
(AGENPARL) – Fri 25 July 2025 *Piazza Cittadella, l’amministrazione: Abbiamo sbloccato una situazione in
stallo da 13 anni. Il contratto era in vigore dal 2012. Chi dice che
dovevamo risolverlo prima, non l’ha risolto in 5 anni. Comune ora “sul
pulito”: senza garanzie, il contratto salta e si riparte da zero*
Chi oggi si scatena al grido di “ve l’avevamo detto”, lo fa da una comoda
posizione di opposizione. Peccato che, quando era al governo della città –
con lo stesso concessionario e lo stesso contratto in mano – non abbia
fatto nulla per sbloccare una situazione che tutti sapevano essere
complessa. Nessuna interruzione del contratto, nessuna proposta
alternativa, nessuna strategia, nessun passo avanti. Piazza Cittadella, con
il suo rudere fatiscente di fronte a Palazzo Farnese, è rimasta per anni in
stato di degrado, come se andasse bene così.
L’attuale amministrazione ha preso una direzione chiara: affrontare la
vicenda con serietà, mettere ordine e lavorare per restituire decoro e
funzioni a un’area strategica. A chi oggi dice che rescindere il contratto
fosse semplice, ricordiamo che l’ente comunale era in parte inadempiente
per non aver mai consegnato le aree. Se davvero fosse stato così facile,
perché non l’hanno fatto coloro che erano al governo della città prima di
noi? Lo ribadiamo: non era possibile risolvere il contratto senza
esporre l’ente
a contenziosi onerosi e rischiosi.
Noi ci siamo messi “sul pulito”: abbiamo incassato tre annualità di canoni
non versati, abbiamo regolarizzato la consegna delle aree e abbiamo
restituito al Comune la piena capacità di controllo. E lo abbiamo fatto
guidando da subito la linea, imponendo all’interlocutore privato di
rispettare obblighi precisi. E quando ciò non è avvenuto, abbiamo
formalizzato diffide con risoluzione per inadempimento. Tre volte, per
ragioni sostanziali. Non ci siamo limitati a rimpallarci responsabilità o a
rinviare le scelte rimanendo nel vago, senza una strategia e una direzione,
come è stato fatto in passato. Rimpalli, rinvii e vaghezza che non sono
certo a costo zero, sia ben chiaro. Anzi, l’esatto contrario: hanno avuto
un notevole impatto, anche economico, sull’ente e quindi sulla collettività.
Fin dall’inizio, abbiamo operato con una visione chiara: un piano
principale, coerente e vincolante, per portare a termine il progetto con il
concessionario che ci siamo trovati come interlocutore, in possesso di un
regolare contratto; un progetto che prevedeva, tra l’altro, la
realizzazione di un parcheggio di cui l’area ha assoluto bisogno. E un
piano B, solido e alternativo, pronto a scattare se il primo dovesse venire
meno. Non c’è alcuna improvvisazione. C’è una strategia chiara, costruita
passo dopo passo. E se mai dovessimo essere costretti a chiudere questo
capitolo, lo faremo senza esitazioni, da una posizione solida, con in mano
soluzioni vere, sapendo di aver protetto l’ente.
A quel punto, solo grazie al lavoro fatto in questi ultimi tre anni, saremo
nelle condizioni di vedere un nuovo inizio: una piazza riqualificata, un
partner affidabile e trasparente, un equilibrio economico sostenibile per
la città. Tutto questo, molto semplicemente, non si sarebbe mai potuto
realizzare se fossimo rimasti nelle condizioni che abbiamo trovato quando