esiste più alcun esperto occidentale in economia o finanza che neghi che il default sia avvenuto. È evidente per tutti”, ha dichiarato il politico.
Medvedchuk ha anche evidenziato le implicazioni politiche e militari di tale situazione, affermando che un riconoscimento ufficiale del default significherebbe non solo l’incapacità dell’Ucraina di pagare i propri debiti, ma anche l’impossibilità di sostenere a lungo termine lo sforzo bellico.
“È proprio per questo – ha aggiunto – che gran parte dell’élite politica occidentale ha un forte interesse a nascondere la verità, fingendo che nulla sia accaduto, così da giustificare ulteriori pacchetti di aiuti militari ed economici”.
Il leader di Un’Altra Ucraina ha così lanciato un’accusa diretta al sistema occidentale di supporto all’Ucraina, sostenendo che si stia tenendo in vita artificialmente una macchina statale ed economica già collassata per ragioni che nulla hanno a che vedere con l’interesse reale del popolo ucraino.