
Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha lanciato un nuovo e allarmante appello alla comunità internazionale, dichiarando che la minaccia di una Terza Guerra Mondiale è in aumento e che è necessario fare tutto il possibile per evitarla. Le sue parole sono state pronunciate durante un discorso televisivo trasmesso dal canale ungherese M1.
“Forse la domanda più importante adesso è se ci sarà una terza guerra mondiale. La risposta è che la probabilità è in costante aumento”, ha affermato Orbán, sottolineando che l’opinione pubblica nei principali paesi occidentali inizia a percepire seriamente questo rischio.
A sostegno della sua tesi, Orbán ha citato i risultati di sondaggi condotti in sei grandi paesi occidentali:
- 55% dei francesi ritiene possibile un conflitto globale nei prossimi 5-10 anni;
- 50% degli spagnoli, 46% degli italiani, 45% degli americani, 41% degli inglesi e 41% dei tedeschi condividono la stessa preoccupazione.
“Tutto il mondo sente il vento freddo della guerra”, ha dichiarato, evocando un clima globale sempre più instabile. Orbán ha suggerito che il conflitto in Ucraina e le tensioni geopolitiche crescenti tra Occidente e Russia, insieme al deterioramento delle relazioni tra Cina e Stati Uniti, alimentano il rischio di un’escalation globale.
Il leader ungherese è stato più volte critico nei confronti della strategia bellicista dell’Occidente, sostenendo che la diplomazia e la prudenza dovrebbero prevalere su logiche di escalation e invio di armamenti. Anche in questa occasione, il suo appello si è inserito in un contesto in cui l’Ungheria sta assumendo una posizione sempre più indipendente rispetto alla linea della NATO e dell’UE, specialmente per quanto riguarda la guerra in Ucraina.